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Strappami i vestimenti dunque, guarda
come freme la pelle e com’è accesa,
come l’inverecondia si appalesa
nello splendor di bramosia testarda

che tutta mi pervade e che, beffarda,
irride i giuramenti miei d’ascesa.
Toglimi le mutande, fammi offesa
quanto desia la carne mia bastarda,

empio ragazzo, fantasticato amore,
di me profitta e della mia fiacchezza,
bello come Lucifero. Io, lassa,

non posso e voglio oppormi al tuo splendore,
fin’all’averno inseguirò l’ebbrezza
che il corpo fa trionfare e che sconquassa.

Maria Pia Pistelli

4 Responses to “Strappami i vestimenti dunque”

    Cara Maria Pia,
    credo che solo la follia l’incompresione che subì Madame Bovary possa essere paragonata al tuo stato.Cerchi e nascondi, neghi e preghi.
    Questo mondo cattivo ( è dir poco ) se avesse un dio non dovrebbe permettere che esistono tali dolori,tormenti.
    Solo un violento bestiale accoppiamento carnale ,lungo sino alla fine potrebbe forse calmare questi ingiusti dolori.
    Sappi che vicino al mio posto di lavoro ci sono giovanissime suore laiche, magre, carine, che corrono a tutte l’ore nella Basilica qui accanto, per pregare.
    Hanno bisogno di amore fisico e qualcuna me l’ha confessato.
    Sono disperate.
    Non è giusto.
    Forse una guerra totale potrebbe calmare,distrarre,portare con la morte una giusta pace.
    Esiste l’oblio?
    dario

    voluttà giocherellona in promozione .. preziosismi odore di cose buone..

    Enrico,
    quì accanto al mio posto,è davvero pieno di suore,di ogni ordine.
    Una Anna Mazza,di 32 anni,nata a Pizzo Calabro,vestiva come tutte le ragazze della sua età.Aveva indosso solo un piccolo crocifisso quasi nascosto sul colletto della maglietta.Parlava sempre di depressione femminile,di donare,solidarietà ed oltre a studiare ( ha già due lauree )lavorava nella mensa dei poveri di Suor Lia.Prima di partire per Firenze è venuta a salutarmi.Ci siamo abbracciati per strada davanti alla Basilica del Carmine , come tra fratello e sorella,così mi è parso.
    Ora mi accorgo,ogni volta che mi scrive,che è colma piena di desideri ed affoga in preghiere distratte.
    Mi disse: sono una suora laica.
    Mi convinco sempre più che avesse un disperato bisogno di fare l’amore.
    Amore carnale,intendo.
    Ci penso un poco eppoi, magari mi butto.
    Certo che non vorrei crearle un caso spirituale-mentale.
    E’ anche molto carina.
    Ti farò sapere,dario.

    Maria Pia,
    che succede?
    Sei sparita o non stai bene?
    Il tuo silenzio non capisco.
    dario

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