Venezia
parevi
Quel giorno
Sorridevi tanto
A bocca chiusa salutavi
Bambina
delusa dalla vita
poi
Negli occhi tuoi
la mia faccia segnata
laguna stagna
sabbia del Maghreb
Rapido galoppò
Il Cavaliere Blu
A lui levasti
alte le braccia
per aiutare il rapimento
Poi
più
L’ordine del mondo
dirigeva
Dimitri Mitropulos
Nel destino
una sola risposta:
Dio non c’è
Tu sei esistita
nel mio impossibile intimo
Ora
sono sparito
anch’io
prima della tua nascita
però
E’ solo stata una infame prova
Pregano sottovoce
Le Volontarie di Suor Lia
Latrano
Lontano
arrabbiati cani.
Dario Petrolati
Padova 20 febbraio 2008
(pene spiegate dentro me)
www.dariopetrolati.it
bella bellissima .. labirintica
Left by enrico dignani on febbraio 25th, 2008
Enrico,
grazie per avermi letto.
Oggi hanno riattivato internet,torneremo alla normalità.
Il pensiero espresso nel ” grido ” è complesso e più tardi lo spiegherò.
Grazie comunque.
dario
Left by Dario Petrolati on febbraio 27th, 2008
…………che peccato veramente peccato
mi riferisco all’indifferenza alla nulla partecipazione ai commenti di chi avrebbe potuto se saputo dire la emozione nel leggere Grido.
C’è tutta una vita di laguna spiegata e non di chi crede vivere assume i sapori del Marocco le letture e le musiche di civiltà a noi sconosciute.
C’è il volontariato silenzioso e dolente di chi lava i piatti per i poveri la solitudine disperata di chi vorrebbe amare persone di altra pelle un mondo fatto di unicità che esistono ma avendo dignità sono silenti e tra il fragore e la indifferenza passano come se non esistessero.Possibile che solo io io solo ricordi Dimitri Mitropulos le sue musiche il grido negativo sull’esistenza di un Dio?.
Allora è veramente giusto che quello che succede lo meritiamo.
Non un saluto.
Sono offeso per la superficialità che aleggia troppo intorno.
dario
Left by Dario Petrolati on febbraio 29th, 2008
dario, ma che fai? Te la canti e te la suoni?
Left by smile on marzo 2nd, 2008
Eh. si SMILE,
proprio così, anche se non sono capace di suonare , la musica mi piace moltissimo ed allora m’illudo di non essere solo ad ascoltarla.
Comunque l’espressione da te usata è , se permetti,non solo pesante ma anche volgaruccia.
Da te accetto sempre tutto , grazie per il soletto.
dario.
Left by Dario Petrolati on marzo 3rd, 2008
SMILE,
siccome lo hai detto tu,allora sono andato a consultare alcuni saggi amici , l’espressione non è volgare solo ” gergale”,meglio così anche se da te ripeto accetto tutto , tutto,SMILE è indispensabile almeno per me.Io non ti scordo mai,mi sei utile nella tua leale intelligenza.
dario.
Left by Dario Petrolati on marzo 3rd, 2008
Bene. Dopo aver scomodato i tuoi amici saggi, possiamo entrare nel merito, visto che insisti. La via verso il meglio, Dario, non è fatta di cupezza e immagini volgari (la volgarità per me è quando i cani “latrano”, anziché abbaiare, come quando, aspettando il loro turno, vedono i loro simili scuoiati vivi per farne colli di pelliccia che forse anche tu indossi). La via per il meglio è fatta – se vuoi – di malinconiche sensazioni di consapevolezza. Ma è fatta anche di speranza, che non significa superficialità. Ma tu, la speranza, sapresti toglierla anche al missionario più incallito. Insomma, ti sei costruito un personaggio che replichi all’infinito, e pare quasi tu abbia timore di abbandonarlo fosse anche per un attimo. In sintesi, la tua poesia non mi piace. Buona giornata, dario.
