Poesie Senigalliesi » Blog Archive » La stella guardò negli occhi il suo amante
Search

La stella guardò negli occhi il suo amante e divenne luna.
La luna perse la strada dell’Infinito e scelse la via che portava alla casa di Cappuccetto Rosso.
Il lupo mangiò la nonna, dormì tranquillo e tornò nel suo branco felice.
Il branco difese le lupe gravide e i cuccioli spensierati.
I cuccioli ulularono alla luna che brillava nell’Infinito.
L’Infinito chiese alla stella ancora un minuto per poterla amare.

Smile
9 marzo 1984

10 Responses to “La stella guardò negli occhi il suo amante”

    l’infinito quel minuto astronomico uffa l’ha superato?

    non lo so… sono più di vent’anni che aspetto che me lo faccia sapere…

    Per fare l’infinito
    ci vuole l’universo
    e un’ Essere necessario.
    L’universo un’ Essere necessario
    e l’umana consapevolezza.
    Se manca l’ Essere necessario
    devono bastare gli uomini.

    L’umana consapevolezza è una fregatura. L’Essere necessario, una congettura. Per fortuna l’Infinito non lo sa, e non si preoccupa di rispondermi…

    A Smile,
    solo oggi riesco a leggere e rileggere questo pensiero leggero.Non ti nascondo che avrei voluto averlo io un pensiero così.Lo stenderò piano piano e racconterò a Riccardo, adattandolo alla sua età. Vorrei che i nostri momenti di vita diventassero così vicini-lontani,delicati e violenti.
    L’espressione mi ha profondamente commosso.
    Complimenti,chiunque tu sia.
    dario

    Si brava Smile, mi piaci tu.

    Grazie a tutti…
    Per Dario. Smile è ormai diventata un alter ego e mi ci sono affezionata. Lei va a ruota libera su tutti i fronti e questo mi piace. Oggi lo farei anche col mio nome e cognome, ma forse non vale la pena di cambiare le cose. E grazie per le tue parole.
    Smile :-)

    Smile,
    come al solito la notte insonne adesso porta il conto.La ferrea corona che mi stringe le tempie, il clima, gli ammazzamenti mondiali, Afganistan,Iraq,e tutto quello che non si sa,mi pare di non poterli più sopportare.
    Tutta questa violenza, mi distrae,addolora,possibile che si resti solo e sempre ad essere solo spettatori?
    Che fare?
    Le cose che non dici,ma sei in grado di sentire credo di capirle e quasi le vedo.
    Un forte abbraccio da Padova,lontana,lontana.
    Ciao.
    dario.

    …la bella Padova col suo Mantegna… e gli acciottolati che fanno male alle piante dei piedi dopo tanto correre per musei. E il Pedrocchi, coi suoi stuzzichini. E quelle assurde reliquie nella chiesa del Santo… E l’orologio col primo zodiaco della storia (ma senza la Bilancia: mi hanno detto che ancora non avevano scoperta quella costellazione quando è stato costruito. Ma, tanto, chissenefrega: io sono Sagittario!)

    Sai qual è il segreto (il mio, almeno)? Se il (tanto) brutto entra senza che lo vogliamo, basta volere che il (tanto) bello entri. Non risolve il problema, ma il cuore si fa lieve e la mente di notte riposa… E anche il gatto e il cane allora sorridono con noi.
    Ciao, :-)

    Smile,
    mi pari saggia,colta,ma troppo pratica.
    Ci sono angoli nascosti,bui,dimenticati.Bar ed osterie,vicoli,lapidie troppa storia dimenticata.
    La bellezza di Padova esiste di notte.
    Vedrai allora gente furtiva e sentirai voci che di giorno si nascondono.
    Prova,quando hai tempo,ad andare sul mio Blog.
    Che voce hai?
    Un abbraccio lontano 300 km.,dario.

Something to say?