Poesie Senigalliesi » Blog Archive » Vago Ricordo
Search

Sugli scaffali
sempre la stessa polvere
da tempo, tanto tempo;
e bottiglie di liquori
che non si riflettono più,
nell enorme sporco specchio
dietro di loro.
Cè un silenzio cupo,
a tratti sembra di
sentire una musica
ma è un’ illusione;
fa caldo,
l’ aria è bianca di polvere
e sole;
Io respiro caldo,polvere e
sole.

Monica

2 Responses to “Vago Ricordo”

    bella bellissima …

    Questa volta la sensazione mi sfugge dalle dita
    È davvero difficile fermarla e descriverla
    E parla dell’imbarazzo del vedersi vestiti, tra amanti
    Dopo una notte d’amore, di nudità
    Dopo una notte passata a respirarsi
    Magari ripartire l’indomani e con un treno
    E spiarsi dal vetro fumè della carrozza dodici e trovare buffo che le gambe siano avvolte dai pantaloni
    E i piedi imprigionati dalle scarpe
    Il disagio di vedere il nostro corpo amato amante vestito è superiore all’imbarazzo pubblico della nudità
    Ma è tutto vero
    Sareste forse più a vostro agio proseguendo pelle a pelle
    Sareste forse meno a disagio nel vederlo nudo che vi saluta dal binario tre mentre il treno parte
    Lo star vicini vestiti vi catapulta a una realtà di ruoli privi di essenza che vi disgusta quasi
    Ed allora un solo dettaglio può essere fatale
    La perfezione di quel corpo nudo che davvero perfetto vi era parso durante la notte d’amore, può precipitare nella fossa del mai più per un colore male accostato o per l’impaccio di un pantalone troppo corto.
    Scruto dal mio posto cinquantanove nascosta dietro il vetro fumè una coppia che si saluta come pesci in un acquario da dentro a fuori il treno.
    Lui sul binario poggia gli occhiali da sole sulla fronte
    E io precipito
    Forse faccio pena se mi basta così poco per precipitare, ma non posso farci nulla
    Io con gli occhiali da sole poggiati sulla fronte e con il portacellulare da cintura precipito
    Precipito irrimediabilmente

    DAL SITO DI INCAUTA

    Monica,
    ti ricordi vero di DESIDERIO che scrivesti nel 1998?
    Sei cambiata maturata più infelice o sola non so
    Mi sembra vedere un quadro di Vespignani dimenticato all’ultimo piano
    C’era un letto anche per dormire, ospitava per fare l’amore,un bagno con l’acqua gelata senza bidet
    Le luci erano fioche e gli scalini 19 tra un piano e l’altro.
    Io ci ho vissuto negli anni 70 a Milano vicino piazza 5 giornate,c’era come amico Dante Venier, ricordi la mia “Chi l’ha visto ?”e la sera da Piazza s.Babila si andava in giro disperati ma sicuri di fare all’amore chè in corso Matteotti o in piazza del duomo c’era sempre qualche ragazza che parlava di morte ma poi finiva a letto scordando ogni filosofia.
    Tu ora come sei cambiata?.
    dario

Something to say?