Left by smile on marzo 3rd, 2008
SMILE,
vedi che mi torna utile averti come critica amica insomma persona che sa vivere ed
indicare come si dovrebbe vivere sentire e giù giù via.Grazie per la tua brutale,lealtà,penso tu sia la donna più intelligente o quasi che mi è capitato di ” incontrare”peccato che sia per me avvenuto nel tardi della mia vita,comunque ti prego di credere alla mia buona fede,io non mi sono costruito nulla,sono fatto male ma mi trovo con sto vestito addosso sempre umido di tristi rovinosi pensieri.Se avessi avuto carattere od altro non so forse reagendo ma come si faccia non so,sarei potuto apparire simpatico più socievole invece c’è sempre questa cupezza quasi impossibile a cacciare che come un’ombra mi sta addosso, non sei l’unica comunque ad esprimerti in modo negativo nei miei confronti,ci sono è vero molti e forse più che invece apprezzano quanto e come mi esprimo.Ma mi costa SMILE se io scrivo è anche perchè m’illudo di cacciare questa specie di dolore ( non fisico ) bensì mentale , mi costa e pesa tanto come se fosse una droga.Più volte in vita mi sono fatto analizzare da medici,sia a Roma che Torino,Pescara,Ancona, città dove ho vissuto e sai come tutto è sempre finito?, siamo diventati amici ci siamo scambiato libri opinioni immalinconiti assieme.Questo cosa significhi non so, di certo non mi dispiace, se viene buttato sul personale sulla posa allora penso che le persone con le quali parlo incontro sono prevenute e nulla interessa che io sia fatto così.Daltronde ad ognuno il suo , a me è capitata sta sorte e cerco di difendermi come posso,commetterò anche errori per carità,ma non lo faccio per interesse alcuno.Tutto questo già tu sai o sapevi di me.La poesia che definisco io per primo tale a me invece piace perchè è anche colta.
L’ho scritta di getto con l’anima.
Grazie della collaborazione ” strana ” SMILE.
dario.
Left by Dario Petrolati on marzo 3rd, 2008
…perché mai una poesia dovrebbe essere “colta”? (attento, dario: te la ri-canti e te la ri-suoni..) Ovviamente, hai tutto il diritto di fartela piacere. Ciao,
P.S. A me, le mie poesie non piacciono mai del tutto…
P.P.S. E l’immagine del tuareg che rapisce la bambina, mi sa un po’ di pedofilo. Tra l’altro.
Left by smile on marzo 3rd, 2008
SMILE,
io so che questa poesia mi piace ,anche perchè colta-istruita, la rapita consensuale è solo in senso figurato ” bambina ” è femmina grande che ricusa il mio affetto, la pedofilia è proprio fuori luogo, il latrar dei cani è latrare non abbaiare il mondo del volontariato di Suor Lia è in contrasto negato dalla fede e Mitropulos fa bene a dirigere musica a dir poco laica se dio non c’è e le sofferenze prevalgono su gli indifesi ed il quadro che ne esce è squallido allora quello che intendevo esprimere almeno in parte mi è riuscito.
Il Maghreb è il luogo ove ho immaginato-in uno con l’inferno delle sofferenze ,tanto mi affascina misteriosamente.Poi SMILE ” le sensazioni ” mi insegni che non si possono giustificare ed anche meno spiegare.Ci sono cose che io non ho coraggio dire.A te a parte le posso dire capiresti di sicuro ma ho poca stima del resto ed io ho da fare.Con te è sempre una cosa particolare sofferta ma vale sempre la pena.Grazie e scusa del tempo che ti faccio perdere,per favore un giorno in un attimo con le spalle alla Facoltà,guarda quella casa di fronte:io abitavo lì.Un pensiero particolare e grazie ancora SMILE,
una carezza per max. , sempre,
dario
Left by Dario Petrolati on marzo 4th, 2008