Poesie Senigalliesi » Blog Archive » Mattina d’inverno
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Sogno immaginario

Assorbe cioccolata
sbocconcella un dolcetto

A gambe larghe
jeans dipinti addosso
lucidi stivali
neri come i capelli
lunghi e legati

Abbronzata
volto appagato
sicura
si fa guardare
nel freddo del mattino

Gioca
steso tra le braccia del padre
un bimbetto
piccolo
piccolo

Pacchi luminosi
doni per le Feste
ricolma
è la Wiennese

Sgambetta
sembra ridere
a testa nuda
Alessandro

A Venezia
a Venezia

Rapida
immortale
bellissima
la giovane mamma
pare una maga

Estrae dalla mente
una cuffietta lana
rossa

Come una carezza
copre la testa
di Alessandro

A Venezia
a Venezia

Nel freddo
in Chiesa
tra la nebbia
al matrimonio di amici

Svelti
si parte

Spariti

A Venezia
a Venezia

Ci si sposa
in una Chiesa per signori

Rideranno
giureranno
benediranno

Più tardi verrà l’amore

I soldi ci sono.

Dario Petrolati
Padova 9 12 2007
www.dariopetrolati.it

10 Responses to “Mattina d’inverno”

    Cari amici tutti,
    è una piccola affascinante storia vera
    basta andare alla Wiennese
    accadono cose che bisogna vedere
    io cerco di farvene partecipi
    intanto Auguri
    a chi ci crede
    a chi li vuole
    dario

    bella bellissima … grazie Dario questo tuo pezzo di Padova è molto bello ci fai abitare
    un pò anche lì a me piace diverte ciao.

    bel quadro nomade

    Magico il fatto quasi puro distinto e leale il giovane papà il bimbetto funge da tramite.Chi dominava la scena è stata la giovane stupenda immortale mamma che beveva sorbiva il gusto della breve colazione con la mente altrove .Troppo bella per essere mamma pretenderà ordinerà di certo non guiderà la lussuosa vettura sino a Venezia.In chiesa la guarderanno e peccheranno di desideri e lei dominerà la scena troppo bella per un solo uomo.
    Alla Wiennese tranne il sottoscritto ci passano solo i ricchi o chi vuol fare bella figura,basta il nome è una tradizione Padovana.
    dario.

    Fino a poco tempo fa la prima a visitare la Wiennese era la Signora dai capelli Turchini.Sempre elastica e tutto addosso alla donna che piace vestita sempre con modelli impossibili a passare inosservata.Un caffè,la brioche da portare in ufficio incartata col fiocchetto,camminata da tennista,amazzone del circolo alta borghesia di Abano.Si guarda la guardano.Io per un poco ho cambiato orario e non ci si incontrava più.Tra il libro, prefazione presentazione editor e storie e storielle e Anna che comparve per merito colpa di Bataille.Cose e fatti che poco agli altri tutti dovrebbero interessare.Ieri mattina un cerottino al mento scivolata e un poco ferita in un doppio.Naturalmente vinto.Era contenta almeno pareva di avermi rivisto,la mano tesa un saluto d’intesa.La Signora dai capelli turchini non è la fatina di Pinocchio,balla il tango,va a cavallo e fa pensare a rapporti amorosi.Evviva .

    n.b.
    nella fretta stupida ho scritto estrae dalla mente cuffietta di lana rossa ( ho saltato l’articolo lA.)
    Calma e gesso diceva un mio professore di lettere, a Senigallia ( Lucchetti di Corinaldo ).Beghino peggio di un biascigante che è tornato a pregare in latinorum.
    dario.

    per inciso fuori non c’è più neve ma solo ghiaccio.
    Vuota deserta Padova anche le porte del Carmine sono ancora chiouse.
    Fuori qualcuno ha paura di perdere il posto, aspettano imbaccuccati battendo i piedi per terra pel freddo.
    Compensano le luci delle immaginifiche vetrine della Wiennese a quest’ora il caffè per Dario è offerto dai propietari e tutti assieme solo noi nessun cliente tra amici ci beviamo anche mentalmente il solo migliore caffè di Padova.
    Andrò oltre Ponte Molino chè Maurizio è chiuso a prendere la Repubblica
    Che freddo porca miseria
    Quello che non capisco : come fanno a poltrire, facessero l’amore almeno,no dormono ronfano i concittadini del Ruzante.
    Pancie piene dalla sera prima
    Chissà giù a Senigallia che aria tira
    E la Sirenetta sarà ancora lì o avranno risolto l’importante grave problema?.
    saluti a chi mi vuole
    io accetto ma scelgo
    Gli auguri valgono quel che valgono
    dario

    La neve si vede solo per TV.
    Oggi quì a Padova la gente si trascina svogliata
    I microbi mazzati dal freddo
    Fretta fretta a far compere
    Arrivano le feste ma cosa si festeggia non lo so
    Prodi ride è ottimista
    Sentirei i viaggiatori dell’Eurostar di Lecce fermi 20 ore
    Faccia da prete ride è ottimista
    Ma porca miseria nemmeno si vergogna e Fazio insiste e Prodi ride
    Dall’altra parte il matto
    A casa a casa tutti a casa
    dario

    La realtà fuggitiva passa tra le persone sole sotto gli archi medioevali lungo le mura che spezzate cingono Padova.
    Ruote e manubri di biciclette legate ai pali il resto rubato
    Sto finendo e mi accorgo una vita senza rimpianti
    Un sacchetto di amore da regalare ho dietro in tasca o in borsa
    Questo amore così puro mentale l’ultimo non serve ad alcuno
    Ci vuole un regalo attaccato un valore in soldi
    Io sono rimasto alle lire
    Forse Fyby,la cagnolina di Riccardo mi salta addosso, mi lecca la mano
    E quando la chiamo accarezzo e le dico B.B. puttana come pareva B.B., si eccita e pare avere capito che le vita è una fregata.
    dario

    Quante offerte,
    cenoni balli corse per andare via
    andare lontano dove non importa
    Ma allora se ci è passata avanti anche la Spagna ed arriva la Grecia significa che la grande illusione la grande abbuffata altro non è che un bluff.
    Le Toyota l’inquinamento le cavolate che si predicano sono balle e la gente, noi che non leggiamo, che siamo male informati subiamo complici questa inciviltà consumistica fatta di fumi e debiti.Incidenti mortali sempre più spesso accadono sul lavoro,il presidente prega ed ordina prudenza vigilanza,intanto si ride si piange e fuori la chiesa al morto si batton le mani.Usi e costumi venuti dall’USA,ha ragione chi è più ricco non signore ricco cafone pesante e se prima la colpa del tempo malo era del sig.b,ora che c’è il sig.p,ottimista che sempre ride ottimista come la mettiamo dobbiamo per forza dare la colpa a qualcuno?.Colpa nostra di chi di noi il vicino o il diverso il Cinese vero?:quanti morti gialli nelle miniere di carbone.Quì a Padova città bianca tutti conoscono le preghiere in Via Beato Pellegrino c’è una chiesa senza stile immersa in un condominio.Portoni corrosi di legno vecchio cadente,dentro un cartellone in 12 distinte lingue : a ciascuno il suo.12 riti ove si prega fanaticamente in lingue e riti diversi,dal cinese al croato,12 turni di preghiera per un dio parziale ore separate e distinte come così i giorni.
    Uomini e donne di provata fede,bambini e giovani tutti a turno a pregare per andare poi di corsa al cantiere: offresi lavoro nero.E questa è la ricca terra della Lega, il miracolo del Nord Est.
    Venire per credere.
    dario

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