Il cielo e la terra
si ammantano di bianco,
si congiungono, si fondono.
Silenzio stupito
delle cose attorno:
tutto diviene irreale
e l’anima si abbevera di luce,
si dilata, si perde.
Ritornavamo a casa
affondando nella neve.
Quanta ce n’era
nelle vie suburbane!
I pini avevano i rami
chini e appesantiti
e con tonfi improvvisi
la falda cadeva
in uno sfarfallio diffuso
che tutto avvolgeva.
E bagnava i tuoi capelli
con gemme di rugiada
e si fondeva sulle tue labbra;
ridevi come una bimba
felice di una vacanza inattesa
e la tua gioia a lungo,
alitava nell’aria gelida
ed immota.
Anni sono trascorsi,
tutto è mutato
ed altri noi stessi già siamo,
ma la tua immagine, così
riaffiora ancora,
nelle mie notti, lunghe,
fredde, di neve.
Nevio Catalani
Caro Nevio, non ci sono più le mezze stagioni.
Left by bubùsettete on gennaio 9th, 2007
Caro Nevio,
la tua sottile nostalgia del tempo passato, la decrizione intima delle stagioni fuggite , hanno fatto sentire come miei i sentimenti da te espressi.
Ho creduto di vedere e sentire il paesaggio e quant’altro.
Bravo, stai attento però,guarda anche avanti!
E’ difficile, ma provaci.
Con stima ed affetto,
dario.
Left by Dario Petrolati on gennaio 10th, 2007
Questa poesia è stata scelta come poesia del mese su
Vivere Senigallia.
Left by Administrator on gennaio 13th, 2007