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La mia urgenza.
Ciò che rappresenti in questo secondo.
Diverso dagli altri,non scatta mai,
sospeso nell’aria si muove,
e gioca col tempo che passa,
inconsapevole che un giorno,prima o poi,
dovrà anche lui scoccare.
Ma questo non conta. Ciò che vuole
non è vivere a lungo.
Ora lo vedo che balla sopra la mia testa,
in realtà desidera morire,
morire il momento giusto
per dar vita ad un secondo secondo,
che mi canzonerà alle spalle
ma senza cattiveria,anzi
prezioso come un faro.

Quanti secondi sono passati,chi può
contarli? Infiniti.

Eppure so che il mio tempo si nutre non di
miliardi di secondi che scoccano,
ma di uno solo che ancora deve
scoccare:la mia urgenza.

Lorenzo

5 Responses to “Luce”

    Lancinante improvviso vigliacco quell’attimo arriva senza trionfalismi e preavvisi.
    A volte rimane un’ombra un appannato ricordo di chi credeva fosse una prova un tentativo una fede.Senza rancori nell’indifferenza
    senza un ricordo quell’attimo atteso temuto non è uguale per tutti.E non valgono meriti.
    La vita è violenta sin dal suo concepimento tanti sofismi pietose verità ed anche i dolori sofferti seppelliti lontano da casa.
    dario

    bella bellissima … fa pensare a Schopenhauer:il mondo come volontà e rappresentazione
    un signore molto carino e molto poetico questo filosofo.

    ho paura…temo…per l’attimo standardizzato

    Anche io Lorenzo
    sento il peso
    quell’inutile maligno attimo
    come se dovesse essere un premio al contrario
    forse le parole non servono
    ci sono i pensieri
    bastano quelli a schiacciarci
    dario

    Ciao Dario, io sono a favore dell’attimo libero dalle costrizioni del tempo..un attimo che si nutre di attimi propri, non confezionati

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