Senz’altro
per caso
potresti inciampare
in un piccolo fagotto
nascosto
nell’angolo più discreto
del Limbo dei Giusti
Ti chiedo
Alzala
dalle una mano
è la mia Mamma
aspetta qualcuno
Sempre ultima e sola
in vita
Dille
raccontale di me
dei suoi nipoti
di questo mondo
E’ semplice sai
timida e buona
Falle un pò di compagnia
intanto
Quì non fa freddo
Dille anche questo
Lei capirà.
Dario Petrolati
Padova 14 agosto 2005 (dopo una notte stupida, pensando al buio)
www.dariopetrolati.it
bella bellissima … nel mio teatro delle parole la mamma corrisponde a un milione di euro.
http://www.edscuola.it/archivio/antologia/principe.html
è un sito supercarino.
Left by enrico dignani on luglio 27th, 2007
Caro Enrico,grazie per le tue espressioni.Per il Piccolo Principe 2 volte grazie,io l’ho spesso usato anche quando ho conosciuto Cinzia,insegnante francese moglie di un olandese attore di strada.Cinzia è la mamma di Tazio un bellissimo bambino di 12 anni con i capelli biondi e lunghi,forse più bello anche del personaggio di Morte a Venezia.Incontro Cinzia 1 volta l’anno alla Festa di Cadoneghe,e senza darci appuntamenti, ci vediamo alle manifestazioni politiche,un saluto col braccio alla Segolene un sorriso un’intesa e senza parlare ci si capisce delle tante delusioni esistenziali reciproche,viviamo ai margini dell’impegno per i troppi schiaffi percepiti.Sul mio blog Cinzia partecipa, una volta l’ho immaginata,dopo averla perduta,che recitava il Piccolo Principe su di una tavola al porto di Ancona, solo per me.Tutto quanto sopra anche per dirti che quel libriccino lo regalo tanto in giro,ne ho fatto un simbolo,dal 93 e forse non so so perchè.La poesia di cui sopra l’ho dedicata alla mia mamma ed al mio migliore amico che è morto,ho pensato che ,anche se non credo,caso mai la incontrasse l’aiuti intanto che non ci rivedremo.Penso spesso alla mia mamma e quando suona il telefono ancora non so capacitarmi che lei non può essere ormai.Alla cerimonia funebre giù a Senigallia,ci fu una furiosa lite tra me ed il prete,aveva chiesto durante l’orazione che Dio perdonasse mia madre,sai si fa per consuetudine,ma a me non è andata giù,mia madre dalla vita nulla ha avuto , solo dolore e delusioni.Fuori dalla chiesa di S.Martino mi ha gridato il prete: Dio esiste!!!!,solo perchè gli avevo detto che era stato cafone ed evidentemente aveva offeso un’anima indifesa e pura.
Grazie per la tua sempre pronta partecipazione,dario.
Left by Dario Petrolati on luglio 28th, 2007
………….solo per dire che già dal 17 luglio avevo rimesso Domani è Ferragosto.Evidentemente, non rispettando le date era andata perduta.Come si può fare chè una la settimana è un numero esiguo,tengo separato tante cose, ma forse il problema lo supererò una volta stampato il libro.
E SMILE ?.
ciao onesto
dario
Left by Dario Petrolati on luglio 28th, 2007
…smile come al solito dice che sei molto bravo, almeno per quanto io sono in grado di giudicare… Ciao, Dario
Left by Smile on luglio 28th, 2007
SMILE,
grazie non essere troppo umile.Equilibrata,Tu giudichi e sai giudicare.Temo di dire altro e Tu sai perchè.
Ciao ( non è il saluto che desidero rimetterti )
dario
Left by Dario Petrolati on luglio 28th, 2007
…………….sono le 6,30,già qui direte a rompere a quest’ora.Scusate,leggetemi domani od anche dopo.Sono appena tornato da Venezia,senza andare a dormire ,riposare,distendermi i nervi da ragazzina che ancora mi sorreggono,ho girato la macchina,aperto lo scorrevole cancellone metallico di Via Beato Pellegrino,16.Nel cortile dalle antiche mura c’è e ci sarà solo la mia vettura.La Federazione è chiusa, oggi è domenica,riposo per i giusti,solo gli sbandati come me sono sempre ospitati negli spazi vuoti;ieri ero partito per vedere di persona Margherita Hack, vederla ed ascoltare una quasi lezione sul potere vaticano e l’Italia stato repubblicano,non è venuta per ragioni di salute.Ho bevuto un caffè,bar qualsiasi a metà strada,sono arrivato a Venezia, piena colma ,troppi occhi a mandorla.Il ponte , le prime due, di Calatrava Santiago,è stato un avvenimento.Descrivere l’emozione e vedere dal vivo è stato veramente palpitante,anche perchè già anni fa partecipai ad una mostra di moltissimi suoi progetti, con disegni e modellini,ebbi l’occasione di conoscerlo di persona,tramite Zanonato,e le cose cosine esposte mi sembrarono allora solo sogni di un bambino,tutto così leggero bianco,un gioco impossibile,progetti per un Paradiso come quello di Milton.Ho girato in vaporetto sino all’Arsenale ed oltre.A piedi seduto anche sugli scalini di una chiesa vicino ad un campiello ove dicono sia nato Casanova ho atteso l’alba mentre tanti innamorati stretti-stretti si baciavano camminando come ubriachi.Come un automa ho preso la strada del ritorno.Ponte della Libertà,Riviera del Brenta,Ville di qua Ville di là ed eccomi a Padova.Qui finisco il mio diario notturno.Esco a prendermi la Repubblica,un caffè dai cinesi,gli altri bar sono chiusi,uno scemo sguardo all’infinita basilica del Carmine,tornerò indietro e anticiperò il lavoro della cgil di Venezia per lunedi.Chiunque qui legge sa,capisce cosa vorrei aggiungere,ma per pudore taccio.Enrico amico leale tu anticipi anche i miei desideri-pensieri,dille ……….sai cosa dirle.Buona giornata a tutti.
dario
Left by Dario Petrolati on luglio 29th, 2007
ore, 6,15 eccomi.
