La spiaggia è triste e deserta.
Dopo la tempesta è lì sola,
sembra patire, rassegnata,
ma non piange
aspetta, riflette, ricorda.
Forse qualcuno si accorgerà di lei,
quel qualcuno che
per un’estate intera e anche più
l ’ha amata e curata
l ‘ha resa bella ed accogliente
l ‘ha fatta sentire importante ed apprezzata.
Forse sono
solo sogni
solo speranze.
Forse starà lì sola ed amareggiata
per un inverno ed anche più.
Lei sa che deve rialzarsi in piedi
e combattere contro il vento che l’ ha piegata,
non sa come fare
non sa cosa fare
ma non piange
aspetta, riflette, ricorda.
L’unica cosa che sa, è che,
per quel qualcuno prova un amore
più grande del mare che la bagna
più grande dei mari che non ha mai visto,
e sa che se quel qualcuno
tornerà da lei o no,
prima o poi,
lei lo amerà per sempre
e per sempre URLERA’ al mare
TI AMO
Enrico Canonici
Spiaggia di Senigallia
28 Settembre 2004
Quanto mi è familiare..
Left by lorenzo on febbraio 5th, 2008
c’era una volta
una bambina
….come nelle favole…
voleva stare sola
..nel silenzio..
ascoltava il vento e le rane
non amava le bambole..
nei loro occhi senza vita
rivedeva se stessa…
non amava farsi toccare
da nessuno
ascoltava
un racconto…
impaurita
…esiste uno spirito
che di notte
ti viene a trovare
sale sul letto
toglie le coperte
e si mette sopra di te…
ora ci sono le rughe
a farle compagnia
e le lacrime
mostruose
piu’ dello spirito
soffocanti
a quel mare
rivolge l’ultimo sguardo
dalla spiaggia….
deserta
patrizia ( nessuno)
Left by patrizia on febbraio 6th, 2008
…………….spiaggia di mare
spiaggia con la sabbia
d’inverno o d’estate
Invece a Ponte Vigodarzere
sei chilometri appena da Padova Nord
c’è un ponte sconnesso
sotto corre la Brenta
mi hanno detto che sino a poco prima della guerra
i bambini le famiglie degli operai della Breda
portavano ombrelloni e sdraie
Dicono lo chiamassero “peoceto”
forse significa in dialetto piccolo pidocchio
od anche posto umile
dei senza pretese
Ho visto foto in bianco e nero
la gente di periferia pareva divertirsi
l’acqua era chiara trasparente
Poi la Breda si allargò
e la ghisa della fabbrica annerì
sempre più
la piccola località senza pretese
Ora nemmeno i pesci nuotano più
si fermano a Limena
qualche chilometro più a nord
l’acqua è quasi nera anche senza la ghisa della Breda
La fabbrica è fallita
la terra e non la sabbia
è avvelenata
l’erba poco cresce
Molti sono i sacchetti di plastica
gettati dalle auto in corsa.
La sabbia il mare le onde
sono desideri incompiuti
di chi ha veramente conosciuto la spiaggia
quella di velluto
come a Senigallia
dario
Left by Dario Petrolati on febbraio 8th, 2008