Luminarie sparse
animano i casolari abbandonati
di magici ricordi,
custoditi dalla mano velata
della natura.
Camini fumanti
palpitanti presepi
ridonano mistica vita
ai borghi mediovali.
Fra luci sgargianti,
la città ha un volto radioso ed accogliente.
Gente frettolosa fra nastri e pacchi
non bada ai malinconici richiami
di stridenti note.
Nella santa notte
per il violinista
solo nel suo gelido giaciglio,
solo un esile appiglio
di monetine sonanti
riaccende la speranza
in quel cuore vagabondo.
Maria Pia Silvestrini
Natale 2009
Se malgrado i debiti
un prevalente ceto medio se la cava,
non ascolta la musica lirica
e fa l’aghiforme con le palle
albero di Natale,
è inutile perder tempo con le rivoluzioni.
Il risentimento è scomodo
come il freddo.
Sul perché del panettone scadente,
che come giusto che sia,
è nella bocca degli incapienti
Babbo Natale
sorride al manganello con lo stipendio
e dice che la giustizia sociale
è un illusione antropomorfa.
Angelo santo
stammi vicino
dammi la mano che sono piccino.
La deflazione dei baci è il natale,
se gli adolescenti sorridono al Natale
è inutile perder tempo con le rivoluzioni.
Quasi tutti i vecchi
da troppo tempo attempati
sorridono della e alla Pasqua
con pensioni e rispetto adeguato.
Buon Natale cari barboni,
carcerati, matti e sfigati
il mondo così com’è
con i suoi facili costumi
abili e belli
vi sta sorridendo.
O stella stellina
che brilli lassù
ravviva il tuo lume che nasce Gesù.
Left by enrico dignani on dicembre 22nd, 2009