Nemmeno pensare
A disagio
uno strano stato d’animo
come se fossi colpevole
avessi rubato
negato
mentito
Invece son io
che ti faccio sentire
innalzata
immobile
sul piedistallo
in Prato della Valle
Ti senti guardata
desiderata
flitrata
Ti credi sudata
come se ti fossi già data
Neghi te stessa
mi preghi
tenti di farmi capire
Ormoni
si agitano
folli
Batte più svelto
il cuore
Ti prego capiscimi
ed altro supplichi
neghi ed affermi
Ti confondi
hai paura
vorresti fuggire
girarti
vedere se ti seguo ancora
Che fare
Che fare lo sai
Senti
tremando
toccami le mani
allora
Ad occhi chiusi
labbra indifese
una canzone maghrebina
Non capirai più nulla
Interamente ti amerò
Girandoti sul fianco
paga
Lentamente piangerai
Ti sentirò aggrappata
Paura di cadere
Anna.
Dario Petrolati
Padova 18 gennaio 2008
www.dariopetrolati.it
errata corrige:ti senti guardata.
dario.
Left by Dario Petrolati on gennaio 26th, 2008
vogliate scusare:
Ti senti guardata
desiderata
filtrata.
Grazie
dario.
Left by Dario Petrolati on gennaio 26th, 2008
bella bellissima .. spirito indomabile.
Left by enrico dignani on gennaio 26th, 2008
ENRICO,
grazie per essermi rimasto amico
sempre mi fai sentire rimorso
per non essere stato con te
giù a Senigallia
Verrò io a cercarti
ti farò sapere la data esatta
col libro ” LUOGHI ”
Ormai è solo questione di giorni
sia la Regione che gli Enti promotori
la Casa Editrice
i presentatori pe la Città di Padova
sono al palo.
Io sono passato oltre
raccolgo lettere e dovrà essere
anzi è la storia semplice e dolorosa
di un uomo e due donne.
Autobiografia con altri nomi.
Mi rivolgerò a Michele Pinto con la documentazione e per un riguardo che debbo allo stesso Michele.
E’ persona purissima ed onesta.
Michele sa difendersi da solo
All’evenienza , tutti intorno a lui.
Spero non ci sia mai bisogno.
Grazie ancora Enrico,
dario.
Left by Dario Petrolati on gennaio 26th, 2008
La poesia è bella. Come (quasi) sempre. Ma è poi vero che sai amare le donne? La tua “intervista” su VS mi ha convinto di no. Se non le rispetti, non puoi amarle. Ciao.
Left by Smile on gennaio 26th, 2008
eh si SMILE è dura e confusa la vita è nome dato così distrattamente chissà da chi
i dubbi le delusioni le rabbie mi hanno fatto disfare quel poco che avrei potuto forse tentare.
io non so amare io guardo penso e mi sento solamente più distante da tutti
ciao anche a te, scrivere è un mio limite come il pensare creduto mi dispiace sempre dopo e quel che è peggio mi merito quello che ho.
i soletti erano bellissimi
e quei giorni mi sembrano solo di averli sognati
immeritatamente
c’è sempre chi gode quando gli altri cadono o sono in ginocchio
non è bello
ciao SMILE,dario
Left by Dario Petrolati on gennaio 27th, 2008
SMILE,
tu sai cosa è la vita
sai come è fatta complessa
impietosa
da sempre vergognarsi solamente
i giudizi espressi sulla mia intervista di Giulia ( molto brava e carina ) riferitimi chè non li ho letti sono feroci impietosi
traspare odio e gioia e…………….
Peccato io non ho mai mentito però
La mia vita sbagliata ha causato la infelicità di 2 persone consapevoli che assieme si sono perdute
E’ complessa e triste la esistenza a 2 con i soldi carattere e coraggio forse le cose avrebbero potuto prendere una diversa piega.
O forse continuare a tacere, tacere agli altri.
E’ feroce assalire chi sbaglia e giudicare gli sbagli degli altri è veramente cosa cattiva
Comunque mi serve di lezione
Di amici così impietosi non credevo di averne.
