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Come fosse sparito qualcuno

Solo silenzio autunnale
foglie snervate
morte da un giorno
giacciono mosce

Ignorate
sporche
senza colore alcuno
pare sorreggano
gli antichi alberi
di Piazzale Mazzini

Avanti
in Corso Garibaldi
dentro i giardini
“agli Scrovegni”
hanno ingabbiato
il monumento
dell’Eroe dei due mondi

Adesso tocca a lui

Dopo Mazzini
ripuliranno
questa statua
continuamente spostata
quasi desse fastidio

Era infatti una volta
in cima al Corso
ove ora c’è una stele
ed in alto una madonna

Tornando a casa
dopo una visita agli Scrovegni
Fabrizio
che andava all’asilo
dalle Suore Dorotee
era convinto
fosse il colonnello Bernacca

Non voleva far ridere
manco lo spiritoso
solo che l’uomo in televisione
” quello delle previsioni del tempo ”
aveva colpito la sua fantasia

Non dalle suore
e nemmeno a casa
si era parlato di Garibaldi

Adesso la città si prepara
a luci nuove
grandi foto
illustreranno ai padovani d’oggi
com’era la città
prima che fossero colmate
le Riviere
sotterrati antichi fossi

Tanta acqua
correva sempre
utile
pulita

Palazzi palazzi
progresso investimenti
roba da ricchi
con banche e finanziarie
pur parlando lagnosamente
un italiano stentato

Piccoli manifesti
di carta riciclata
scritti in francese
portano titolato
” SENZA DI NOI ”

Lunedi
domani
sciopereranno
radunandosi al ” Portello ”
gli extracomunitari
quelli che servono

I SansPapier

Spirito
e dignità
si sono stufati
del confidenziale TU.

Dario Petrolati
Padova 19 ottobre 2008
(coscenza di classe)
www.dariopetrolati.it

3 Responses to “Vedute di Padova”

    Questi sotterfugi andare venire sparire per sempre
    c’è gente
    cose tutto da solo
    e SMILE?
    SMILE dov’è
    perchè ha senso solo se posso dividere con lei
    altrimenti non succedono
    o penso possa accadere
    SMILE,
    dario

    la vedova stracciona un pò troppo fuori di testa si aggira cercando un idraulico
    a quest’ora
    non è ancora giorno
    e solo un taxi passa per Piazzale Mazzini
    gira per Via Pellegrino
    scarica la bella di notte
    vado al bar dei cinesi pel caffè che almeno sciolga un poco do freddo allo stomaco
    i manifesti grandi della Magnani sono strappati
    povera Nannarella manco da ricordare
    io torno al lavoro coperto sino alla bocca per non far foltrare il freddo
    nè cani nè gatti
    tutti a dormire
    dario

    La vedova stracciona altri non è che derubata dal figlio.
    Il marito era presidente del Tribunale di Padova,iscritto al PCI
    Il suocero fu presidente del Tribunale di Verona, si quello del processo che condannò i traditori del duce.
    Legge la vedova il Corsera e dispera per l’Italia.
    Vaga e cerca i padroni di casa chè si sono rotti i rubinetti.
    Dove finisce la sua realtà ed inizia il supposto non so
    A tratti ragiona e si vede che era una signora.
    dario.

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