Poesie Senigalliesi » Blog Archive » Disincanto
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Guardo fuori dalla finestra
e il mondo mi appare per quello che è,
e niente di più.

Solo rumore
e niente più musica.

Solo parole
e niente più sentimenti.

Dove è finito tutto l’incanto?

Dove se n’è andato il mio eroe
che da solo
reggeva tutti i miei ideali,
giusti o sbagliati che fossero,
ma comunque bellissimi?

Dove si è nascosto il coraggio
di dire no?

Dove?

Giulia Angeletti

9 Responses to “Disincanto”

    Cara Giulia,
    ma quale incanto,nulla e mai è stato
    solo immagianto forse
    desiderato
    è questa la realtà
    i sogni una volta morivano all’alba
    ora il rumore degli spari
    la corsa di chi primo arriva
    i vetri rotti alle finestre
    hai sete e ti basterebbe acqua pura
    semplice acqua
    musica
    note
    colori
    hai solo desiderato
    creduto di potere avere
    senza nulla togliere ad alcuno
    hai preteso troppo
    le anime belle
    i puri di cuore
    non hanno diritti
    E non è giusto.
    Ribellarsi come e poi?
    non guardare
    girati
    dario

    Molto bella, Giulia. Anche se mette malinconia sentire la tristezza di una donna giovane… :-)

    Il dolore, la noia e gli inganni della volontà

    L’uomo, che è «la piú alta oggettivazione della volontà», è il piú infelice degli esseri, perché consapevole della sua condizione di perenne bisogno e (poiché il bisogno genera dolore) del proprio dolore. Egli sa che «vuole» per soddisfare i suoi bisogni, e sa pure che non c’è termine al volere, che dalle ceneri di una fugace «soddisfazione» nascerà un nuovo, piú imperioso bisogno.

    L’uomo è il piú bisognoso di tutti gli esseri; egli è in tutto e per tutto un volere, un abbisognare reso concreto, il concretamento di mille bisogni. Con questi egli sta sulla terra, abbandonato a se stesso, incerto di tutto fuorché delle proprie miserie e delle proprie necessità. Volere e aspirare è tutta la (sua) essenza, simile davvero a una sete inestinguibile. Ma la base di ogni volere è bisogno, mancanza, ossia dolore a cui l’uomo è legato per natura sin dall’origine.
    (Il mondo come volontà e rappresentazione)
    ARTHUR SCHOPENHAUER

    Dario,
    non smetterò di cercare
    (non importa cosa)
    e di ribellarmi
    al mondo come così lo vedo,
    alla realtà che è quella che è e basta

    poi non lo so,
    non lo posso sapere

    Cara Giulia,
    hai conosciuto l’amore che legava André Gorz attraverso la lettura di” Lettre à D. Histoire d’un amour ” a la moglie Dorine?
    Su Repubblica a pagina 49 c’è una pagina.
    Se puoi, guarda la immagine di quando erano giovani,leggi e pensa a cosa deve essere stato il loro stupendo amore.Ti consiglio,di guardare l’immagine e rileggere e cercare di immaginare i sorrisi ed i programmi che assieme hanno fatto.
    Anche se sei giovane,come delicatamente ti ricorda la nostra SMILE,cerca di volare e prendere esempio dal bello di chi ti ha preceduto,non perdere,non perdere nulla,esigi ha diritto : ascolto il terzo anello su radiotre con Anna Menichetti e in sottofondo arriva Schumann con le sue note educate che bussano e bagnano come le onde marine sulla battigia.Oggi alle 15,30 aprirò la mia finestra e farò un pensiero impossibile: Il Figlio del Console Americano suonerà per te.Andrò a suonare al suo campanello del portone di Piazzale Mazzini,lo pregherò di dedicare uno Studio ad una giovane che abita e vive giù, vedrai che mi userà la cortesia.
    Sorridi anche alla sfocata luna.
    Ti richiamerò,
    dario.

    Caro Dario.
    i sogni non muoiono all’alba
    a Schumann bastava appoggiare le dita sul pianoforte per trovarsi in un altro mondo
    e ad Andrè Gorrz stare con la sua donna
    ….
    si, sono giovane
    e terribilmente ingenua,
    ma ti assicuro che cerco di non lasciarmi perdere niente,
    ho una venerazione spropositata per chi è venuto prima di me

    ciao alla prossima!

    quando la sera ritorni a casa,
    la mattina apri gli occhi
    la mente
    intendo
    senti carenza di qualcosa
    indeterminata
    provi sempre le stesse sensazioni
    oppure
    vedi
    immagini
    orizzonti ideali pensieri
    che magari ti mettono paura
    o ti invogliano
    ad aggredire la vita
    quante domande
    Giulia
    e solo perchè
    deve esserci una ragione
    un motivo
    se siamo depressi
    fiduciosi
    propensi ad affrontare
    le salite
    le discese
    la piana
    Tutto ha un perchè
    spero
    il caso
    il destino
    è sempre sinistro.
    Ti cercherò
    chè di sicuro
    trarrò vantaggio
    Auguri
    dario

    Giulia,
    sono veramente contento che tu abbia raccolto il mio invito.
    Ecco la prossima,
    è tardi lo so
    ma io sono talmente preso
    e giro tanto a vuoto
    che le cose più importanti
    le scordo
    no non le dimentico
    le posticipo per dare loro la precedenza
    eppoi finisce così
    E’ bellissima la risposta che mi hai dato
    frazionata
    a puntate
    l’esca gettata ha preso al primo colpo
    Domattina ti racconterò
    di Schumann, Anna Menichetti,il figlio del Console Americano
    Che tu sia giovane
    giovane
    entusiasta si sente
    Non venerare chi è venuto prima di te
    Stima
    attenta l’invidia
    le bugie
    attenta sempre
    a domani Giulia,
    dario

    Cara Giulia,
    oggi non ho tempo,
    scusami ma mi sono perduto
    auguri e mi raccomando
    diventa amica di SMILE
    dario

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