Non sento nulla, o almeno credo,
i colori son spariti
o son io che non li vedo?
Che mi importa se fa freddo
o sono stanco?
Non mi copro e non mi siedo,
neanche voglio una meta
né qualcuno al mio fianco.
E’ come un sogno o come un film:
niente in fondo mi par vero,
da quando non ci sei più tu
non sento nulla, o almeno spero.
Carlo Boria
Carlo,
mi ritrovo appieno in questi tuoi versi…
Ritrovo il mio recepire le cose e le persone come pure immagini interiori, incapaci di rivelarmi alcunché sulla realtà, ma molto su di me e sulla mia solitudine.
Ritrovo il mio insensibile e rassicurante scetticismo, l’accanito soggettivismo a cui mi ha portato la delusione affettiva: un’aridità che m’impedisce di cogliere l’Amore intorno a me, costringendomi a farmi spettatore consapevolmente nolente della Vita.
Giuseppe Bottazzi
Left by Giuseppe Bottazzi on novembre 3rd, 2008
Carlo,
ti rispondo sul tuo spazio riguardo la tua affermazione sulla Poesia: la condivido appieno. L’Opera d’Arte può essere definita tale solo se dà adito a tante interpretazioni, quante sono le persone che la fruiscono: e così è anche per l’opera d’Arte Poetica.
Ma nello spazio di Lorenzo, mi riferivo alla ordinaria comunicazione scritta tra persone.
In particolare cercavo di dare un senso al (per me) triste e insensato attacco di Dario Petrolati al mio commento sulla poesia di Lorenzo: commento dettatomi dall’entusiasmo per versi che mi avevano colpito profondamente; commento invece tacciato dal Petrolati di ipocrisia, tanto “malvagia” da fargli affermare addirittura che Lorenzo si esponeva, con le sue poesie, a persone indegne di leggerle e commentarle.
Tutto ciò mi ha spinto a rinunciare, d’ora in poi, ad interagire col sig. Petrolati ovunque egli si introduca con la sua scrittura.
Ciao e grazie.
NuevoRilke
Left by NuevoRilke on novembre 10th, 2008