Sogno immaginario
Assorbe cioccolata
sbocconcella un dolcetto
A gambe larghe
jeans dipinti addosso
lucidi stivali
neri come i capelli
lunghi e legati
Abbronzata
volto appagato
sicura
si fa guardare
nel freddo del mattino
Gioca
steso tra le braccia del padre
un bimbetto
piccolo
piccolo
Pacchi luminosi
doni per le Feste
ricolma
è la Wiennese
Sgambetta
sembra ridere
a testa nuda
Alessandro
A Venezia
a Venezia
Rapida
immortale
bellissima
la giovane mamma
pare una maga
Estrae dalla mente
una cuffietta lana
rossa
Come una carezza
copre la testa
di Alessandro
A Venezia
a Venezia
Nel freddo
in Chiesa
tra la nebbia
al matrimonio di amici
Svelti
si parte
Spariti
A Venezia
a Venezia
Ci si sposa
in una Chiesa per signori
Rideranno
giureranno
benediranno
Più tardi verrà l’amore
I soldi ci sono.
Dario Petrolati
Padova 9 12 2007
www.dariopetrolati.it
Cari amici tutti,
è una piccola affascinante storia vera
basta andare alla Wiennese
accadono cose che bisogna vedere
io cerco di farvene partecipi
intanto Auguri
a chi ci crede
a chi li vuole
dario
Left by Dario Petrolati on dicembre 13th, 2007
bella bellissima … grazie Dario questo tuo pezzo di Padova è molto bello ci fai abitare
un pò anche lì a me piace diverte ciao.
Left by enrico dignani on dicembre 13th, 2007
bel quadro nomade
Left by lorenzo on dicembre 13th, 2007
Magico il fatto quasi puro distinto e leale il giovane papà il bimbetto funge da tramite.Chi dominava la scena è stata la giovane stupenda immortale mamma che beveva sorbiva il gusto della breve colazione con la mente altrove .Troppo bella per essere mamma pretenderà ordinerà di certo non guiderà la lussuosa vettura sino a Venezia.In chiesa la guarderanno e peccheranno di desideri e lei dominerà la scena troppo bella per un solo uomo.
Alla Wiennese tranne il sottoscritto ci passano solo i ricchi o chi vuol fare bella figura,basta il nome è una tradizione Padovana.
dario.
Left by Dario Petrolati on dicembre 14th, 2007
Fino a poco tempo fa la prima a visitare la Wiennese era la Signora dai capelli Turchini.Sempre elastica e tutto addosso alla donna che piace vestita sempre con modelli impossibili a passare inosservata.Un caffè,la brioche da portare in ufficio incartata col fiocchetto,camminata da tennista,amazzone del circolo alta borghesia di Abano.Si guarda la guardano.Io per un poco ho cambiato orario e non ci si incontrava più.Tra il libro, prefazione presentazione editor e storie e storielle e Anna che comparve per merito colpa di Bataille.Cose e fatti che poco agli altri tutti dovrebbero interessare.Ieri mattina un cerottino al mento scivolata e un poco ferita in un doppio.Naturalmente vinto.Era contenta almeno pareva di avermi rivisto,la mano tesa un saluto d’intesa.La Signora dai capelli turchini non è la fatina di Pinocchio,balla il tango,va a cavallo e fa pensare a rapporti amorosi.Evviva .
Left by Dario Petrolati on dicembre 15th, 2007
n.b.
nella fretta stupida ho scritto estrae dalla mente cuffietta di lana rossa ( ho saltato l’articolo lA.)
Calma e gesso diceva un mio professore di lettere, a Senigallia ( Lucchetti di Corinaldo ).Beghino peggio di un biascigante che è tornato a pregare in latinorum.
dario.
Left by Dario Petrolati on dicembre 16th, 2007
per inciso fuori non c’è più neve ma solo ghiaccio.
Vuota deserta Padova anche le porte del Carmine sono ancora chiouse.
Fuori qualcuno ha paura di perdere il posto, aspettano imbaccuccati battendo i piedi per terra pel freddo.