Nemmeno loro saranno felici ed a posto con la coscienza
ciao SMILE
Left by Dario Petrolati on gennaio 27th, 2008
Gli amici “devono” essere impietosi, e dirci sinceramente quello che pensano di noi. Se sono amici. Altrimenti sono solo inutili compagni di merenda. Io sono fortunata: ho amici così che mi hanno fatto solo del bene. Inoltre, ci tengo a sottolineare – anche per gli altri che ci leggono – che i miei non sono giudizi. Non sono solita sputare sentenze: ognuno di noi ha il diritto di vivere e comportarsi come crede. Però, credo di avere anch’io il diritto di dire – anche duramente, perché no? – che non condivido. O vogliamo continuare con l’ipocrisia?
Insomma, sì, sono stata dura. E sempre lo sarò quando sento un uomo (una donna) che assegna alle donne (agli uomini) i pensieri e le emozioni che solo a lui (lei) fanno gioco. Dopo di che, ti sono amica lo stesso. Il tuo comportamento, del resto, è molto frequente. Quasi normale, direi. Ma non mi piace. In te, come in altri. Tutto qua. Ciao,
P.S. Assalire chi sbaglia è feroce. Hai ragione. Ma io non ti ho assalito perché hai sbagliato: sapessi quanti sbagli ho fatto io! Sono stata dura (senza “assalti”) solo perché nella tua intervista dei tuoi “sbagli” (perché poi chiamarli cosi?) ne hai fatto quasi un “vanto di vita”… E questo mi sconcerta e mi fa pensare che tu ti sia voluto costruire intenzionalmente un “personaggio”. E i “personaggi” non mi intrigano neanche un po’. Preferisco gli umani. Mi piacerebbe scoprire che lo sei. Ciao,
Left by Smile on gennaio 27th, 2008
Caro Dario vorrei dirti che penso di esserti amico, vorrei esserlo sinceramente, al tempo stesso confesso di condividere le cose che ti ha detto Smile. Ammiro molto il suo coraggio e la sua franchezza, io non ne sono capace. Capisco che tu ti senta ferito, in parte è inevitabile, anche io avevo creduto di percepire dell’astio nei commenti che ha fatto su VS alla tua intervista, ma leggendo ora quello che scrive qua mi rendo conto di essermi sbagliato. Non credo di sbagliarmi invece se ti dico che Smile è senza ombra di dubbio la migliore amica che tu hai trovato qua, forse l’unica vera amica, proprio perché ha avuto il coraggio di dirti apertamente queste cose dure. Significa che ti te si cura e s’interessa, è questa la vera amicizia secondo me e di questo dovresti essere davvero contento credo. Sei stato colpito, ma non affondato Dario. La scialuppa di salvataggio che ti è stata lanciata mi sembra di grande valore, molto più della falla aperta al tuo scafo che può essere facilmente riparata.
Left by Leonardo Barucca on gennaio 27th, 2008
Caro Leo,
grazie per quello
e come lo dici
Ho bisogno
bisogno
necessità assoluta
di avere accanto fisicamente intendo
un amico
un’amica
che mi parli mi dica mi chieda
non mi sono mai integrato
ovunque sono stato
sempre straniero
ospite
dialetti diversi
E la mia ” confessione ” con la bravissima Giulia
mi pesa
solo poi leggendola ( i commenti non li ho letti li conosco per vie traverse )
mi sono vergognato
era una giornata nuova per me
e mi sono lasciato andare a futili stupidi Amarcord
Non mi pento
solo mi vergogno e spero ( troppo comodo ora ) che pochi
l’abbiano letta
Pare invece non sia così
Addirittura dalla Linea Crociere Costa
un nipote dimenticato chissà dove
si è premurato di mandarmi una mail
Olga mia vittima con me però
adesso è anche più sola
Immagina..
Grazie anche per non avermi sbattuto la porta in faccia
Mi sento così a disagio ora come se mi sopportaste tutti
io non voglio compassione e nè disprezzo
buttare via così………..
