Poesie Senigalliesi » Blog Archive » NON TI SCORDERO’
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Quella voce argentina
solo incisa resterà

Rotta e zozza
pesante ed ignota
di sasso qualunque
è la pietra col muschio

Scarna l’ultima canzone
resta tra pini e sguardi
aria fredda di Cimitero

Nomi incisi
da Parigi
arrivano a Trieste
con enormi ricchezze
spartite agli eredi
in duelli
all’ultimo sangue

Tutte le passioni
vanti di cultura
grandi come il Vesuvio
pianti
grida
quella
che altri chiamano vita
per terra
davanti a me

Fuori Parigi
seppelliti gli artisti
per caso io vidi

Forse paura
emozione ingiusta
davanti la fine
il vuoto
di chi tanto

Molto fu.

Dario Petrolati
www.dariopetrolati.it
Padova 13 novembre 2009

6 Responses to “NON TI SCORDERO’”

    Pensando a DALIDA sepolta a Parigi nel Cimitero degli Artisti.
    Ci sono lapidi scordate rotte e nomi incisi che fanno rabbrividire.
    Persone che ci hanno fatto sognare ed ora così lasciate quasi a dar fastidio
    La vita non si deve amare
    Non lasciamoci ingannare
    I sogni muoiono all’alba.
    dario

    Cimitero degli artisti
    io credevo fossero sepelliti solo pittori e musicisti
    scrittori filosofi e mecenati
    le tombe più grandi dei ricconi mecenati monumenti
    quello che fa impressione sono le pietre dimenticate di cantanti e pittori colme di erba attorno e sopra
    nomi di persone che avevamo anche scordato
    buttate così come niente
    comunque vedere visitare quel Cimitero non fa impressione tanto che io ci sono tornato due volte
    delle insegnanti vicentine c’erano con le scolaresce
    scuole medie non di più
    comunque mi ha fatto un a impressione positiva constatare una lezione dal vivo così.
    dario.

    Condómino

    al Signor S.
    Cammino piano, qua sotto
    al terzo piano dorme un condomino
    morto. È tornato morto stasera
    dall’ospedale, gli hanno salito
    le scale, gli hanno aperto la porta
    anche senza suonare, ha usato
    per l’ultima volta il verbo entrare.
    Ha dormito con noialtri condomini
    essendo notte sembrava a noi uguale
    ha dormito otto ore ma poi ancora
    e ancora e ancora oltre la tromba
    mattutina dei soldati, oltre il sole
    alto nel cielo, ora che noi ci muoviamo
    non è più a noi uguale. È un condomino
    morto. Scenderà senza piedi le scale.
    Era gentile, stava alla finestra
    aveva un canarino, aveva i suoi millesimi
    condominiali, guarda gli stanno spuntando
    le ali.

    (VIVIAN LAMARQUE)

    Caro Dario la poesia sul tuo sito : Non perdono, è super, complimenti, ho provato a commentare lì
    ma non mi è stato possibile ,c’è qualcosa che non funziona? ciao

    A nome di Dario Petrolati, sono ad informare tutti coloro che lo seguono nella lettura delle sue poesie e che con lui commentano, che momentaneamente, per ragioni di salute e di distanza da PC, che non ha in casa, non potrà nè pubblicare, nè commentare. Non appena avrà superato questo momento ritornerà a partecipare su questo sito.
    Un cordiale saluto a tutti.

    cinque piccole pasticche
    garantite dal mio amico medico
    senza soffrire o paure di sorta
    senza marca una scatoletta azzurra
    sarò stato forse crudele imbecille debole per non resistere ancora

    Mamma non può piangere
    non c’è più da un pezzo
    gli amici chi potrebbe ricordarsi non saprò chi saranno

    Così come il volo dall’Hotel Flora assieme al passerotto che chiamavano spirito santo
    Erano saranno gli anni della Dolce Vita

    Nessun commento per favore

    Solo acqua sporca

    dario.

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