Benvenuti amici nell’umile dimora dei reietti,
noi siamo i vinti
artisti di strada e ciarlatani
mendicanti e scrittori migranti
madonnari, poeti e ubriaconi
mimi e mangiatori di fuoco
parolieri a cottimo
nudi senza fierezza, ci hanno spogliati di ogni dignità
inabili alla schiavitù
siamo ad un bivio
di qua l’indignazione di la il martirio
ci manca la forza per entrambi
fiaccati da ideali di giustizia libertà e uguaglianza.
Tuttavia, o signori dell’opulenza
noi coltiviamo ancora desideri fra gli interstizi della vergogna
Ci esibiamo nelle fiere, nelle piazze, nelle sagre
esponiamo le nostre storie ad ogni angolo
e aspettiamo l’obolo
Noi siamo i vinti e voi i magnifici vincitori
Piangiamo la nostra sconfitta e cantiamo la vostra vittoria
Tuttavia, o signori dell’opulenza
noi coltiviamo ancora desideri fra gli interstizi della vergogna
eccovi la nostra storia
ora dateci l’obolo
o liberateci anche da questi residui desideri
dove cresce la vergogna.
Tuttavia…
al di là dell’obolo
e dell’arte mercenaria
noi custodiamo nello sguardo
un verso, preghiera e bestemmia, al dio che ha creato la bellezza
…e gli oboli
Tenetevi l’inferno e il paradiso
a me basta l’obolo
Oppure rispondetemi a questa semplice domanda
Perché?
Mohamed Malih
FRATELLI
(Mariano il 15 luglio 1916)
Di che reggimento siete
fratelli?
Parola tremante
nella notte
Foglia appena nata
Nell’aria spasimante
involontaria rivolta
dell’uomo presente alla sua
fragilità
Fratelli
(Giuseppe Ungaretti – L’allegria)
Left by Giuseppe Bottazzi on marzo 28th, 2011
è l’eterno quesito malih
siamo perennemente alla ricerca di tutto e niente
ci domandiamo sempre su tutto
chi siamo
perchè
cosa stiamo a fare
a chi serviamo
oggetti probabilmente
cose forse
null’altro
la parola diritti è stata cassata-
ciao malih,
dario-
Left by dario petrolati on marzo 30th, 2011