Ieri pomeriggio ho cercato di mettere un pò di ordune tra i libri con dedica di cui ho conosciuto gli autori.Certo che contare gli anni ,ormai siamo nell’altro secolo,rattrista,non per me ma per le voci di dentro che ancora sento, mi accorgo o meglio mi rendo conto che volti espressioni ombre e soli sono solo nella mia memoria.L’incontro con Pratolini che mi dava il Metello,la conoscenza di Calvino tramite Balduino ed Oreste del Buono che mite mi parlava sempre della sua Elba e del Milan.
E tanti e tante se ne vanno ,cerco testimoni, ma la gente non ricorda,allora ieri mi sono fermato, seduto scomodamente sulla scaletta a respirare, pensare, vagare nel tempo e nello spazio.Per fortuna non sono caduto , per aumentare il volume del sonoro della radiolina, mi sono allungato come se avessi le ali,allora mi sono ricordato anche di me.La musica sublime di Hayden,in diretta da Salisburgo l’Artemide,sceso e meglio posizionato ho ascoltato e cercato di capire le parole,anche se non ci sono riuscito,tuttavia i gorgheggi del soprano e degli altri artisti mi hanno fatto dimenticare il tempo.Assurdo e logico ogni pensiero ha cominciato la sua ginnastica mentale,la mia solitudine vale ben poca cosa di fronte a certe testimonianze.Ieri ho saputo della commessa da parte di Caterina II a Paisiello ,dietro lauto compenso compose allora l’Inno nazionale russo.Era talmente bello e tanto successo ebbe che gli americani del nord chiesero sempre a Paisiello l’inno per la loro nazione.Caterina obbiettò che non si poteva in quanto in america c’era lo schiavismo,quelli russi erano servi della gleba e non schiavi.Notizie storiche che non servono a nulla, ma la cosa mi ha stuzzicato e fatto sorridere.Poi venne sera e andai in cucina.E’ stato un pomeriggio di una domenica d’estate,posso dirlo a me solo,non ho sprecato tempo.Amici,amiche,particolari,voi come vivete la vostra vita?.Io anche così.
Enrico,se senti SMILE dille ……Lei sa cosa dovrei e vorrei dirLe.
dario
Left by Dario Petrolati on luglio 30th, 2007
INSALATA DI POLLO
Taglia a striscioline del petto di pollo, fallo marinare in frigo per qualche ora con il succo di un limone, tre cucchiai di olio, due o tre spicchi di aglio,sale e pepe.
Cuocilo su una bistecchiera o una piastra.
Fai tostare due manciate di pinoli e del pane tagliato a cubetti.
Aggiungi insalata e pomodori tagliati a pezzi e fatti sgocciolare.
Condosci con sale, pepe, succo di limone e olio.
Io la trovo buonissima!
Left by enrico dignani on luglio 30th, 2007
………….ERA L’ARMIDA E NON L’ARTEMIDE.La foga e la prosopopea mi ha scrivere una cavolata.Comunque era ugualmente musica somma.ENRICO,grazie per la ricetta l’ho copiata e tenterò.IO mangio scatolette,pizza,bevo cocacola e gelato al limone.Che frana,tenterò facendomi aiutare da qualche anima.Io sono anche in cucina proprio una frana,quando ero al regionale del sindacato o in riunioni mi dicevano: vali, ma sei fortunato di avere trovato il mondo già fatto,io so solo guardare,stringi-stringi di concreto trovi il vuoto.Sei stato nell’Arma,la Benemerita?,ho l’impressione che abbia un debole ,a Torino,quando ci abitavo,per due anni ho vissuto di fronte alla Cernaia,ed avevo gli uffici in Via Passalacqua sempre di fronte.Questo per dirti che i Carabinieri sono veramente una cosa a parte.Ora debbo lasciarti chè arriva gente.
Grazie per la ricetta e salutami chi credi.
dario.
Left by Dario Petrolati on luglio 31st, 2007
… no caro Dario carabiniere addirittura manganello con lo stipendio : Im’ lavapiatti
saltuario che già per un eccentrico involontario come me è una grande impresa tu sei
un uomo di mondo io uno sprovveduto :
l’INGENUITà è una dote unica. Solo una grande personalità può arrivare a farne buon uso, senza compromettere la sua incolumità…:
forse sono una grande personalità e questo spiega perché Smile è carina con me e già che ci
sono : Ti amo sono innamorata ti amo più della buona cioccolata …è la poesia che Smile
potrebbe magari per giuoco dedicare a Dario .
Ho un cognato carabiniere ; che Dio lo abbia in Gloria ..ciao ciao
Left by enrico dignani on luglio 31st, 2007
Un cane nero
con le larghe mascelle d’assassino
dolce con me quasi fosse un tenero bambino
che le coccole vuole
sia ben chiaro: lui amo tanto.
