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La spiaggia è triste e deserta.
Dopo la tempesta è lì sola,
sembra patire, rassegnata,
ma non piange
aspetta, riflette, ricorda.
Forse qualcuno si accorgerà di lei,
quel qualcuno che
per un’estate intera e anche più
l ’ha amata e curata
l ‘ha resa bella ed accogliente
l ‘ha fatta sentire importante ed apprezzata.
Forse sono
solo sogni
solo speranze.
Forse starà lì sola ed amareggiata
per un inverno ed anche più.
Lei sa che deve rialzarsi in piedi
e combattere contro il vento che l’ ha piegata,
non sa come fare
non sa cosa fare
ma non piange
aspetta, riflette, ricorda.
L’unica cosa che sa, è che,
per quel qualcuno prova un amore
più grande del mare che la bagna
più grande dei mari che non ha mai visto,
e sa che se quel qualcuno
tornerà da lei o no,
prima o poi,
lei lo amerà per sempre
e per sempre URLERA’ al mare
TI AMO

Enrico Canonici
Spiaggia di Senigallia
28 Settembre 2004

3 Responses to “Come una spiaggia”

    Quanto mi è familiare..

    c’era una volta
    una bambina
    ….come nelle favole…
    voleva stare sola
    ..nel silenzio..
    ascoltava il vento e le rane
    non amava le bambole..
    nei loro occhi senza vita
    rivedeva se stessa…

    non amava farsi toccare
    da nessuno

    ascoltava
    un racconto…
    impaurita
    …esiste uno spirito
    che di notte
    ti viene a trovare
    sale sul letto
    toglie le coperte
    e si mette sopra di te…

    ora ci sono le rughe
    a farle compagnia
    e le lacrime
    mostruose
    piu’ dello spirito
    soffocanti

    a quel mare
    rivolge l’ultimo sguardo
    dalla spiaggia….
    deserta

    patrizia ( nessuno)

    …………….spiaggia di mare
    spiaggia con la sabbia
    d’inverno o d’estate
    Invece a Ponte Vigodarzere
    sei chilometri appena da Padova Nord
    c’è un ponte sconnesso
    sotto corre la Brenta
    mi hanno detto che sino a poco prima della guerra
    i bambini le famiglie degli operai della Breda
    portavano ombrelloni e sdraie
    Dicono lo chiamassero “peoceto”
    forse significa in dialetto piccolo pidocchio
    od anche posto umile
    dei senza pretese
    Ho visto foto in bianco e nero
    la gente di periferia pareva divertirsi
    l’acqua era chiara trasparente
    Poi la Breda si allargò
    e la ghisa della fabbrica annerì
    sempre più
    la piccola località senza pretese
    Ora nemmeno i pesci nuotano più
    si fermano a Limena
    qualche chilometro più a nord
    l’acqua è quasi nera anche senza la ghisa della Breda
    La fabbrica è fallita
    la terra e non la sabbia
    è avvelenata
    l’erba poco cresce
    Molti sono i sacchetti di plastica
    gettati dalle auto in corsa.
    La sabbia il mare le onde
    sono desideri incompiuti
    di chi ha veramente conosciuto la spiaggia
    quella di velluto
    come a Senigallia
    dario

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