Non credo esista
qualcosa dopo
la morte;
e se anche esistesse
non m’è dato
di conoscerlo.
Non conosco la Fede,
in questa mia esistenza,
perché la morte
vive sempre
prima di me,
in qualcosa che
non credo esista.
NuevoRilke
(Marzo 2009)
Non credo esista
qualcosa dopo
la morte;
e se anche esistesse
non m’è dato
di conoscerlo.
Non conosco la Fede,
in questa mia esistenza,
perché la morte
vive sempre
prima di me,
in qualcosa che
non credo esista.
NuevoRilke
(Marzo 2009)
Something to say?
Bella bellissima … non credi nello stupefacente.
Il Paradiso, insegna il Catechismo, è il godimento di Dio, nostra felicità, ed in Lui di ogni altro bene, senza alcun male. Il nome “Paradiso” viene dalla lingua persiana ed ebraica e significa “giardino” o luogo di delizia.
La beatitudine, dice la Teologia, è lo stato perfetto di tutti i beni; è il godimento completo ed assoluto. La beatitudine in Paradiso(nel Governo) consiste essenzialmente nel vedere(Silvio) Dio Creatore, faccia a faccia, come è, e nell’amarlo intensamente
Left by enrico dignani on marzo 27th, 2009
Che musica…un concerto
Left by lorenzo on marzo 27th, 2009
Ancora una volta ho voluto proporre una poesia che rimandi alle sue origini comuni a quelle musicali.
Inutile parlare del Fado (Destino, in Portoghese) e della sua storia, della sua poetica e dei diversi luoghi (non solo il Portogallo) dove viene cantato.
Mi preme invece dire che – comunque sia – ho voluto servirmi più del significato etimologico del sostantivo ‘fado’, che non di quello musicale. E lo scopo penso sia evidente.
Ma la poesia non vuole essere una presa di posizione ideologica, quanto piuttosto l’espressione di un senso di fragilità personale davanti al proprio ‘destino’ ultimo, quasi un tentativo di razionalizzare un sentimento di forte e doloroso smarrimento.
Ed il mio agnosticismo fa solo da sfondo ad un sentire, legato al dubbio, che penso sia proprio di ogni persona, indipendentemente dalle sue convinzioni.
Ciao e grazie.
Left by NuevoRilke on marzo 27th, 2009
Nel campo di coloro che cercano la verità non esiste alcuna autorità umana. Chiunque tenti di fare il magistrato viene travolto dalle risate degli dei”. (A.Einstein)
Left by enrico dignani on marzo 28th, 2009
Penso che i grandi scienziati, in fondo, siano simili ai poeti, quando riescono a cogliere la bellezza nei misteri della natura che studiano.
Ma anche per noi non scienziati, credo non ci sia esperienza più profondamente poetica di quella della natura stessa.
Il mare, ad esempio, con quel suo perdersi nello spazio infinito dell’orizzonte, richiama l’infinito dell’Eternità, comunque la si concepisca; porta l’individuo, che ne fa esperienza, ad aprire la mente e il cuore ad una dimensione nella quale il tempo e lo spazio si annullano nella percezione beatifica della sua bellezza.
Più volte mi è capitato, nell’aver a che fare con opere d’arte di grandissimo valore, di non desiderare altro se non che il mio goderne durasse all’infinito.
Credo che, in fondo, l’unica via per diventare migliori sia quella di mettersi continuamente in discussione davanti alla natura ed all’arte, le quali – quasi socraticamente – ci interrogano sempre sul senso delle nostre azioni e della nostra vita.
Ciao.
Left by NuevoRilke on marzo 28th, 2009
La filosofia è una lotta contro l’incantesimo del nostro intelletto, per mezzo del nostro linguaggio. (Wittgenstein, “Ricerche filosofiche”)
Left by enrico dignani on marzo 31st, 2009
Credo che il filosofo, lo scienziato, l’artista, il poeta sperimentino continuamente – nell’uso dei loro specifici linguaggi – i limiti della ragione e della conoscenza umana.
Persino la poesia e l’arte – che potrebbero sembrare il regno della libertà assoluta del pensiero – pongono l’artista ed il poeta (forse ancor più che il filosofo e lo scienziato) davanti ad un muro oltre al quale la ragione (sorella gemella della fantasia) non si può spingere.
E questo perché l’arte, nel suo essere imitazione verosimile della natura, ne diviene anch’essa l’indagatrice limitata e impotente.
In fondo, sia il Mythos dei poeti che il Logos dei filosofi – anche se per vie diverse – pervengono allo stesso risultato: l’impossibilità di comprendere sino in fondo il significato della vita umana.
Left by NuevoRilke on marzo 31st, 2009
Stavolta ci siamo
però quel grave pseudonimo è stato sempre enorme e difficile
Il poeta difficilissimo che sempre mi fa perdere la strada
mi spiace pel pessimismo
ma se questa è la tua inclinazione devi sopportarla
sarebbe stato meglio forse essere sciocchi
dario
Left by Dario Petrolati on aprile 3rd, 2009
Il Suo commento è disgustoso e offensivo, signor Petrolati.
Si astenga in futuro da altri simili espressioni riguardo al sottoscritto.
NuevoRilke
Left by NuevoRilke on aprile 13th, 2009