E di un amore raro…
Left by Smile on luglio 31st, 2007
P.S. Però, Digna, carina la questione della cioccolata! Ciao,
Left by Smile on luglio 31st, 2007
E se per caso domani od anche oggi mi svegliassi all’improvviso cambiato nell’anima e d’aspetto come reagirei,non immagino.Propendo, prima ipotesi che mi viene a mente, che mi negherei,anche davanti allo specchio dell’ascensore direi che la vita che la mamma fisicamente e con dolore mi donò è stata una prova a cui io non ero pronto,sempre scuse, vigliacco e mendace.Ed allora per farla contenta fingerei, ma lei capirebbe sempre,nelle mie cadute morali e di stile ha sempre stravisto,mi diceva che un giorno avrebbe sentito il mio nome per radio,nella sua semplicità credeva, desiderava diventassi famoso;una cosa ripeteva finchè le forze la sorressero :preferirei saperti morto piuttosto che ladro.Povera mamma nessuno si è curato di lei finchè visse ed ebbbi da lei anche l’ultimo respiro.Quando suona il telefono fisso,quello della scrivania antica,ho sempre un sobbalzo spesso per una frazione di tempo millesimale penso che lei , lei avrebbe potuto essere,ed è passato tempo e di lei nulla rimane in quella cassettina giù alle Grazie di Senigallia.
Ecco ora mi è venuta in mente a quest’ora della mattina,oggi primo agosto 2007,lei è sparita il secolo scorso.Non può sapere che provo sentimenti nuovi e profondi per i miei nuovi amici: SMILE,ENRICO,umane persone che ho incrociato adesso così in questo moderno modo,gioco,cosa direbbe chissà,forse per non deludermi od anche spiacermi s’intrometterebbe cercando di aiutarmi a trovare una via di uscita decorosa dandomi consigli,ma non può più fare nulla ,mamma voleva che io facessi il maestro ( intendeva insegnante ),ha sempre avuto un sospetto,senza farmelo pesare, che io facessi lo stupido con le donne,parteggiava per Olga,sempre,senza nulla dire si raccomandava a lei quando partivo per Leningrado da solo od anche quando qualcuno le riferì che mi ero innamorato di Gloria Lucchesi,allora, Marzio Ciano viveva ad Haiti e Gloria a Roma sfilava per le case di moda.E’ stata una stupida avventura, la mia vita prendi-prendi,in concreto le mie mani vuote è giusto che così siano.Una folata di piccioni ha spiccato in gruppo un volo verso la cupola del Carmine.Allora smetto di pensare e dire,vado a prendere la Repubblica,berrò un caffè dai cinesi,la Wiennese è chiusa per ferie,il Maldura ha i portoni chiusi per 5 giorni,dal balcone principale sventolano le due bandiere istituzionali,consunte ed in giro la gente è andata via.
Ciao Enrico,
SMILE posso almeno salutarti?
Io sono quassù.
dario.
Left by Dario Petrolati on agosto 1st, 2007
Ciao Dario, buona giornata tra i negozi chiusi.
Left by Smile on agosto 1st, 2007
… il tuo cane nero carissima Smile sembra perfettamente corrispondere al detto
di Nietzsche : L’Uomo deve essere educato alla guerra — la Donna al ristoro
del guerriero —- tutto il resto è sciocchezza .
Left by enrico dignani on agosto 1st, 2007
Vero. E’ che di guerrieri ce ne sono in giro pochini, ormai… Bacioni,
Left by Smile on agosto 1st, 2007
SMILE,
è vero i negozi sono chiusi,quelli aperti fanno schifo ed il sole forse non sa che c’è tanta gente chiusa dentro casa.Gente che non può,ha sciupato i risparmi ed ora aspetta la quarta settimana del mese con angoscia,paura.Non poter fare e cosa poi quello che ritieni giusto perchè arrivi almeno la speranza che questo brutto momento passi,invece pare fermarsi,andrò a bermi un caffè,si SMILE dai cinesi eppoi aprirò questa finestra sul cortile aspettando che arrivino le note di quel piano che sempre alle tre del mercoledì comincia a diffondere melodie di Schuman,ieri ho provato a sentire un CD di Benedetti Michelangeli,niente da fare questo cortile ha tutto il suo fascino misterioso ed io per quanto faccia non riesco a trasmettere l’emozione che provo.Il cortile è sigillato,ci sono solo io , ma non mi sentirò solo fichè c’è chi suona lassù all’ultimo piano e nemmeno so chi sia.Debbo andare anche a prendermi un panino.
Anche se lontano, vi penso ,anche se sono lontano,lontano………….