mi dispiace tu Leo forse hai capito più di tanti
dario
Left by Dario Petrolati on gennaio 28th, 2008
Chiunque ha pensato cose sgradevoli di me
ha ragione
Prima di dire guardiamoci allo specchio
tutti
però
Non siamo belli
Il paradiso non esiste
L’inferno lo fa chi crede di avere diritti su gli altri
dario
Left by Dario Petrolati on gennaio 28th, 2008
Dario, sei incorreggibile. Prima fai “mea culpa” (perché poi? sei grande e vaccinato e hai diritto di dire ciò che credi…). Poi, come sempre, cerchi di consolarti attribuendo anche agli altri i tuoi stessi limiti… Insomma, mai una volta che tu dica: “Ho sbagliato, cavolo, scusate”. Punto. Oppure: “Sono così, so che forse sono sbagliato ma è più forte di me. Accettatemi lo stesso, per favore…”
Che c’entra dire: “Si, ma…” Che ne sai tu che anche gli altri guardandosi allo specchio possono vedere quello che ci vedi tu nel tuo? E poi, chi sei tu per consigliare a tutti – dico tutti – di darsi “una guardata”? E perché scrivi che “non siamo belli”? “Siamo”…? Magari chi ha fatto ammenda sul serio dei propri errori, riesce a vedersi, se non bello, accettabile.
Il sentire è una cosa personale, Dario. Non possiamo MAI attribuirlo agli altri. Soprattutto per scusare noi stessi: “tanto, rubano tutti…”
Quand’ero piccola e dopo aver sbagliato, se dicevo a mio padre che voleva punirmi: “Sì, ma pure la mia amica ha fatto così…”, lui mi rispondeva: “Tu pensa per te!” E la punizione diventava – giustamente – più pesante. A te non deve essere capitato… E allora, giudichi a destra e a manca per scusare te stesso.
Left by Smile on gennaio 28th, 2008
P.S. Ovviamente potresti anche dire: “Non credo di aver sbagliato. Ognuno è fatto a modo suo. E io sono così. Mi volete bene lo stesso?”
Sarebbe più onesto e più simpatico. Ciao.
Left by Smile on gennaio 28th, 2008
Ciao Leo, scusate se mi intrufolo ma colgo lo spazio per dirti grazie, devo a te la conoscenza di questo sito…ero al premio spiaggia di velluto quando ne hai parlato..Grazie ancora Leo
Left by lorenzo on gennaio 28th, 2008
Non sempre ho il tempo di bazzicarlo, questo sito. Ma le tue poesie le leggo sempre volentieri… Allora, grazie a Leo e pure a te! Ciao,
Left by Smile on gennaio 28th, 2008
Non ho un istinto a commentare molto coltivato..però le tue poesie mi soffermo ad ascoltarle…e capita che sorrida
..ciao smile
Left by lorenzo on gennaio 28th, 2008
Eh. si, cari amici tutti,
sono incorreggibile e quel che è peggio non mi faccio mai capire e la colpa o difetto è mia senza dubbio.
Mi spiace avere deluso ,qualcuno aveva fiducia o fede in me ?,no,ho combinato un pasticcio volgare e può sembrare che voglia coinvolgere e giustificare.
No.
Anche quì ho sbagliato sia per l’emozione che per il dispiacere di essermi messo in piazza.
Non sono saggio e nemmeno altri pregi o vantaggi ho, nonostante gli anni,solo impulsivo prima parlo e poi penso, dico quello che sento eppoi mi accorgo che con un poco di cautela tanti malintesi li avrei potuti evitare.
Desidero comunque che la mia esperienza di vita serva a che nessun altro compia i miei stessi errori.
Chi sbaglia paga.
Adesso, se possibile , parlate di altro, di cose e fatti più interessanti,io sono solo una piccola cosa per lo spazio ed il luogo.
Grazie a chi mi resta amico.
dario.
Left by Dario Petrolati on gennaio 29th, 2008
SMILE,
questo è per te:
grazie per i consigli i soletti e sai quanto mi sollevino
non ho voluto nè essere nè sono un personaggio
io sono una persona …..così……….
Auguri ed anche saluti, quello che puoi o vuoi accetta.
Vorrei essere più sereno per poter con calma farmi capire.
Ciao
dario
Left by Dario Petrolati on gennaio 29th, 2008
…………non è un diario in pubblico.
Se c’è chi è curioso o vuol sapere come sto vada sul mio blog.
Adesso per cortesia parliamo di Penelope o del busto di Pio IX alla stazione di Senigallia.
Il busto del beato concittadino io non l’avrei messo,chi non l’ha fatto rilegga la Sciarada di Papa Mastai scritto da Andreotti.
Ma cari Senigalliesi perchè avete commesso un simile atto, non vi capisco.
dario
Left by Dario Petrolati on gennaio 29th, 2008
Bene Dario, parliamo d’altro, proviamo a parlare d’altro, questo mi sembra l’atteggiamento giusto. Magari proviamo a parlare delle poesie visto che questo è un sito di poesie in fondo, non un sito per cuori solitari o per diari in pubblico come dici giustamente.
