La persuasione
lecita o illecita
spaccia
l’interessante facile
nei palinsesti,
il bel dire
che ha qualcosa da dire
frequenta con i baci
le guance delle discipline.
Segreti banconote gioventù:
voi a chi volete più bene?
Alle fanciulle
al sole
o alle piccole soddisfazioni?
Al cappellino nuovo delle poliziotte
al pane un euro al kg dell’ipercoop
o ai grattacieli?
Il cervello
i motivi per rimanere in vita
li mantiene
costantemente in maggioranza,
sono in pace con la Terra
che raramente trema
e con la guerra
che raramente ci bastona.
Le guance dell’Umanita
sono fresche e sode
Dio le benedica.
Enrico Dignani
Mi affascina il tono sardonico dei versi, l’ironia che provoca il lettore mettendolo alle corde, costringendolo a prendere posizione.
I versi stessi di Enrico sono persuasivi, seduttivi; conducono con forza nel labirinto di parole dove abita il Minotauro dell’antiragione, in cui il sentimento del contrario s’impossessa esteticamente di chi legge; ed è da questa percezione catartica della deformità – la quale abita in ciascuno di noi – che rinasce la coscienza etica, la capacità critica di saper scegliere ciò che è giusto per sé e per gli altri.
G.B.
Left by Giuseppe Bottazzi on settembre 15th, 2009
grazie per le belle parole, infatti intendo la poesia come un teatro del dire una ricerca del bel dire che ha qualcosa da dire.
Left by enrico dignani on settembre 15th, 2009