Guardo fuori dalla finestra
e il mondo mi appare per quello che è,
e niente di più.
Solo rumore
e niente più musica.
Solo parole
e niente più sentimenti.
Dove è finito tutto l’incanto?
Dove se n’è andato il mio eroe
che da solo
reggeva tutti i miei ideali,
giusti o sbagliati che fossero,
ma comunque bellissimi?
Dove si è nascosto il coraggio
di dire no?
Dove?
Giulia Angeletti
Cara Giulia,
ma quale incanto,nulla e mai è stato
solo immagianto forse
desiderato
è questa la realtà
i sogni una volta morivano all’alba
ora il rumore degli spari
la corsa di chi primo arriva
i vetri rotti alle finestre
hai sete e ti basterebbe acqua pura
semplice acqua
musica
note
colori
hai solo desiderato
creduto di potere avere
senza nulla togliere ad alcuno
hai preteso troppo
le anime belle
i puri di cuore
non hanno diritti
E non è giusto.
Ribellarsi come e poi?
non guardare
girati
dario
Left by Dario Petrolati on settembre 25th, 2007
Molto bella, Giulia. Anche se mette malinconia sentire la tristezza di una donna giovane…
Left by Smile on settembre 25th, 2007
Il dolore, la noia e gli inganni della volontà
L’uomo, che è «la piú alta oggettivazione della volontà», è il piú infelice degli esseri, perché consapevole della sua condizione di perenne bisogno e (poiché il bisogno genera dolore) del proprio dolore. Egli sa che «vuole» per soddisfare i suoi bisogni, e sa pure che non c’è termine al volere, che dalle ceneri di una fugace «soddisfazione» nascerà un nuovo, piú imperioso bisogno.
L’uomo è il piú bisognoso di tutti gli esseri; egli è in tutto e per tutto un volere, un abbisognare reso concreto, il concretamento di mille bisogni. Con questi egli sta sulla terra, abbandonato a se stesso, incerto di tutto fuorché delle proprie miserie e delle proprie necessità. Volere e aspirare è tutta la (sua) essenza, simile davvero a una sete inestinguibile. Ma la base di ogni volere è bisogno, mancanza, ossia dolore a cui l’uomo è legato per natura sin dall’origine.
(Il mondo come volontà e rappresentazione)
ARTHUR SCHOPENHAUER
Left by enrico dignani on settembre 25th, 2007
Dario,
non smetterò di cercare
(non importa cosa)
e di ribellarmi
al mondo come così lo vedo,
alla realtà che è quella che è e basta
…
poi non lo so,
non lo posso sapere
Left by Giulia on settembre 25th, 2007
Cara Giulia,
hai conosciuto l’amore che legava André Gorz attraverso la lettura di” Lettre à D. Histoire d’un amour ” a la moglie Dorine?
Su Repubblica a pagina 49 c’è una pagina.
Se puoi, guarda la immagine di quando erano giovani,leggi e pensa a cosa deve essere stato il loro stupendo amore.Ti consiglio,di guardare l’immagine e rileggere e cercare di immaginare i sorrisi ed i programmi che assieme hanno fatto.
Anche se sei giovane,come delicatamente ti ricorda la nostra SMILE,cerca di volare e prendere esempio dal bello di chi ti ha preceduto,non perdere,non perdere nulla,esigi ha diritto : ascolto il terzo anello su radiotre con Anna Menichetti e in sottofondo arriva Schumann con le sue note educate che bussano e bagnano come le onde marine sulla battigia.Oggi alle 15,30 aprirò la mia finestra e farò un pensiero impossibile: Il Figlio del Console Americano suonerà per te.Andrò a suonare al suo campanello del portone di Piazzale Mazzini,lo pregherò di dedicare uno Studio ad una giovane che abita e vive giù, vedrai che mi userà la cortesia.
Sorridi anche alla sfocata luna.
Ti richiamerò,
dario.
Left by Dario Petrolati on settembre 26th, 2007
Caro Dario.
i sogni non muoiono all’alba
a Schumann bastava appoggiare le dita sul pianoforte per trovarsi in un altro mondo
e ad Andrè Gorrz stare con la sua donna
….
si, sono giovane
e terribilmente ingenua,
ma ti assicuro che cerco di non lasciarmi perdere niente,
ho una venerazione spropositata per chi è venuto prima di me
ciao alla prossima!
Left by Giulia on settembre 27th, 2007
quando la sera ritorni a casa,
la mattina apri gli occhi
la mente
intendo
senti carenza di qualcosa
indeterminata
provi sempre le stesse sensazioni
oppure
vedi
immagini
orizzonti ideali pensieri
che magari ti mettono paura
o ti invogliano
ad aggredire la vita
quante domande
Giulia
e solo perchè
deve esserci una ragione
un motivo
se siamo depressi
fiduciosi
propensi ad affrontare
le salite
le discese
la piana
Tutto ha un perchè
spero
il caso
il destino
è sempre sinistro.
Ti cercherò
chè di sicuro
trarrò vantaggio
Auguri
dario
Left by Dario Petrolati on settembre 28th, 2007
Giulia,
sono veramente contento che tu abbia raccolto il mio invito.
Ecco la prossima,
è tardi lo so
ma io sono talmente preso
e giro tanto a vuoto
che le cose più importanti
le scordo
no non le dimentico
le posticipo per dare loro la precedenza
eppoi finisce così
E’ bellissima la risposta che mi hai dato
frazionata
a puntate
l’esca gettata ha preso al primo colpo
Domattina ti racconterò
di Schumann, Anna Menichetti,il figlio del Console Americano
Che tu sia giovane
giovane
entusiasta si sente
Non venerare chi è venuto prima di te
Stima
attenta l’invidia
le bugie
attenta sempre
a domani Giulia,
dario
Left by Dario Petrolati on settembre 28th, 2007
Cara Giulia,
oggi non ho tempo,
scusami ma mi sono perduto
auguri e mi raccomando
diventa amica di SMILE
dario
Left by Dario Petrolati on settembre 29th, 2007