Poesie Senigalliesi » Blog Archive » Permettetemelo
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Dico a voi, popolo dei poeti mancati.
Tutti vi vedo. Voi tutti,lavoratori.
Usate le mani, la testa,
in vero vorreste fosse il cuore a darvi da mangiare.
Smembrati tornate all’ovile.
Una porta, con fuori il vostro cuore che bussa,
messa dal più sano tra voi.
Per voi cosa mai innalzerà un semplice starnutire!
Vi credete curati, immuni da tutte le malattie.
Ora che il dovere è stato compiuto
non dobbiamo più occuparci di niente.
Mangiamo pure, lo meritiamo.
Chi verrà a rendercene conto?
Di sicuro non il padrone.
Passerà tranquilla anche questa notte,
così tutta la vita.
Che importa se di tanto in tanto
un bambino piange.
In fondo sono solo sogni
ciò che reclama.

Lorenzo

5 Responses to “Permettetemelo”

    …appunto. I sogni. Conserviamoli con cura. Anche quello di fare il paracadutista o il subacqueo a novantanni.
    Bella, Lorenzo. Ciao, :-)

    Bella Smile :-)

    Neruda, Pablo 1. L’amore, quando la vita ci incalza, è solo un’onda più alta tra le onde.

    Nietzsche, Friedrich 14. Il non parlare mai di sè è un’ipocrisia molto distinta.

    Grazie Enrico..terrò presente

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