dario ( non so fare i tuoi soletti )
P.S. quanto mi dispice che sia scomparso Bergman.Che film|
Left by Dario Petrolati on agosto 1st, 2007
……………sono le 5,45 esatte.L’ho presa larga stamane per venire al lavoro.Visto che il cielo era pulito,non c’è pericolo di pioggia,ho steso sul balcone gli indumenti ed il lenzuolo della notte.Ho lasciato la porta finestra tutta alzata per il ricambio dell’aria.Stasera quando tornerò compirò l’inversa operazione.Per strada c’è così presto un solo bar aperto per il caffè,una sala biliardo che sa di fumo pesto,il gestore-padrone ha un aspetto strano: alto,magro,in camicia bianca e pantaloni neri,sembra una comparsa di quei films immaginati,visti ,esperimenti sulla prima incominicabilità del primo Antonioni,quando girava Nettezza Urbana od anche ,dopo il Grido.Con garbo indifferente-lontano nei pensieri fa il caffè che mi serve a tirare avanti sino alle sette,quando farò il giro attorno al Carmine per prendere la Repubblica.Alla radio Radiotre c’è ancora il quinto canale della filodiffusione,proseguirà sino alle sei per il terzo anello,ora in questo istante ossessiva una musica per tastiere sperimentale che pare un dispetto.Tra poco trasmetteranno pezzi del Trovatore, vecchissima incisione diretta da Alberto Erede,basta allora paziemtare.Scartabellando, ieri, ho trovato una guida di Roma e dintorni,edita dal Touring negli anni fascisti, mi pare nel 30,in ottimo stato,carta finissima con paginette inserite per le città create dalla dittatura dopo il prosciugamento dell’Agro Pontino.Di bello di strano ho constatato che allora il Touring fu abolito come nome e si chiamava Consorzio Turistico.Quante cavolate ,anche nelle stupidaggini.Comunque essendo interessante il giorno,sempre che le piaccia ,lo potrei regalare a SMILE.Tra le mie carte degli appunti: Lily Marlene,fatto che avvenne nell’estate del 44 ed io non so come faccio a ricordarmelo visto che se camminavo era molto strano,ero poco più che nato.
Nascosto
dietro le mura
ascoltavo stupito
guardando il mio primo varietà
Seduti in divisa
ordinatissimi
i soldati tedeschi battevano le mani
Ridevano e bevevano birra
ma quanta
Fumavano pure
Tutti
Il girdino dell’Hotel Milano
a Senigallia
era in festa
Sul palco
truccati da donna
gli attori
dicevano cose
che io non capivo
Uno mi stupì
Si presentò senza trucco
in divisa
senza berretto
All’angolo
solo un pianista
Guardando
ora qua
ora là
le note di Lily Marlene
riempirono gli animi
La voce era maschia
triste
lontana
E dopo il bis
l’attore girò le spalle
Attorno solo silenzio
mestizia
Rapido
un giro su se stesso
e due enormi occhi azzurri
posticci
di celluloide
rossa truccata
la bocca
da clown
Stupore
silenzio assordante
Una fragorosa risata elettrica
Ebbi paura
Piansi
Scappai a casa.
Tutto quì,il pomeriggio Senigallia fu bombardata.In mezzo al polverone delle case distrutte scappammo in campagna da mio nonno.
Ho pensato d’istinto che forse per curiosità qualcuno di voi potrebbe leggerlo,così come si fa senza una ragione, un racconto di vita vera ,fatti di un bambino che non sapeva ancora bene cosa sabbe stata la guerra.
Buon giorno a tutti,ma proprio tutti,anche se qualcuno sa che quando arrivano i soletti provo un tuffo al cuore.Quante emozioni i giorni i riservano.
Enrico non sono riuscito a realizzare l’insalata con la tua ricetta,ci riproverò,possibile che sia così tonto?.Mi sa di si.
dario
Left by Dario Petrolati on agosto 2nd, 2007
Anche qui la giornata è limpida. Un poco ha rinfrescato e allora c’è un po’ di voglia di fare: sto buttando via tonnellate di carta nel tentativo (vano in quanto certamente non duraturo) di fare ordine tra gli innumerevoli mucchi che stanno ad indicare le tante cose che vorrei leggere e di cui vorrei scrivere. La pila di giornali che faceva da tenda al finestrone alla sinistra della mia scrivania, è stata ridotta a pagine coi miei articoli (in stile rompipalle, che tanto sembrano piacere al direttore di un quotidiano) diligentemente inserite in tante cartelline di un contenitore col Lupo Alberto in copertina… Le conservo, semmai avessi voglia di cambiare mestiere in vecchiaia (cioè tra poco) e chiedere l’iscrizione all’albo dei giornalisti pubblicisti. La tessitura della tenda riprenderà in autunno: mai riuscita in vita mia a mantenere i buoni propositi di ordine.
Dario continua a rimandarmi l’immagine della mia Roma… Grazie. La sua poesia – poi – è, come al solito, molto bella.
Buona giornata Dario. Anche a Enrico e agli altri,
Left by Smile on agosto 2nd, 2007
… le fettine di petto di pollo basta vanno bollite non troppo fino a cottura e poi freddate
e con le dita disfare la fettina in tanti possibili filamenti, cosi è pronta per un insalata
mista sugli spaghetti con le cime di rapa e se tagli una foglia di lattuga a striscioline insieme
le unisci al pollo affogate nella maionese. ciao
Left by enrico dignani on agosto 2nd, 2007
SMILE,
grazie per avermi parlato di te.Ho visto il soletto e puoi immaginare l’emozione.La vecchia guida del Consorzio Turistico edita durante il ventennio avrei piacere che Tu l’avessi.Quando vi porterò il mio libro,lascerò per te anche quello di Roma.Tanto non potendoci conoscere lo avrai per via indiretta.Sarai un bella,bellisssima vecchia Signora,anche se un poco sboccata.Ma le tue parolaccie mi sembrano carezze,le sai dire così bene che sarebbe grave diventassi moralista come me.Enrico,insomma, sono un’incapace a cucinare,provando e riprovando : accademia del Cimento.A rivederci e grazie per ricordarvi di me quassù.
dario
Left by Dario Petrolati on agosto 2nd, 2007
Caro Dario,la tua poesia mi ha commosso per la delicatezza, l’equilibrio, la melodia. Ancora complimenti. L’ho stampata perchè mi fa piacere conservarla.