Compensano le luci delle immaginifiche vetrine della Wiennese a quest’ora il caffè per Dario è offerto dai propietari e tutti assieme solo noi nessun cliente tra amici ci beviamo anche mentalmente il solo migliore caffè di Padova.
Andrò oltre Ponte Molino chè Maurizio è chiuso a prendere la Repubblica
Che freddo porca miseria
Quello che non capisco : come fanno a poltrire, facessero l’amore almeno,no dormono ronfano i concittadini del Ruzante.
Pancie piene dalla sera prima
Chissà giù a Senigallia che aria tira
E la Sirenetta sarà ancora lì o avranno risolto l’importante grave problema?.
saluti a chi mi vuole
io accetto ma scelgo
Gli auguri valgono quel che valgono
dario
Left by Dario Petrolati on dicembre 16th, 2007
La neve si vede solo per TV.
Oggi quì a Padova la gente si trascina svogliata
I microbi mazzati dal freddo
Fretta fretta a far compere
Arrivano le feste ma cosa si festeggia non lo so
Prodi ride è ottimista
Sentirei i viaggiatori dell’Eurostar di Lecce fermi 20 ore
Faccia da prete ride è ottimista
Ma porca miseria nemmeno si vergogna e Fazio insiste e Prodi ride
Dall’altra parte il matto
A casa a casa tutti a casa
dario
Left by Dario Petrolati on dicembre 17th, 2007
La realtà fuggitiva passa tra le persone sole sotto gli archi medioevali lungo le mura che spezzate cingono Padova.
Ruote e manubri di biciclette legate ai pali il resto rubato
Sto finendo e mi accorgo una vita senza rimpianti
Un sacchetto di amore da regalare ho dietro in tasca o in borsa
Questo amore così puro mentale l’ultimo non serve ad alcuno
Ci vuole un regalo attaccato un valore in soldi
Io sono rimasto alle lire
Forse Fyby,la cagnolina di Riccardo mi salta addosso, mi lecca la mano
E quando la chiamo accarezzo e le dico B.B. puttana come pareva B.B., si eccita e pare avere capito che le vita è una fregata.
dario
Left by Dario Petrolati on dicembre 19th, 2007
Quante offerte,
cenoni balli corse per andare via
andare lontano dove non importa
Ma allora se ci è passata avanti anche la Spagna ed arriva la Grecia significa che la grande illusione la grande abbuffata altro non è che un bluff.
Le Toyota l’inquinamento le cavolate che si predicano sono balle e la gente, noi che non leggiamo, che siamo male informati subiamo complici questa inciviltà consumistica fatta di fumi e debiti.Incidenti mortali sempre più spesso accadono sul lavoro,il presidente prega ed ordina prudenza vigilanza,intanto si ride si piange e fuori la chiesa al morto si batton le mani.Usi e costumi venuti dall’USA,ha ragione chi è più ricco non signore ricco cafone pesante e se prima la colpa del tempo malo era del sig.b,ora che c’è il sig.p,ottimista che sempre ride ottimista come la mettiamo dobbiamo per forza dare la colpa a qualcuno?.Colpa nostra di chi di noi il vicino o il diverso il Cinese vero?:quanti morti gialli nelle miniere di carbone.Quì a Padova città bianca tutti conoscono le preghiere in Via Beato Pellegrino c’è una chiesa senza stile immersa in un condominio.Portoni corrosi di legno vecchio cadente,dentro un cartellone in 12 distinte lingue : a ciascuno il suo.12 riti ove si prega fanaticamente in lingue e riti diversi,dal cinese al croato,12 turni di preghiera per un dio parziale ore separate e distinte come così i giorni.
Uomini e donne di provata fede,bambini e giovani tutti a turno a pregare per andare poi di corsa al cantiere: offresi lavoro nero.E questa è la ricca terra della Lega, il miracolo del Nord Est.
Venire per credere.
dario
Left by Dario Petrolati on dicembre 19th, 2007