Poesie Senigalliesi » Blog Archive » La Gatta del cortile
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Scivola golosa
strofina
accarezza le caviglie nude
Lecca i suoi piedi
le divaricate dita

Non ha fame

Miagola tanto
cosa vuol dire non so

Col sole del Lido
stampato addosso
Dopo un mese
è tornata Cristina

Fuma

Chiude il pacchetto
con mani leggere
aristocratiche

Fugge lentamente
dalla bocca socchiusa
l’aria
che dentro
tutta l’ha percorsa

Pronuncia parole sorridenti
ha gli occhi nascosti
da lenti scure
Torna indietro nel tempo
pensa

Su cavalli nudi
corsero prima Shelley e Byron
Gridavano
ridendo
versi d’amore e libertà

La vita di Cristina
intensa
colma di passioni
dolori
attende giustizia

Sente quanto vorrei dirle
Capisce

Pantaloni leggeri
sventolano
mentre lenta cammina

Fianchi di donna
bellissimi
tornano in strada.


Dario Petrolati

Padova 15 maggio 2007
www.dariopetrolati.it

16 Responses to “La Gatta del cortile”

    …Non so se Cristina lo permetterà.
    Viene il lunedì da noi per fare un lavoro intellettualmente e politicamente molto riservato.La sua vita è romanzesca,dal Cile alla Europa disunita, ha avuto esperienze che solo lei può autorizzarmi a fare conoscere.Se oggi viene, le parlerò.
    Ogni mia poesia a lei dedicata , la commuove, come sa fare una signora,chiude nella sua borsa i miei pensieri e vergognosa,sempre ringraziando, va sotto la scala diroccata nel bellissimo cortile a fumare le sue cinematografiche sigarette, come sapeva fare Veronika Laike a fianco di Alan Laad , mentre guidava sotto la pioggia una macchina enorme americana.Erano film in bianco e nero.Cristina pare un personaggio di Chamberlain, la pioggia non la spettina: mezzo volto resta coperto dai suoi bellissimi capelli biondi.
    Le chiederò se posso raccontare di lei , dario.

    bella bellissima

    ………Enrico , ho letto il tuo suggerimento, su altra pagina.per acquietarmi. Non ci arrivo, mentalmente Freud ed il suo monoteismo hanno lasciato una profonda ferita dentro il mio spirito.Il buon scomparso Dott. Duse, presso il quale ero in analisi,è scomparso.Finimmo, dopo brevi sedute, col diventare amici e ci scambiavamo libri e timori.
    Il dubbio, l’eterno pesante dubbio soffoca e mi tiene allegramente prigioniero.
    Più scavo e peggio è.
    Grazie, per il tentativo che fai, beato te, io non voglio pesare ancora.
    ciao,dario.

    …che bella questa poesia, Dario…!!! Bellissima. :-)

    … chiudere gli occhi e osservare attentamente le tante immagini che il nostro cervello ci manda… Macchie di colore; volti sconosciuti e disegnati da lui; quadri che se sapessimo replicare varrebbero una mostra; lampi di bianco, nero azzurro, rosso e tutti gli altri colori; arzigogoli, strisce, puzzle di un artista pazzo. Chiudere gli occhi e guardare solo ciò che appare dietro le palpebre chiuse senza farsi distrarre da altro. Finché tutto – d’incanto – comincia a scivolar via. Scende, esce, se ne va verso il cuscino… I grovigli diventano flussi di luce che cercano di andare oltre e tornare nell’infinito. Ecco: il nostro povero cervello s’è svuotato del di più. E il nostro cuore, del troppo… E l’indomani quel troppo lo possiamo cullare con più serenità.

    Ciao, Dario. Questo è il mio metodo… Il tuo, forse, devi trovarlo da te. Non so. Buona giornata, :-)