EDDA
Left by Edda Alessandrelli Colini on agosto 2nd, 2007
Caro Dario, la tua poesia mi ha commosso, così delicata, equilibrata e tanto toccante. Ancora complimenti. L’ho stampata per poterla conservare.
Left by Edda Alessandrelli Colini on agosto 2nd, 2007
Cara Edda tu sei una persona per bene.Ed il tuo modo di rivolgerti a me è un peso, piacevole e disagevole assieme.Sono irrequieto di natura,se mi leggi lo vedi,però il ricordo di mia madre,sempre ed in tutto,ancora lo porto dentro ovunque e mi par di averla sempre tradita chè se avesse saputo di me egoista e ladro di donne,fregandosene di Olga e dei bambini,cosa avrebbe fatto, sofferto?.Ho girato, sempre lavorando come liquidatore per le Generali,tutta l’Italia,dalla Sicilia a Torino,ho avuto incarichi e speso sempre tanti soldi,ho visitato per i cavoli miei i paesi dell’est sino agli Urali,ovunque portandomi dietro sedativi(sedativi proprio quelli per i quali ci vuole la ricetta)chè la mia irrequietezza mi ha sempre giocato spiacevoli scherzi,diverse volte in ospedale per supposti attacchi cardiaci,solo nevrosi perenne accompagnata da crisi esistenziale sin da quando andavo a scuola a Senigallia ,non avevo che 15 anni quando cominciai a crearmi problemi,e dopo sempre a ficcarmi e cercare tranquillità e piaceri carnali( anche mentali).Ho fatto sempre i miei porci comodi,pagando salato il conto.Ora vorrei essere capito ( ipocrita ) e provare sempre le sensazioni di quando avevo 19 anni.Presso a poco spero di essermi fatto capire,chè non voglio ingannare persone per bene e buone.Mi fa piacere e mi solleva il pensiero che ancora ci siano anime belle,io sporco tutto.Se mi leggi sono contento,quando mi consegneranno il libro che ho scritto tornerò a Senigallia,avvertirò voi cari amici,per regalarvi una copia con dedica a richiesta.Sono anche futile e tanto-tanto presuntuoso.Da un pezzo ho preso una sbandata per SMILE,che sopporta tenendomi a distanza le mie poco virili lagne.Forse non sai che quassù a Padova il Sig. Randi ultimo erede di una dinastia di librai ( Draghi )ogni volta che mi vede tra ossequi e gentilezze mi presenta come “l’anima poetica delle Marche”e dentro la libreria storica tutti mi guardano come se fossi un pupo.Senza troppi scherzi quassù mi fanno sempre complimenti e non ho capito perchè i lettori del mio blog sono quasi il 40% di lingua spagnola.Quando ciò che scrivo piace alle donne il piacere è immenso,non c’è età che tenga,la voce delle donne mi ispira più di ogni bandiera.L’amore vietato, nascosto,senza età mi turba di continuo.Smetto di parlare di me.Fuori piove ed io andrò a bere il terzo caffè,senza ombrello,il giornale la Repubblica,giretto attorno alla superba basilica del Carmine e di nuovo quì al lavoro tra libri,archivi del sindacato e dei partiti.Grazie e buona giornata,
dario
Left by Dario Petrolati on agosto 3rd, 2007
……….ore 6,00.Giustamente il buio ed il silenzio avvolgono ogni cosa.Si vedono appena le luci dei lampioni, c’è aria umida e penetra anche dove non vorresti.Quì tutto tace , l’unica persona in giro oltre agli spazzini , sono io,ci sono le mura ripulite dalle erbacce, le due enormi bandiere istituzionali afflosciate appese e dimenticate sul balcone del Maldura,giusto quella della Federazione sta ad indicare dove ancora per 2 o 3 mesi sto partito avrà fiato eppoi si mescolerà per fare cosa poi è meglio non pensarci.Si lavora alle Feste dell’Unità come se nulla fosse ,ci sono quelli che ci credono e gli altri,i bisogni , gli esclusi e tutto il resto che era tantissimo si evita di pronunciarlo,si cambia discorso,c’è confusione paura delusione .Allora io m’innervosisco ed esco vado alla riunione, come ieri sera,per finire alle 2 dopo mezzanotte,tutti i compagni e le compagne col bicchiere in mano e i dolci a raccontare barzellette.C’è gente che ancora lavora gratis tutti gli stands sono a posto, il mio ,quello dei libri e mostra di manifesti è sempre il meno preoccupante e dibattuto.E’ al solito dentro il salone della Pace,pieno di luci,troppe,con tavolate di libri già da me ordinate a Treviso,ed al solito ,sono tre anni che ho preso questa iniziativa che ha molto successo,c’è lo spazio del libro usato ( sono selezionati e provengono da raccolte che faccio durante l’anno ).Ci sono dischi strani ed anche raccolte delle figurine Panini.I compagni delle cucine mi hanno delegato appieno dal 93 e quando arrivano dalla provincia personalità per discorsi e promesse allora con i grembiuli bianchi indosso fanno le guide e tra alberi ed aiuole, gente che balla lisci ride ride .E quanti ciao,tutta