Ai quem me dera ser poeta
Pra cantar em seu louvor
Belas canções, lindos poemas,
Doces frases de amor!
Infelizmente, como eu não aprendi o ABC
Eu faço sambas, de ouvido, pra você.
Depois de muitas frases lapidar, eu percebi
Que as rimas que eu preciso
Essas rimas, esqueci
E que o verbo amar não se conjuga sem você:
Eu faço samba, de ouvido, pra você.
(Antônio Carlos Jobim – Marino Pinto)
Ah Se Potessi
Ah se potessi esser poeta
Per cantare in tuo onore
Canzoni stupende, bellissime poesie
E tenere frasi d’amore!
Ma poiché non appresi, ahimè, l’abbiccì
Io faccio samba, ad orecchio, per te.
Dopo aver provato molti versi,
Compresi d’aver scordato
Proprio le rime di cui ho bisogno,
E che il verbo ‘amare’ non si coniuga senza te:
E faccio samba, ad orecchio, per te.
(Tradotta e liberamente interpretata da Giuseppe Bottazzi)
Nota alla traduzione – Nell’ultimo verso ho operato la scelta di aggiungere al testo la congiunzione ‘E’ in funzione avversativa: mi è sembrato infatti che, diversamente dalla prima strofa, la mia trasposizione in Italiano dal Portoghese-Brasiliano non restituisse, con sufficiente efficacia, il senso poetico dell’«analfabetismo del cuore», dell’impossibilità di esprimere con la parola «o verbo amar».
G.B.
Left by Giuseppe Bottazzi on febbraio 14th, 2011
Grazie Bottazzi.
Io non so di portoghese e leggere aiutato dalla tua bella traduzione quanto sopra mi ha fatto sentire emozioni che non è sempre facile trovare.
dario
Left by Dario Petrolati on febbraio 16th, 2011