Mi ha stuzzicato
da donna colta
Ha posato un soletto
per firma
Assieme
Io quì
immerso in questa troppa nebbia
Ella tra i pini
volge lo sguardo
al mare verde
come fosse inverno
Senza che alcuno sentisse
abbiamo disquisito di Anarchia
Nemmeno un nome
Tanto desiderio
di ripulire lapidi
sapere
conoscere
scansare intrusi
Vicino al Caffè Italia
dove il Misa curva
cominciano i Portici Ercolani
Là da quelle parti
c’era
ora non so
un’umile lapide
Poche parole
un nome:
Ottorino Manni
Dolori atroci
soffocate grida
Pensò
scrisse
Lasciò.
Dario Petrolati
Padova 12 aprile 2008
(di Senigallia mi ricordo)
www.dariopetrolati.it
………………..logico che mentre ricordavo Senigallia il quartiere descritto e spero sia rimasto tale pensassi a SMILE.
Ella mi aiuta a sperare che il mio natio ” borgo selvaggio ” sia cambiato emancipato non più terra ingrata dignitosa ma povera troppo povera sia materialmente che culturalmente e che si voleva ” far strada ” bisognava migrare.
Alcuni spiriti hanno tentato di ribellarsi ma il ricordo loro è durato poco od anche travisato.
Ho scoperto tempo addietro sul Battaglia edito dalla UTET , dizionario dei toponimi,che Senigallia…..da non …con Sena Etruria ( Siena ) chè la nostra è Sena Gallica…..altra cosa.
Il fatto la scoperta piccola è stata gradevole : questo parallelo disgiunto con Siena mi ha inorgoglito…………………la mia piccola Senigallia!!!!
Ed allora i Portici Ercolani col suo liceo classico e la stessa entrata della biblioteca comunale curata dal sig. colocci della libreria sapere,Il Caffè Italia od anche della marina frequentato dai pescatori marinai, proprio sulla curva del misa,con le sue salette colme di fumo dei giocatori di bigliardo in notte ove si giocava a carte di soldi ,aveva sto caffè le vetrare nere lucide che non permetteva alla gente di passaggio di sficcanasare dentro,delle enormi maniglione ad esse ottonate e le scritte in alto sui vetri neri in oro ” Caffè Italia “, non so perchè lo choamassero anche della marina.
In quella cura quando straripava il Misa allagava tutta la città ed arrivava l’acqua sino al Piano Regolatore detto così perchè eretto dopo il terremoto storico osservando leggi di edificabilità.
Era e spero ancora ci sia un humus di tentativo strano irrequieto di arrivare a chiamarsi città e c’era rivalità con Ancona che bellissima aristoscratica si beava di essere la Provincia della Regione.Allora gli anconetani erano molto vuotamente spacconi e sempliciotti specie i Vitelloni che dicevano sempre ” famo ” invece di facciamo quando affermavano che da casello a casello in autostrada impiegavano così poco tempo da essere giudicati ballisti come quelli di Roma.Eh. si la mia piccola povera Senigallia soffriva intimamente che la flottiglia peschereccia fosse composta solo da qualche barchino dei fratelli marchionni,quella di Fano la sovrastava.Ma noi avevamo la punta del molo per le domeniche di sole e nei libri c’era anche scritto che oltre agli ebrei nacquero e vissero e passarono gli Anarchici.Eh, si terra semplice complessa anarchia-libertà-nobiltà di qualche famiglia e non per ultimo Pio IX.E c’era anche molto altro a saperlo cercare trovare palazzi con nomi storici e persone ribelli.SMILE, quando ci conosceremo potrò raccontarti amche tante piccole storie che tu da studiosa potrai-saprai congiungere meglio di quanto emotivamente tenti.
Ciao SMILE,
ed un buon giorno a tutti laggiù sperando che sia veramente tale,chè quassù piove da una eternità ed i contadini brontolano se l’acqua tracima dai fossi ma sperano lostesso di fare un buon raccolto.
Quassù sanno lavorare la terra, l’adorano, portano terra sotto le unghie ed in testa perchè i campi fanno soldi.
Dio deve provvedere al resto chè pregano tanto e fanno l’amore con le donne degli altri, ma poi vanno in chiesa a confessarsi.
Poco conoscono il mare per nuotare anzi pochissimo,e non sanno cosa significa l’alba marina.
Dio che ricordi strampalati disordinati sta Senigallia mi fa venire.
SMILE per favore metti un pò d’ordine.
grazie,
dario.
Left by Dario Petrolati on aprile 18th, 2008
………………….mi raccomando: cerchiamo di risollevare il nostro morale chè il 25 APRILE deve essere la festa del 25 aprile, bandiere tricolori e per strada cerchiamo assieme di ricordare e spiegare il valore ed il significato di tale data.
Grazie a chi collaborerà.
dario
Left by Dario Petrolati on aprile 20th, 2008