questa confidenza appiccicata non mi aggrada troppo,continuo nella mia” Missione ” perchè spesso capitano autori e qualche traduttore e chi sa della mia passione si sposta dalla provincia per venire proprio a vedere se c’è quel libro che……Insomma per 15 giorni,notti,faccio l’istruito facchino, tanto che il mio reparto è sempre per la Festa un biglietto da visita.Ho rotto di brutto con Zanonato,chè una volta nello scrivere dediche su libri per la gente,poveracci,emozionata e servizievole,lui si tolse la giacca e tutto pieno la gettò sopra la mia scrivania.Con un balzo ho fatto volare la giacca,cellulare e tutto il resto,Stupore generale,da allora il primo cittadino di Padova mi fa salutare dalla moglie.Ci sono sempre cose e fatti nuovi,gente che non sa toccare le copertine e quelli che attaccano bottone,si vedrà; una cosa è certa saranno sere di digiuno chè io alle Feste non so mangiare, bevo solo caffè,che palla sono,vivo fuori dal mondo.E il tempo passa.Sul terzo anello trasmettono musica di Cherubini,che bella.Ora prima di chiudere allego per SMILE un mio pensiero scritto ,colto,in ricordo di quando abitavo a Roma e delle sere andavo sull’Appia Antica a vedere anche la luna che illuminava la Tomba di Cecilia Metella.Ho detto per SMILE ,perchè Roma l’ha sempre perdutamente nel cuore.Eccola:
ECCE PUER
Piange la madre
curva
dalla Tomba degli Scipioni
nascosta
Bianca la luna
pulito cielo notturno
silenzio attorno tutto
l’Appia Antica
ed i pensieri
paiono dipinti dal Lotto
pietoso
C’era un bambino
Un piccolo pensiero spezzato
sul braccialetto
inciso
ancora ricorda
il composto dolore
di una mamma antica.
Padova 25 ottobre 2004
( riflessioni dopo la lettura
dell’Antologia Palatina )
P.S.
Ti piace SMILE ?, a me moltissimo,se vuoi è Tua.
dario.
Left by Dario Petrolati on agosto 4th, 2007
Sì, mi piace. Molto. Come tutte le cose che scrivi… Grazie per il dono. Mi fa piacere riceverlo.
Io continuo con il mio impegno di riordino delle scartoffie: scrivania, librerie, appoggi e contenitori occasionali usati “provvisoriamente”… per anni. Sono a 6 mezzi sacchetti formato condominio già riempiti. Perché: “mezzi”? Perché se li riempio tutti poi è dura rovesciarli nel contenitore per la raccolta differenziata. Pesa tanto, la carta. Forse, solo le idee e i pensieri pesano di più. E i ricordi, soprattutto… Buona giornata,
Left by Smile on agosto 4th, 2007
SMILE,
senza parole mi lasci e la testa mi si vuota.Sapere che tu hai una cosa da me pensata, amata,conservala ti prego chè tu sai il posto ,non servono descrizioni e segni ,forse era più facile andarci,sappi che se anche avevo a fianco una ragazza,la scordavo per un pò di tempo sono sceso sempre dalla macchina e ho tentato di osservare studiare le tombe degli Scipioni da diverse prospettive.Di certo non con l’occhio del geometra,non l’ho mai fatto,ho preso quel diploma perchè mia madre poverina si vergognava quando le dicevo che mi sarebbe piaciuto insegnare,era fissata che fosse un ” mestiere ” da donna.Quanti ammortizzatori ho fatto fuori,tanto pagavano,però che stupido!Pensa SMILE,partivo o da Via dei Serpenti,oppure da Via del Boschetto,mangiavo da Elviro,ove andavano gli snob dello spettacolo,ho conosciuto di vista tanta gente dello spettacolo che mangiava e parlava con la bocca aperta,una volta, per qualche settimana,venne a mangiarci tutta la troupe quando giravano I Soliti Ignoti ed ancora aveva come titolo provvisorio Le Madame.Guarda che da vicino l’unica pulita era la Carla Gravina,il resto compreso Gasmann,conosceva poco l’igiene.Io che non dovevo rispettare orari,privilegi della professione di liquidatore,mi aggregavo discretamente perchè la Gravina era sempre appartata,ignorata,seguendola per curiosità mi accorsi che aveva una passione discreta per i libri.Si allontanava sempre e passava tanto tempo davanti le vetrine della Libreria Croce, in Via 4 novembre,al piano terra del nero palazzo dell’Uesisa,dove stampavano giornali per il P.S.D.I. ed altra robaccia.Tu non puoi ricordarti o saperlo chissà da quanto tempo sarà scomparsa ,ora può darsi che Benetton o Ricordi ci abbia fatto un supermercato.Per essere preciso il punto esatto era in curva,in fondo a via 4 novembre,dove c’è ancora la salitella degli scalini con fontanella relativa e se vai un poco avanti trovi Piazza Venezia.Nel palazzone delle Generali al 2° piano c’era una stanza con il vecchio pavimento di legno usurato dal calpestio e dal tempo,in fondo al corridoio principale c’era la mia stanza con le finestre che davano sugli antichi scavi Traiani.La mia prima macchina la