Cri, cri, cri…
I ricordi risuonano strani.
Cri, cri, cri…
I ricordi rimbombano dentro,
Tra i rami.
Cri, cri, cri…
E la mente normale,
E la mente di oggi e di ieri
Vuol nascondersi
In quella sua trama,
Vuol nascondersi
Dentro quel nido,
Impastato di foglie e di argilla,
Invischiato di me quotidiana.
Cri, cri, cri…
Non so più cosa fare.
Cri, cri, cri…
Per favore silenzio.
Per favore, mi fate star male.
I ricordi. Del mio batticuore.
I ricordi. Del mio amar con la pelle.
I ricordi. Di fughe lontano.
I ricordi. Sono ancora bambina.
I ricordi, cri, cri, cri… i ricordi.
La mia mente si svolge.
Poi precipita
Sale, ricade
E poi vola in mille giornate
Senza senso, giocate d’istinto.
Cri, cri, cri…
Per favore, silenzio.
Le mie lacrime
Sono tornate. Da lontano.
In gola le sento.
Cri, cri, cri…
Consolatemi piano.
Smile
(198…?)
SMILE,
l’ho letta due volte
come mi dispiace
spero
spero
inconcludentemente
mi rattrista che tu possa aver sofferto tanto
porca miseria
Cosa si possa fare non so
ciao Smile
dario
Left by Dario Petrolati on gennaio 26th, 2008
bella bellissima supercarina quasi il mal di vivere di Montale
rendere sistematico il monologo interiore è un’abitarsi in qualche
modo con metodo volendo si può anche deliberare la disperzione per
giuoco si rende più lucida la propria lucidità e se non si è sciocchi ci
si diverte.
Left by enrico dignani on gennaio 26th, 2008
…le lacrime di gioventù sono sorrisi da ricordare quando di invecchia, dario. E poi, ha ragione Digna: “il monologo interiore è un abitarsi in qualche modo con metodo” (bello, digna. Proprio bello. Grazie per la riflessione).
Left by Smile on gennaio 26th, 2008
SMILE,
sono giorni tristissimi per tutti mi pare
e per rivedere il soletto sono dovuto tornare da te
rimpiango
ricordo
anche e sempre quando i soletti mi rallegravano la giornata
fuori è buio e non trovo pace
come al solito
io comunque sono sempre quello e tu lo sai
lo senti
non posso e non debbo ferire nessuno
non ho diritti
la solitudine ed i ricordi ( gli Amarcord che detesti sono segni di debolezza)
non mi hanno abbandonato
ad ognuno il destino che merita
io ti auguro ogni bene anche se usi forti espressioni che forse t’invidio
sino un debole che non capisce nemmeno la natura
le donne non le ho mai sfruttate
tu sai chè sei intelligente e sensibile
che bisogna essere complici
COMPLICI SMILE e non ci sono vittime degli altri nei rapporti amorosi
noi ometti solo serviamo
piccole cose null’altro
Ciao ed auguri
dario
Left by Dario Petrolati on gennaio 27th, 2008
I tuoi Amarcord mi piacciono moltissimo. Tanto che mi piacerebbe ci scrivessi un libro. E’ il vivere di amarcord che non mi piace. Io cerco di non farlo. Ma non siamo tutti uguali…
P.S. Nei rapporti amorosi ci possono essere vittime e carnefici, altro che. E sono i più frequenti. Chi vuole soffrire trova sempre chi riesce a farlo (a) soffrire! E in genere le vittime e i carnefici si cercano e si trovano. E questi rapporti non fanno “andare avanti”, ma solo avere inutili conferme di sè. Insomma, sono noiose repliche che nulla ci insegnano.
Left by Smile on gennaio 27th, 2008
SMILE,
che io sia un debole è pacifico
timoroso
poca cosa virilmente
Essere uno dei tanti
uno di troppo
vuoto
pieno di dubbi e quant’altro
soffrire e vergognarsi di dire eppoi pensare
forse
molto di me lo avrei potuto nascondere
l’impulso vanitoso
forse
mi riempono anche di vergogna poi
Non ho mai saputo vivere da uomo
solo confusione tristezza amarezza solitudine
pur essendo sempre tra coloro che sono protagonisti
Non giudico alcuno
sarebbe presusntuoso e vigliacco
credevo
e continuerò purtroppo
a guardare la luna
Ho bisogno di una eterna pausa di riflessione
Non mescolarmi con altri
potrei essere anche peggiore
io mi sento solo solo
Grazie per i soletti
sono le cose più care che ho sempre rimpianto
Grazie complicato SMILE,
dario.
Left by Dario Petrolati on gennaio 28th, 2008
SMILE,
arriverà la primavera
non solo quella temporale
arriverà qualcosa
che magari riscaldi
pensieri
faccia compagnia
Arriverà
il tempo
che a Senigallia Alfredo Panzini
chiamava ” ai giorni del sole e del grano”
Arriverà
Chi di noi vedrà
guardi e pensi
anche per gli assenti.
dario
Left by Dario Petrolati on febbraio 8th, 2008
SMILE,
ho tanto amato
ed anche ora
forse più
i tuoi pensieri su me
che passi col treno
a Padova
Se avessi saputo
alla stazione magari
sarei venuto
Mi avresti acquietato
magari con un buffetto
Che ti sia ricordata
come sai fare tu
per me è tanto
So anche apprezzare
distinguere i veri valori
Grazie per avermi conservato
l’amicizia
dario
Left by Dario Petrolati on febbraio 17th, 2008