Proviamoci.
Lo so: pur scrivendo poesie ci viene da ridere al pensiero di definirci poeti, figurarsi a fare i critici letterari. Ma se abbiamo la faccia tosta e il coraggio di pubblicare come poesie delle “ciofeghe” immani, e qui dentro indubbiamente di “ciofeghe”ce ne sono tante, assieme a molte cose belle per fortuna, allora troviamo anche la faccia tosta e il coraggio di esprimere dei giudizi, anche quelli cattivi, magari un pochino motivati possibilmente. Delle belle discussioni letterarie, anche delle belle litigate perché no, sarebbero molto divertenti e molto utili. Mi rivolgo a tutti, proviamoci dai!
Per Lorenzo: caspita, sono proprio contento di quello che mi dici, per due motivi: primo, perché significa che quella sera li, a S. Rocco, nonostante la totale confusione mentale e l’emozione che mi ha fatto quasi svenire, ho farfugliato almeno una cosa comprensibile, secondo, perché trovo che con le tue poesie questo sito ha fatto un ottimo acquisto, se è anche un po’ per merito mio ne sono davvero felice.
Left by Leonardo Barucca on gennaio 29th, 2008
Caro Leonardo,
grazie per aver raccolto il mio appello.Prima che mi dimentichi o sfugga di mente ti suggerisco ,se permetti,di rintracciare Magris sul Corriere di ieri martedi, no mi sbaglio di lunedi quello ove era allegato in omaggio Paperino.Ti suggerisco Magris in quanto c’è un suo tupendo come sempre articolo ed un servizio bellissimo sul Albert Camus.Le battaglie politiche dell’algerino Camus nella difesa del pensiero e della cultura della sua patria.Quanto dovette con dignità e coraggio sopportare e combattere De Gaulle che si permetteva di umigliarlo approfittando del suo potere carismatico.Ma il Camus di Sisifo e dello Straniero seppure meno publicizzati di Sartre almeno quì da noi in Italia hanno acquistato nobiltà col passare degli anni.Se hai tempo poi tenta di fare un parallelo tra i due modi esistenziali confrontali e quando avrai tempo sappimi dire le tue conclusioni.Pensa che quassù a Padova una suora laica si è laureata col massimo ( 32 anni )portando come tesi l’oggetto di cui sto scrivendo.Ha avuto un bel coraggio ed ha stupito molti.Io uterinamenteho sempre parteggiato per Camus anche perchè Sarte aveva una corte partigiana ai suoi servizi che poco mi piaceva.Se Hai qualcosa di Magris leggilo è enorme,quassù a Trieste è sempre al Caffè seduto che legge e scrive davanti al mare e nulla gli sfugge.L’anno passato era tra i candidati per il Nobel, c’è l’ultimo libro della moglie che lui ha completato profondo e dolorosissimo.Mi sfugge il titolo.Tu piuttosto come stai , ti sei rimesso vero, e bravo per l’acquisto di Lorenzo, hai avuto fiuto.Salutami per favore la mamma e Patrizia.Finalmente ti rileggo e forse capisco quanto tu mi dici chiaramente onestamente.Grazie per la tua disponibilità,
dario
Left by Dario Petrolati on gennaio 30th, 2008
………..ho ritrovato il titolo:LEI DUNQUE CAPIRA’ di Claudio Magris e Marina Monego-Madieri edito da Garzanti.
Ci vuole forza ,credo sia un libro da ricordare per sempre.
Costa , mi pare massimo 9 euro,
Lo consiglio caldamente.
dario,
Left by Dario Petrolati on febbraio 1st, 2008
Va bene , va bene , mi riferisco a Lei duenque capirà,ma perchè questo tristissimo libro quasta esperienza di vita sanguinante massacrata deve essere commercializzato e distribuito come opera di Claudio Magris?.Lui ha portato a compimento le riflessioni il dolore i dubbi la vita spezzata scritti e non potuti finire della moglie, cervello altissimo,per onestà intelletuale Magris lo dice ma il libro è distribuito e venduto come opera sua dall’editore.Questa è una delle troppe cose che non capisco.Il testamento di Marina Monego porta il cognome del marito.
dario
Left by Dario Petrolati on febbraio 6th, 2008