Poesie Senigalliesi » Blog Archive » Parigi almeno due volte l’anno
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Servon tre giorni
prima
E camminare
A primavera almeno dieci
Notti comprese

Parla
sorride con astuzia
sposta di fretta
i capelli dalla fronte
Consiglia
beve il caffè
morde la tazzina
Pare
E’ Lei

Quasi sfacciata
avanza col volto
vicino
è una sfida

La ricordavo più minuta
Gli occhi sicuri e neri
la bocca non dice
fa capire
rassicura
Sa fare amore

Senza paura
il tempo fugge
sveglia ragazzi
niente complessi
Si fa l’amore con passione
ed allegria
Solo sorprese
il resto
bocca a bocca

Ma guarda un pò
La Signora dai capelli
turchini
ha aspettato
ora passa all’attacco
Vuole essere guardata
non solo desiderata
Aspetta
subito
di essere presa
La Signora dai capelli turchini
ha Parigi nel cuore
Parla
sorride
intende
attende
Eretta
Ferma
pare passeggi

Mi corre incontro.

Dario Petrolati
8 febbraio 2007
www.dariopetrolati.it

4 Responses to “Parigi almeno due volte l’anno”

    Complimenti Dario!
    Finalmente “te l’ha data”! Sono davvero contento per te.
    E poi dicono che la poesia non serve a niente. Incredibile!

    Caro bubusettete,
    la nostra vita è fatta di cadute,rimpianti,desideri disperati.
    Sai come me che oggi un valore ha un peso, trascorso del tempo ogni luce ha un colore diverso.
    La Signora dai capelli turchini esiste davvero, frequenta la Wiennese,prima di andare in ufficio.
    Sempre tremante,di nascosto l’ho guardata.
    Vero è stata sensibile ai miei complimenti sinceri messi per scritto.
    Cerchiamo però di non buttarla in vacca.Un pò si sofferenza, sogno, desiderio lieve sempre ci vuole.
    Grazie per avermi seguito.dario.

    caro Dario
    non la voglio buttare in vacca, no, solo un pochino d’ironia, quello sguardo straniato che come fa la Poesia, può “rivelarci” tanto e di più, su noi stessi e sul mondo.
    Questo tuo atteggiamento ostinato da “POETA” sofferente io lo trovo un pochino ridicolo, demodé, questa tua nostalgia di Parigi e dei suoi cimiteri mi appare risibile, a volte, e allora te lo dico, ma lungi da me l’intenzione di offenderti o di non portare rispetto ai tuoi sentimenti. La tua poesia, tutto sommato, mi piace e ti leggo sempre con piacere.
    Oggi il papa ha detto una cosa grande e inaspettata:
    “L’amore di Dio è anche eros
    Gesù ne è la rivelazione più sconvolgente”
    ……………………………………………………………..
    “E’ Gesù la rivelazione più sconvolgente dell’amore di Dio, un amore in cui eros e agape, lungi dal contrapporsi, si illuminano a vicenda. Sulla Croce è Dio stesso che mendica l’amore della sua creatura: Egli ha sete dell’amore di ognuno di noi”
    (da La Repubblica)

    Mitico! Non è vero?
    Che abbia letto anche lui le poesie di Maria Pia Pistelli?
    Ciao Dario, stammi bene e cerca di sorridere, anche di te stesso magari.
    Con simpatia e affetto
    bubù

    Caro bubù,
    accetto volentieri il tuo suggerimento,anzi se temo che tu scambi il mio essere per posa.
    Non mi atteggio a POETA, anzi la cosa mi crea disagio,però la mia grave assenza di umorismo mi rende antipatico a me stesso.
    Oggi, non sono ancora le sette del mattino,non posso risponderti compiutamente chè debbo correre all’Orto Botanico per dei corsi di catalogazione indetti dall’Università.Tra qualche giorno con più calma e serenità sarò di nuovo quì.Grazie per il suggerimento colto di Repubblica che anch’io ho letto.
    Cerca di essermi amico leale, così come io lo sono nei tuoi riguardi.
    Un abbraccio,il tuo amico,dario

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