Duro come roccia,
contro il viso
come gelo,
poi veloce come un guizzo,
più leggero di quel velo.
Rumoroso,
poi calantante,
ansimante,
roboante
come un urlo nelle orecchie;
Con la corsa nelle cosce
e sotto i piedi da lontano,
odo,
odoro,
poi stramazzo;
tra le braccia tue,
pazzo,
con negli occhi quel tremore
che la gente chiama amore
prestopresto
bella bellissima … teatro del dire
Left by enrico dignani on ottobre 8th, 2007