Nella rimediata piazza di paese
fioche luci
persone grigie
sconosciute
Raccoglie scrupolosa
senza timore
pezzi di vetro
della bottiglia
sgusciata
in terra
Conteneva latte
per la solitaria cena
dignitosa
perennemente educata
Sola però
Fruga in tasca
con l’ultima moneta
ritorna un passo indietro
riempie la bottiglia
A passi corti
svelti
senza conoscere suoi pensieri
lei
Che importa
Nessun altro ormai
E’ subito a casa
Scalda la cena
nell’angolo di tavolo
posa la tazza
il cucchiaio
Il telegiornale
tutta l’ha sfibrata
spezzato i nervi
Indifferente
mostra titoli di borsa
gente che spara
urla
violenza gratuita
Silenzio
Il telefono staccato
per non rispondere
a chi non la cerca
più
mai
Dimenticati gli occhiali
forse non guarda
Sorseggia quel latte
che le riporta il tempo
troppo lontano
di quando era bambina
Delusioni
desideri mai appagati
nascosti
da fioca
luce rossa
E tutti gli altri
i libri
foto
Non c’è tempo per pensare
Rimorso
piccinerie
bruciato ogni rispetto
Arriverà
come promesso
il furgone della cgil
portando via libri
giornali
carta
Avevano segnato
un’iter feroce
tempo passato
non serve
Senza radio
una voce
qualche buongiorno
Oggi così
Domani
non importa più.
Dario Petrolati
Padova 29 ottobre 2008
www.dariopetrolati.it
Grazie Michele,
so che ci sei
quasi ti vedo
ti sento dietro
non mi giro
sento il tuo sguardo
amore quasi filiale
grazie Michele
a quest’ora notturna
dalla piovosa Padova ti mando
anche una carezza
d’amico
a te speciale.
dario.
Left by Dario Petrolati on ottobre 30th, 2008