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Cri, cri, cri…
I ricordi risuonano strani.

Cri, cri, cri…
I ricordi rimbombano dentro,
Tra i rami.

Cri, cri, cri…
E la mente normale,
E la mente di oggi e di ieri
Vuol nascondersi
In quella sua trama,
Vuol nascondersi
Dentro quel nido,
Impastato di foglie e di argilla,
Invischiato di me quotidiana.

Cri, cri, cri…
Non so più cosa fare.
Cri, cri, cri…
Per favore silenzio.
Per favore, mi fate star male.

I ricordi. Del mio batticuore.
I ricordi. Del mio amar con la pelle.
I ricordi. Di fughe lontano.
I ricordi. Sono ancora bambina.
I ricordi, cri, cri, cri… i ricordi.

La mia mente si svolge.
Poi precipita
Sale, ricade
E poi vola in mille giornate
Senza senso, giocate d’istinto.
Cri, cri, cri…
Per favore, silenzio.
Le mie lacrime
Sono tornate. Da lontano.
In gola le sento.

Cri, cri, cri…
Consolatemi piano.

Smile
(198…?)

8 Responses to “Strani risuoni”

    SMILE,
    l’ho letta due volte
    come mi dispiace
    spero
    spero
    inconcludentemente
    mi rattrista che tu possa aver sofferto tanto
    porca miseria
    Cosa si possa fare non so
    ciao Smile
    dario

    bella bellissima supercarina quasi il mal di vivere di Montale
    rendere sistematico il monologo interiore è un’abitarsi in qualche
    modo con metodo volendo si può anche deliberare la disperzione per
    giuoco si rende più lucida la propria lucidità e se non si è sciocchi ci
    si diverte.

    …le lacrime di gioventù sono sorrisi da ricordare quando di invecchia, dario. E poi, ha ragione Digna: “il monologo interiore è un abitarsi in qualche modo con metodo” (bello, digna. Proprio bello. Grazie per la riflessione). :-)

    SMILE,
    sono giorni tristissimi per tutti mi pare
    e per rivedere il soletto sono dovuto tornare da te
    rimpiango
    ricordo
    anche e sempre quando i soletti mi rallegravano la giornata
    fuori è buio e non trovo pace
    come al solito
    io comunque sono sempre quello e tu lo sai
    lo senti
    non posso e non debbo ferire nessuno
    non ho diritti
    la solitudine ed i ricordi ( gli Amarcord che detesti sono segni di debolezza)
    non mi hanno abbandonato
    ad ognuno il destino che merita
    io ti auguro ogni bene anche se usi forti espressioni che forse t’invidio
    sino un debole che non capisce nemmeno la natura
    le donne non le ho mai sfruttate
    tu sai chè sei intelligente e sensibile
    che bisogna essere complici
    COMPLICI SMILE e non ci sono vittime degli altri nei rapporti amorosi
    noi ometti solo serviamo
    piccole cose null’altro
    Ciao ed auguri
    dario

    I tuoi Amarcord mi piacciono moltissimo. Tanto che mi piacerebbe ci scrivessi un libro. E’ il vivere di amarcord che non mi piace. Io cerco di non farlo. Ma non siamo tutti uguali… :-)

    P.S. Nei rapporti amorosi ci possono essere vittime e carnefici, altro che. E sono i più frequenti. Chi vuole soffrire trova sempre chi riesce a farlo (a) soffrire! E in genere le vittime e i carnefici si cercano e si trovano. E questi rapporti non fanno “andare avanti”, ma solo avere inutili conferme di sè. Insomma, sono noiose repliche che nulla ci insegnano.

    SMILE,
    che io sia un debole è pacifico
    timoroso
    poca cosa virilmente
    Essere uno dei tanti
    uno di troppo
    vuoto
    pieno di dubbi e quant’altro
    soffrire e vergognarsi di dire eppoi pensare
    forse
    molto di me lo avrei potuto nascondere
    l’impulso vanitoso
    forse
    mi riempono anche di vergogna poi
    Non ho mai saputo vivere da uomo
    solo confusione tristezza amarezza solitudine
    pur essendo sempre tra coloro che sono protagonisti
    Non giudico alcuno
    sarebbe presusntuoso e vigliacco
    credevo
    e continuerò purtroppo
    a guardare la luna
    Ho bisogno di una eterna pausa di riflessione
    Non mescolarmi con altri
    potrei essere anche peggiore
    io mi sento solo solo
    Grazie per i soletti
    sono le cose più care che ho sempre rimpianto
    Grazie complicato SMILE,
    dario.

    SMILE,
    arriverà la primavera
    non solo quella temporale
    arriverà qualcosa
    che magari riscaldi
    pensieri
    faccia compagnia
    Arriverà
    il tempo
    che a Senigallia Alfredo Panzini
    chiamava ” ai giorni del sole e del grano”
    Arriverà
    Chi di noi vedrà
    guardi e pensi
    anche per gli assenti.
    dario

    SMILE,
    ho tanto amato
    ed anche ora
    forse più
    i tuoi pensieri su me
    che passi col treno
    a Padova
    Se avessi saputo
    alla stazione magari
    sarei venuto
    Mi avresti acquietato
    magari con un buffetto
    Che ti sia ricordata
    come sai fare tu
    per me è tanto
    So anche apprezzare
    distinguere i veri valori
    Grazie per avermi conservato
    l’amicizia
    dario

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