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Potrebbe magari
essersene andata
così

Senza rumore
avviso alcuno

Quella che avrebbe dovuto essere
una lunghissima storia
d’amore
anche leggero
è finita

Soffocate
lacrime
strozzate

Questo Natale

Forse
credevo
speravo
immaginavo

Non ho avuto coraggio
di scuoterla
rapirla

Il caffè alla Wiennese
la treccina
che tanto le piaceva

Portava indietro nel tempo

Questa la tremante scena
improvvisa
di martedi mattina

Ho toccato le sue mani
forse

Detto il suo nome
come
non so

La piccola bocca
di bambina era

Senza rossetto

Ho guardato la sua figura
intera

Anna non c’è più

Dario Petrolati
Padova 25 dicembre 2007
www.dariopetrolati.it

7 Responses to “E’ perché no”

    La mente l’idea il cervello l’anima l’utero delle donne sanno e quel vogliono distruggono
    Forse la luna
    il sole
    il cielo
    la bassa marea
    e la natura che noi circonda
    tutto tutto
    malvagità e dolore
    sa la donna prendere e buttare
    Noi oggetti
    dario

    E non si può non ricordare di Jacques Prevert:
    Questo amore così violento così fragile così tenero così disperato questo amore bello come il giorno cattivo come il tempo quando il tempo è cattivo questo amore così vero questo amore così bello così felice così gioioso così irrisorio tremante di paura come un bambino quando è buio così sicuro di sè come un uomo tranquillo nel cuore della notte questo amore che faceva paura agli altri e li faceva parlare e impallidire questo amore tenuto d’occhio perchè noi lo tenevamo d’occhio
    braccato ferito calpestato fatto fuori negato cancellato perchè noi l’abbiamo braccato ferito calpestato fatto fuori negato cancellato quest’amore tutt’intero così vivo ancora e baciato dal sole è il tuo amore è il mio amore è quel che è stato questa cosa sempre nuova che non è mai cabiata vera come una pianta tremante come un uccello calda viva come l’estate sia tu che io possiamo andare e tornare possiamo dimenticare e poi riaddormentarci
    svegliarci soffrire invecchiare addormentarci ancora sognarci della morte ringiovanire e svegli sorridere ridere il nostro amore non si muove testardo come un mulo vivo come il desiderio crudele come la memoria stupido come i rimpianti tenero come il ricordo freddo come il marmo ballo come il giorno fragile come un bambino ci guarda sorridendo ci parla senza dire e io l’ascolto tremando e grido grido per te grido per me ti supplico per me per te per tutti quelli che si amano e che si sono amati oh. si gli grido per te per me per tutti gli altri che non conosco resta dove sei non andartene via resta dove eri un tempo resta dove sei non muoverti non tene andare noi che che siamo amati noi ti abbiamo dimenticato tu non dimenticarci non avevamo che te sulla terra non lasciarci morire assiderati lontano sempre più lontano dove tu vuoi dacci un segno di vita più tardi di notte nella foresta del ricordo sorgi improvviso tendici la mano portaci in salvo.
    Così scriveva Prevert anche per le canzoni e gli amanti delle caves nell’immediato dopo guerra.Questo poesia fu recitata detta e fece innamorare e commuovere i giovani cuori e chi non si rassegnava a perdere l’amore.
    dario

    Oggi il mondo dovrebbe chiedersi e fermarsi per le morte di Benazir Bhutto.
    dario

    … ma non succederà. Quando mai la morte violenta di una donna ha indignato un uomo? “Se l’è cercata”, diranno! Come quando ci violentate quando osiamo girare in minigonna. E poi, siete troppo abituati ad ammazzarci un giorno sì e l’altro pure per motivi ben più futili.

    Onore a Benazir. Sempre onore. :-(

    Sei tu SMILE,
    con la tua rabbia stringi le labbra
    leghi le mani per non picchiare
    vigliacchi è dir poco
    sei tu ad indignarti giustamente
    Sei sempre tu che giustamente
    ed io con te
    daresti fuoco a tutto
    per ripulire un pò questa palla di mondo
    togliere chi non ha voglia di reagire
    fare una banda di giustizieri
    fotografare le mani
    controllare i portafogli
    rifare le teste di chi non vuole sapere la verità
    Sai SMILE , lo sai vero, che Benazir oltre che affascinante intelligente era anche mamma e quando guardo le foto di 20 fa con il costume tradizionale del suo paese o con i vestiti a minigonna quasi all’occidentale penso che l’uomo è una vigliacca bestia stupida.Non potrò nè vendicare nè pregare solo pensare con molto stupore attonito la sofferta scomparsa di una donna che aveva tanto da dare consegnare elevare.Ho assistito in un filmato una conferenza stampa in inglese che Benazir tenne con la stampa a livello internazionale aveva un fascino indescrivibile peccato avere rotto una simile intelligente immagine.
    Ciao SMILE,
    auguri per te e chi vuoi tu
    dario

    E riparliamo di Anna,il Terzo Anello con la voce meravigliosa di Valentina Losurdo mi fa più che compagnia.
    Fuori è ghiacciato si scivola in terra ed i vetri delle macchine sono bianchi spessi quasi a spezzarsi.
    Quasi le 7 ed ho anche freddo per l’emozione di un Vivaldi ritrovato non so chi sia il violino solista.
    Finito sto pezzo andrò alla Wiennese a sorbirmi il Caffè e respirare l’aria di profumate cose.
    Com’è lontano come è distante il tempo in cui si entrava alla Wiennese con allegria e si sperava si credeva.
    Ma cosa?.
    E’ poi arrivato il turbamento tristissimo l’amore rinnegato scambiato voluto come amicizia amicizia e basta.
    Innamoramento oggi mentre nel mondo si parla della scomparsa di Benazir Bhutto.
    Oggi non si può e fino a quando non immagino pensare all’amore.
    Il turbamento per la scomparsa della fascinosa Bhutto è troppo forte.
    dario

    due chiamate al cellulare
    nessuno risponde
    ho dimenticato il cellulare nel cappotto
    Ho chiuso il cappotto nell’armadio
    Dopocena
    dopo il telegiornale
    tristissimo
    si parla sempre e solo di violenza
    chi come si può comandare
    Ed io che cerco all’improvviso il cellulare
    trovo due chiamate
    Anna sta male
    lei non può essere
    ad occhimchusi
    nello studio
    chiamo e mi scuso
    Anna mia ha cercato nel pomeriggio 2 volte
    Un soffio la vocie
    Mi chiami domattina ora
    Ora tra poco la chiamo
    Ho paura chè Anna è strana
    Provo.
    dario

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