dimenticai una notte in Piazza Venezia.Visto che abitavo vicino me la sono scordata.Di notte affacciatomi non vidi la vettura,pensai me l’avessero rubata,scesi in strada e prima di andare al Commisariato di Via Napoli,passai per scrupolo in Piazza Venezia:al centro fessa come il padrone sola la mia utilitaria.Erano tempi cara SMILE che tu forse giocavi con le bambole o ancora andavi con il nonno nel ventre di Roma ov’era la sua bottega.Io nel 1962 mi crescevo gli anni ( ma che fesso )per poter stare con le divorziate,insomma le grandi,però non ho rimpianti, anzi mi sono veramente sporcamente divertito,ma tanto come facevano in Via Veneto,era tutto così facile,soldi in tasca e 4 ruote.Mia Madre non ha mai saputo fino a che punto fossi fesso.Ho avuto una fortuna sfacciata,da ragazzo o poco più ero curioso,diciamo così che è meglio.T’immagini che magari sarò passato a te vicino e manco ti avrò visto.Ma eri nata, come parlavi chissà,forse allora hai imparato, ingerito il gene per le parolacce.Signora che incuti soggezione ed un cumulo di sensazioni come la più grande poetessa russa del secolo scorso.Aveva oltre 70 anni era cicciona sempre piena di Wodka,desiderata, corteggiata sempre da artisti che avevano anche 30 anni meno di lei.Il suo nome non so nè pronunciarlo,nè scriverlo,a Leningrado sulla Prospettiva ci sono lapidi con i suoi versi.Ieri sera mentre mi facevo il bagno,radevo,nero come puoi ben immaginare,ho sentito su Radiotre leggere alcune sue poesie.E’ stata veramente una donna piena di fascino-intelligenza-coraggio.Con Stalin ne ha passato di tutti i colori,da materialista cantatrice ha scritto e parteggiato per Parigi occupata per Londra bombardata.Ha amato la cultura francese e la britannica,diceva che solo dopo la tragedia della guerra ha potuto immedesimarsi e capire lo spirito del teatro elisabettiano.Ad un suo ragazzo un giorno,voleva la sua eredità,ebbene gli regalò un Modigliani accartocciato che la ritraeva nuda giovinetta.Sapeva fare perdere le testa, ma lei era fascinosa ed intelligente.Oh. SMILE,mi sono confusamente sfogato,regalami un pezzo della tua voce.Metti qualche vocale dentro una scatoletta e tirala in aria.Col pensiero la scatolina arriverà quì e la metterò sopra il mio tavolo.Non dire in giro che fai perdere la testa,è un segreto tra quanti?.Oggi sarà una giornata del cavolo,andrò ad attaccare qualche manifesto nelle pareti del Salone per la Festa che comincia venerdì.
Ciao molto,
dario.
Left by Dario Petrolati on agosto 4th, 2007
A SMILE,
prima che sorga il giorno ti scrivo il nome della poetessa russa che mi fa pensare a te.Credo sarai sempre con una fila di uomini,con la lingua fuori,a rimirarti e confusi accetteranno carezze e parolacce ( solo tue ).Guairemo e con la coda fra le zampe accetteremo il sentiero che ci indicherai con ordini imperiosi:Anna Achmatova-pseudonimo di Anna Gorenko.
Sarai com’ella una Signora colma di amori e mai-sempre-affascinante vecchia ,sarà la tua vita piena di attese , supplici attese, sperando in assensi che forse mai arriveranno.Forse come Faust, forse anche come Annibale hai stipulato patto segreto per comandare,vincere,e mai nessuno potrà vantarsi a dire :QUESTA E’ LA DONNA MIA.Segreti sconfessati e gelosie per un amante confinata tra i pini di Senigallia,apre la porta solo a chi sceglie,fa paura il suo giudizio,come se ti portasse in periferia lontana , abbandonandoti per sempre.Sarò al Metauro e sotto la pioggia quando nessuno vedrà forse ci correrremo addosso,sarebbe e potrebbe essere un giorno anche uno degli ultimi così dolce e pulito guardarci nel volto,sospirare in piedi,finalmente dopo tanta attesa incontrarci di nuovo come se il prima fosse stato breve come un lampo.
A SMILE APPENA SI SVEGLIA
dario.
Left by Dario Petrolati on agosto 5th, 2007
SMILE,
eccomi quì,ho visto fuori quel nulla che c’era.
Ho pensato subito e buttato sul mio blog quanto sotto ti scrivo.
LE BANDIERE DEL MALDURA
Tratti di volti vissuti
Sciupate
zuppe dalla sera avanti
Avevano colori
Scordate sui pennoni del balcone
Anche le Campane del Carmine
suonano a vuoto
Sono tutti via
A Piazzale Mazzini manco una foglia
Al bar dei Cinesi
gli insonni
fumano sempre
L’Edicola di Maurizio
unico raccordo di vita
sino a Ponte Molino
Come se niente fosse
questa indecisa estate
sfugge
Quanta indifferenza
Cupi presagi.
Padova 5 agosto 2007
Spero tu sia la prima a conoscerla.Ma si , chi vuoi che sia alzato a quest’ora.
Scusa se ti rompo anche come consigliera.La tua testa ,oh. Smile , la tua testa!
Prima delle 13 vedrò se sei passata,per ora ciao.
dario.