    SMILE,ENRICO,
    amici,fratelli,amanti del sogno che sto facendo . Non so cosa più dirvi per esternare la mia gratitudine .Ieri non ho nè pranzato nè cenato,alle 11 quando sono arrivato a casa, ho aperto il frigo e sorbito un poco di gelato al limone , sono andato sul balcone ho respirato a lungo ed osservato il buio e le luci sparse.Penso di non dovervi più pesare, non è onesto,voi mi volete bene ed io non so donarvi sorrisi e pensieri leggeri.Ho passato la notte in bianco davanti all’Antologia Palatina,mi sono fermato ogni tanto a pensare ,paragonare i sentimenti spezzati di tutti quanti mi hanno preceduto.Anonimi sospiri e richieste di aiuto,firmati e non.L’umanità nei secoli ha sofferto, visto,sperato,si è illusa.
    Tra pochi giorni finirò e consegnerò le mie carte per l’edizione di Breve più di un Sospiro.Poi non so,il regalo omaggio che i buoni amici di Padova mi hanno voluto fare ( la pubblicazione del libro )
    è diventato qualcosa che mi lascia freddo.
    Lo sciopero mio intimo che ho iniziato ,non mi fa paura,le maniglie a cui potrei agrapparmi non le vedo,lasciarsi andare così,senza violenza, in silenzio,senza lacrima alcuna.
    La musica, la poesia,i sogni,gli amici lontani che forse potrò vedere a Senigallia,se avrò coraggio,se mi aspetteranno.
    Un abbraccio bestiale
    dario

    SMILE,
    donna sensibile,intelligente…………..quanto mi dispiace.
    dario.

    SMILE,
    la caligine nell’aria copre la cupola del Carmine.Ricevo libri da mio nipote , forse lo conosci,Marco Severini presso la Università di Macerata,peccato che siamo così lontani. lo conobbi di sfuggita appena.Era un bambinetto, figlio di Margherita Benedetti e di Severini, senigalliesi come me, quei pieghi di libri contengono una lettera scritta a mano piena di calore e cose buone nei miei confronti.Il tutto mi ha fatto tanto piacere,non capisco però il perchè di tanti complimenti nei miei riguardi,io lo ricordo piccino che correva attorno a casa, giocava come gli altri.Ora da uomo mi chiama Zio e mi esterna stima e calore umano.
    Che strana la vita.Comunque, appena passato questo 100° della c.g.i.l.,le iniziative che riguardano la presentazione di opere storiche o sindacali,lo inviterò quì a Padova a Palazzo Moroni.Ti dico queste cose perchè desidero tu sappia come investo il tempo.
    Mi dimenticavo: ho litigato con Vanessa Giovagnoli per i buchi e le dimenticanze della notte dedicata ad Urbino.Le ho fatto notare quante inesattezze e carenze intellettuali le sono sfuggite.
    Strano chè essendo anche lei di quelle parti certe cose pensavo le sapesse.
    Tu come stai, come va, non mi dici più nulla?
    Io non ti scorderò,mai
    dario

    …sto bene, Dario. Ho molto da fare, come tu del resto. Ogni tanto do una sbirciatina a VS per interrompere il tran tran e parlare con gli amici. Sto bene, anche se il mio cercare sempre i motivi di ciò che succede e gli eventi che lo fanno succedere mi porta, a volte, a scoprire fatti che inequivocabilmente fotografano in modo del tutto diverso da come le avevo volute fotografate io, persone alle quali ho dedicato in onestà e sincerità interi pezzi di vita… Ma – si sa – io sono un’ingenua (e tale voglio restare) che insiste a volersi fidare del prossimo, senza far domande o avanzare richieste, salvo prova contraria che a volte arriva sotto forma di “tranvata” sui denti. Vabbé, così è la vita e non la cambierei. Anzi, come scrive Borges nel bel brano che Digna ci ha regalato, se vivessi di nuovo lo farei in modo anche più leggero.
    Un abbraccio, buona giornata :-)
    P.S. Se a PD organizzi qualcosa di interessante che ha a che fare con l’economia e la società, manda la locandina a Michele: magari vengo ad ascoltare (in incognito…). Ciao, :-)

    SMILE,
    daccordo,per la tua richiesta,suggerimento.Appena finito questo benedetto 100° della c.g.i.l.,riuniremo il direttivo per la futura programmazione deo lavori del centro studi.
    E’ un ottimo aggancio per collaborare fattivamente con Michele.Sono appena ritornato dalla Wiennese,hanno tutti chiesto delle mie condizioni di cuore,tanto per cambiare.Ora sono di nuovo quì a sorbirmi la storia della Filtea anno 1947.
    Quanto sfruttamento, fatiche, vessazioni.Ed il risultato delle elezioni,questa Lega ,quì al nor-est,non ne posso proprio più.Tutto quanto hanno fatto i nostri vecchi compagni……
    Le donne sempre disponibili,usate a letto e nei posti di lavoro…
    Smile,quanti dubbi,certezze.
    Salutami le persone che meritano la tua stima e pensi mi faccia piacere.
    Un abbraccio
    dario

    ………….Cristina è di nuovo assente, non so in quale parte del mondo sia andata.
    La gatta che miagolava e leccava i suoi piedi è morta .Silvia , la ragazza dai capelli rossi della Federazione,ha tentato di salvarla.
    Nulla da fare.
    Quando Cristina tornerà forse nemmeno si ricorderà,la sua vita…..
    Aspetteremo.
    dario.

