Poesie Senigalliesi » Blog Archive » La regina del bosco
Search

Anche il morire
sarebbe meno duro,
forse, quassù
tra le pinete antiche,
ov’è silenzio
e l’irrealtà si afferra.
Qui senti Dio vicino
e ne sei tu l’erede.
Di quanto ti circonda
sei signore e, quieto,
di tutti questi doni godi.

Eppure non sei solo
nel provare gioia,
costante ti sta al fianco,
leale, una compagna,
ti precede, si fida,
è mite, ti è seguace,
la tua fedele cagna,
dolcissima e feroce.

E poi c’è lei
del solitario bosco
abitatrice,
superba, è la regina
di tutta la montagna.
Ti ha visto stamattina,
all’alba, col suo volo
ti è passata accanto
e ti è sembrato
di vederne gli occhi,
di scorgerne il fastidio
nello sguardo,
tutto il disprezzo
per te, l’usurpatore.

E’ lungo il giorno
e lunga è la battaglia,
un uomo, una beccaccia
e il trono per chi vince.
Sue armi sono la sapiente
astuzia, la conoscenza
d’ogni ramo, d’ogni
anfratto, tue la pazienza
e la tua cagna,
veloce, resistente,
che batte il sottobosco
in cerca del contatto.

E poi d’un tratto,
finalmente,
il gran silenzio.
Ferma la cagna,
muto il suo campàno,
fermi i respiri
mentre i cuori corrono,
questo è il momento,
tanto temuto e atteso,
tutto è sospeso,
che pure Dio, chissà,
può darsi che si sia fermato,
rapito, affascinato,
ad osservare.

Infine il frullo,
e poi lo sparo,
e l’eco che rimbalza
da tronco a tronco,
squarcia i silenzi
fino in lontananza,
affolla di rimbombi
tutti i dirupi e i greppi,
popola d’echi
tutta la montagna,
tutte le valli attorno.

Lei, la regina,
è ancora sul suo trono.
Anche per oggi tu,
l’usurpatore,
sei stato vinto,
respinto alla tua valle,
alla città, al grigiore,
alla mestizia della folla,
alla mediocrità.

Cillo

4 Responses to “La regina del bosco”

    …non amo la caccia. Ma questa poesia è molto bella. Non amo la caccia ma, avendo avuto un marito cacciatore e due magnifici setter, maschio e femmina, conosciuti in tutta la vallata e molto oltre, per la loro bellezza e bravura e per la loro bravissima e bellissima “figliolanza”. Dunque, ho avuto modo di ammirare anch’io la loro eleganza quando in giardino o per il campo facevano il “consenso”. Ho potuto apprezzare la meraviglia della loro essere spiriti liberi che corrono dietro ad una preda. La femmina è morta pochi mesi fa. Il maschio… aveva sostituito mio marito sul mio letto quando mi sono separata (e, nel cambio, c’ho guadagnato…), ed è morto qualche anno fa’. E King è stato proprio un mio grande amore (magari, una di queste volte metto sul sito la poesia che ho scritto per lui quando ancora piangevo come una fontanella al solo suo pensiero…).
    Insomma, odio la caccia. Ma so che per gli animali fa parte della loro indole. Odio la caccia, ma so che qualche cacciatore (qualche…) ancora la vive con romanticismo. E se la beccaccia ha vinto sull’usurpatore, sono felice. Anche perché ha ispirato a Cillo questa bellissima poesia…
    Ciao, Cillo
    :-)

    “avendo” avuto? Nooo: “ho” avuto… (ho aggiunto il punto e non ho cambiato il tempo: dunque, niente rincoglionimento, per ora. Spero)
    :-)

    Smile,
    correggi,suggerisci ,ti leggo anche su quello che scrivono gli altri.
    Sei brava,proprio in gamba,quando mi scrivi attenta a te.Sono anche delicato,esigente e permaloso.
    Desidero essere analizzato quasi,che tu mi sia sempre a fianco.
    Un saluto forte,senza spettinarti( alle donne non si spostano i capelli )
    Sempre.
    dario.

    … a me, invece, piace molto essere spettinata. Lo sono più o meno sempre… Ciao! :-)

Something to say?