Left by Dario Petrolati on agosto 5th, 2007
………..sono le 11,15.Per riposare gli occhi e la testa.Ho cercato,ho cercato,non ho trovato.E’ arrivato,direi sbocciato, il sole all’improvviso,è talmente grande il fuggi-fuggi che sentendo un vociare disordinato in Via Pellegrino sono andato al cancellone per vedere se erano arrivati turisti.Macchè ,sono i fedeli dell’altra sponda,Croati,che riempono una Chiesa tutta per loro.Era quasi abbandonata,ora ci vengono celebrati riti in 12 lingue a turno,tutto scritto in stampatello su di un cartellone come se fosse per il cinema.Visto che c’ero ho fatto un allungo sino al baraccio dei cinesi,nascosto dietro l’edicola di Maurizio per sorbirmi un caffè.Certo che alla Wiennese era tutta un’altra cosa,relitti , fumo e pieno di cinesi che oltre al lavoro sorridono sempre,che razzisata anche sono.Il cortile,orfano di tante cose è occupato solo dalla mia macchina,nemmeno l’appassionato/a di Schuman suona il piano,mi accontento della mia fedele radiolina.Riprendo a fare qualcosa,ma prima di uscire riaccenderò il pc. per vedere se SMILE è andata a vedere il mio logorroico saluto.Mi rivolgo a Smile,ma tutti possono venire,anzi.Oggi pomeriggio andrò a Possagno, anche se non mi piace,per vedere Canova per il 250°.A più tardi.
dario
Left by Dario Petrolati on agosto 5th, 2007
Eccomi. Quello che hai “buttato giù” sul tuo blog è come sempre delizioso. Strano: quando scrivi, racconti per ore. Nelle poesie sai scegliere le parole come fossero stilettate. Grande! Ora vado al mare. Dev’essere mosso, visto che c’è il vento, e fare il bagno coi “cavalloni” m’è sempre stra-piaciuto! Ieri sera sono stata a cena con un’amica a falconara alta e ci siamo viste una luna calante che sorgeva dal golfo così rossa da rimanere incantate come due sceme… Magnifico! Buona giornata Dario. E anche a te, Digna: Enrico, le parolacce e i perché per me ci sono sempre. I sogni, pure. Dunque, perché no pure per te?
Left by Smile on agosto 5th, 2007
…………….signori e signore, il sottoscritto ora si leva dalle scatole.Ovunque voi siate auguro a tutti una buona domenica.Se qualcuno ha ancora la Repubblica di ieri legga a pag.46 l’articolo di Ceccarelli sul saggio del mio amico Alessandro Casellato,bravo e giovane dagli occhi azzurri ,sorride sempre, non ha nemmeno 40 anni,studia e scrive sempre,ha una bella moglie come lui e tre bambini.Quassù lo chiamano da tutte le parti,è un nostro collaboratore che aiuta a sperare in un futuro migliore dell’attuale,bisogna meritarselo naturalmente.Domani comprerò il saggio che ha scritto,lo terrò in evidenza sulla mia scrivania e la prima volta che Alessandro passa quì mi ci farò scrivere una dedica ricordo.Sono un romantico.
dario
Left by Dario Petrolati on agosto 5th, 2007
SMILE,
quando pronunci ECCOMI,io leggo : sono qui , pronta datti da fare.Come lo dici tu nessuno può dirlo.Ti rendi conto vero?.
Impastato d’amore confuso-ricusato-abusato.
Sarò più leggero ed educato.La tua serata a Falconara Alta,la luna ,il bagno coi cavalloni ,quanto sono contento per te.Anche dalle poche parole che non dici si sente sprizzare gioia,brava SMILE,il tuo coraggio-entusiasmo sono raggi di sole.Grazie ache per le osservazioni,suggerimenti riguardanti il mio differente modo di esprimermi tra il blog ed il resto.Sul blog mi guida una regola ferrea sintesi-poco-breve-minimo-subito-.Qui invece mi perdo logorroicamente,io mi preferisco sul blog,passo all’amore,ricordi Riccardo?.Scrissi per lui quanto sotto:
LA RUGIADA DEL PRIMO MATTINO
In piedi
sull’altalena
senza oscillare
Riccardo
distinse
le gocce cristalline
dalle mie lacrime
sparse sul prato
Ne fece note
Con rapido gesto
nascose il pentagramma
nella sua mente
di bambino
E’ stata una sinfonia
con poca gente
C’era anche Fiby
tutta tesa
col suo fiocchetto rosso
vicino ad un ciuffo d’erba
L’orchestra
nascosta
seguì ogni suggerimento
di Riccardo
Come una lama
la sua bacchetta
tagliava l’aria
nel cortile
ove di giorno
i bambini giocavano a palla
E’ stata un’intesa
sino a sfociare
nel concerto a me regalato
Quando venne giorno
Sandra portò Riccardo
a scuola
Quarta elementare
Io non c’ero più
Quale regalo
Come potrò ringraziarlo
Perchè
Da dove
Sono lontano Riky
pensa ad Alice.
Padova 31 gennaio 2007
Ecco quanto scrissi.Riccardo conserva in una busta,nella sua libreria i miei pensieri,la stessa cosa faccio io.Quando mi vede si sfoga dell’innamoramento per Alice,di nascosto da Olga,lei non vuole nemmeno sentire parlare di certe cose da un bambino.Riccardo mi ha detto un giorno: ma Dario di certe cose posso parlarne solo con te,pensa che quando sogno mi sveglio con il mal di testa.
Tornando alla tua serata di Falconara,io quando mi ci fermavo c’era le Gelateria Bedetti.Non ho mai pensato di guardare il panorama dall’Alta.Vedi che sei romantica e dolce anche?.Che perdita,che acquisto sei,averti come libertina-padrona deve essere assai intrigante.
Se posso: una carezza lontana desiderata pensata.
dario.
Left by Dario Petrolati on agosto 6th, 2007
SEI BRAVO MI PIACE
Left by guido arci camalli on agosto 16th, 2007