    …. 1,5 acqua gassata togli mezzo litro e versa 500g. di yogurt bianco intero (quello cremoso no)
    un pizzico di sale, mentuccia (quella secca in vesetto tipo pepe va bene)sbattere forte il tutto
    mettere in frigo …. e poi la sete sarà soddisfatta da questa buona idea che viene dall’oriente.

    Povera gatta… :-)

    SMILE,
    ENRICO,
    la scomparsa della gatta, non mi ha troppo toccato. Forse Cristina, quando tornerà mi chiederà,Fabio con la sua barbona alla Marx non porterà più la borsetta col cibo quotidiano.A pensarci bene l’unico a fregarsene ero io.E lei si era accorta,quando mi vedeva scappava in un angolo del cortile, il mio cortile così pieno di storie.
    Sta cominciando una nuova giornata,in alto i raggi del sole illuminano Via Beato Pellegrino,che gazzarra fanno gli studenti, quanta bella multietnicità,poi da grandi cominceranno a guardarsi i colori della pelle.
    Debbo riprendermi a recuperare il tempo perduto,le mie cose debbono venire dopo.
    Vi penso,
    dario

    SMILE,
    sono quasi le 18 il polso della mano destra ,nonostante la fascia elastica doppia( quasi a non farmi scorrere il sangue )mi tira sempre più,i nervi dal mignolo mi danno un fastidio noioso sino alle cervicali,la umidità della padania mi irretiscono sempre più.Tra poco chiudo il mio ufficio,lascio la barca in mano al direttore e vado a farmi una passeggiata verso casa.Debbo farmi la barba, la sento pizzicare, mi farò la doccia e con una voglia matta finirò” Leggere Lolita a Theran “.Credo sia un mondo molto molto triste e non pensavo si potesse scrivere così bene.Se non lo conosci prendilo.Io lo sto leggendo a rate,poche pagine al giorno.Vorrei dirti tante cose ed altre ancora, temo di rovinarti la giornata.
    Che il sonno accompagni i tuoi sogni che meriti.
    Buona notte,
    SMILE.
    Beato che ti ascolta ed ode la tua voce.
    dario

    SMILE,
    sono già le 6 ed ho incontrato poche rondini nel cielo.Non è ancora chiaro, solo qualche lampione acceso, per poco , poi pigramente la città si girerà due o tre volte, stirerà le acque dei rivi come se fossero braccia di scatto comincierà ad ospitare chi deve lavorare ( i panettieri da un pezzo si asciugano la fronte ),prepararsi per andare a scuola, merende,lenzuola stese dalle finestre e via i bus , le visite agli ospedali.Università ed Ospedali, come ben sai, sono per Padova l’equivalente di ciò che la FIAT fu per Torino.Oggi a Trento mi pare di avere capito da Vanessa Giovagnoli si riuniranno menti che si occupano del dolore mentale,per qualche giorno,con traduzioni simultanee si cercherà di studiare l’origine,l’intensità,la vergogna,l’indice di sopportazione e le derivazioni infinite.C’è al mondo un’alta percentuale, altissima,di gente depressa che maschera, si vergogna,poi succedono improvvise cose che a dire il vero ci lasciano stupiti sempre meno.Si dice subito : la colpa è……,ci si gira e dimentica.Quando facevo il quidatore sinistri,constatammo con alcuni miei vecchi amici perduti,che d’estate, col caldo il tasso delle liti tra confinanti aumentava in modo sproporzionato.
    Ma che modo,di darti il buon giorno è mai questo?
    Sappi che pianissimo dalla mia radiolina odo appena una sonatina di Paganini,parla di tempesta amorosa,Anna Menichetti,lo sai vero che è talmente brava nello spiegare la musica che tutte le presentazioni delle prime alla Scala sono una sua esclusiva.
    Buona giornata, nel senso di profumata, aromi e luci che come una mia sculacciata soffiata siano continuamente tra i tuoi capelli,sul tuo seno,tra le tue labbra.
    Facciamo un abbraccio solenne ?
    dario a SMILE.

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