Poesie Senigalliesi » Blog Archive » I cappelli dei soldati
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I soldati in nome del bene
danzano come lividi
su montagne di sale,
i brandelli e le schegge roventi
li animano ora più del sole.
Muoiono le carni ,
le bestie
e i pensieri,
muoiono i canti e gl’inni sinceri.
Muore il vento e la brezza leggera
e la voce diventa
il silenzio la sera.

Porta a casa il tuo cappello soldato,
…che fortuna,
non ti hanno ancora ammazzato!
Ma il tempo t’insegue,
ti spaventa,
ti minaccia,
ed in lui si rispecchia la tua vera faccia.

Adesso preghi Dio,
curvo e assorto ,sulla bisaccia
non senti la sua voce…
e non esigi risposta
Lo preghi convinto
e lo vorresti accanto,
a proteggerti dalla paura ,
dal piombo e dal metallo.

d’un tratto il silenzio rotto da un tonfo,
sembra cullare il tuo sonno profondo,
e dietro uno strano respiro
un gemito ,un sussurro
si scorge un sogno,forse un ricordo.
Tuo padre ti ha lasciato ,
sui campi in agosto,
ed ora ce lo hai li ,
proprio di fianco.

Ti bacia la fronte che più non scotta
e tu sorridi per la prima volta…
Sveglia soldato la guerra è finita!
Ora si ritorna trionfanti a casa,
avvolto di onori e dalla bandiera,
…ora riavra’ il suo canto
la silenziosa sera.

Ma quale canto,quale onore, e quale bandiera..
ora ,il soldato
non più risponde all’umana parola.

Marco Francescangeli

One Response to “I cappelli dei soldati”

    bella bellissima ..

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