Poesie Senigalliesi » Blog Archive » La Santa Notte
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Luminarie sparse
animano i casolari abbandonati
di magici ricordi,
custoditi dalla mano velata
della natura.

Camini fumanti
palpitanti presepi
ridonano mistica vita
ai borghi mediovali.

Fra luci sgargianti,
la città ha un volto radioso ed accogliente.
Gente frettolosa fra nastri e pacchi
non bada ai malinconici richiami
di stridenti note.

Nella santa notte
per il violinista
solo nel suo gelido giaciglio,
solo un esile appiglio
di monetine sonanti
riaccende la speranza
in quel cuore vagabondo.

Maria Pia Silvestrini

One Response to “La Santa Notte”

    Natale 2009

    Se malgrado i debiti
    un prevalente ceto medio se la cava,
    non ascolta la musica lirica
    e fa l’aghiforme con le palle
    albero di Natale,
    è inutile perder tempo con le rivoluzioni.
    Il risentimento è scomodo
    come il freddo.
    Sul perché del panettone scadente,
    che come giusto che sia,
    è nella bocca degli incapienti
    Babbo Natale
    sorride al manganello con lo stipendio
    e dice che la giustizia sociale
    è un illusione antropomorfa.
    Angelo santo
    stammi vicino
    dammi la mano che sono piccino.
    La deflazione dei baci è il natale,
    se gli adolescenti sorridono al Natale
    è inutile perder tempo con le rivoluzioni.
    Quasi tutti i vecchi
    da troppo tempo attempati
    sorridono della e alla Pasqua
    con pensioni e rispetto adeguato.
    Buon Natale cari barboni,
    carcerati, matti e sfigati
    il mondo così com’è
    con i suoi facili costumi
    abili e belli
    vi sta sorridendo.
    O stella stellina
    che brilli lassù
    ravviva il tuo lume che nasce Gesù.

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