Poesie Senigalliesi » Blog Archive » Età lontane
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Il vento di maggio
sa d’erbe e di fiori
e dolce accarezza i bimbi
della scuola
che giocano sul prato.
Scintille di vita
danzano al sole,
risa argentine
azzurrano il cielo.
Mi fermo a ricordare
età lontane.

Nevio Catalani
spazioinwind.libero.it/musicarte/hp/hp.htm

15 Responses to “Età lontane”

    …bellissima, Nevio! :-)

    …..come i bambini multietnici delle scuole elementari di Mintematre ove io correvo a mezzogiorno.
    Gettavano gli zainetti in terra e lottavano, ridevano, giocavano.Non c’era alcun problema di colore,tutti bambini,bambini.Era a Parigi solo l’autunno scorso.Quanta emozione.
    Grazie , Nevio per avermi anche ricordato.
    dario.

    Scusate:Montematre volevo,desideravo scrivere.
    dario,saluti.

    Istanti.

    Se potessi vivere di nuovo la mia vita
    nella prossima cercherei di commettere più errori
    non cercherei di essere così perfetto, mi rilasserei di più.
    Sarei più sciocco di quanto non lo sia già stato,
    di fatto prenderei ben poche cose sul serio.
    Sarei meno igienico.

    Correrei più rischi,
    farei più viaggi,
    contemplerei più tramonti,
    salirei più montagne,
    nuoterei in più fiumi.

    Andrei in più luoghi dove mai sono stato,
    mangerei più gelati e meno fave,
    avrei più problemi reali,e meno problemi immaginari.

    Io fui uno di quelli che vissero ogni minuto
    della loro vita sensati e con profitto;
    certo che mi sono preso qualche momento di allegria.

    Ma se potessi tornare indietro, cercherei
    di avere soltanto momenti buoni.
    Chè,se non lo sapete,di questo è fatta la vita,
    di momenti:non perdere l’adesso.

    Io ero uno di quelli che mai
    andavano da nessuna parte senza un termometro,
    una borsa dell’acqua calda,
    un ombrello e un paracadute;
    se potessi tornare a vivere,vivrei più leggero.

    Se potessi tornare a vivere
    comincerei ad andare scalzo all’inizio
    della primavera
    e resterei scalzo fino alla fine dell’autunno.

    Farei più giri in calesse,
    guarderei più albe,
    e giocherei con più bambini,
    se mi trovassi di nuovo la vita davanti.

    Ma vedete,ho 85 anni e so che sto morendo.

    Jorge Luis Borges

    Grazie, Digna! :-)

    Ai miei amici di Senigallia…tutti…..tutti( compresa SMILE….
    era Montmartre che desideravo.

    Va bene ,anzi va male , mi fate vergognare,la mia sciocca pedanteria non promette mai nulla di positivo.
    E’ così terribilmente bella la confessione di Borges che appena cominciata a lerrerla mi son detto:caspita st’Enrico che roba e in così breve tempo è capace di scrivere,in quanto la poesia di Borges non la conoscevo.Sono troppe le cose che non conosco, più i giorni passano e maggiore mi appare la grezza sensibilità che indosso.Mi scrivono dalla Spagna e da buona parte d’Italia,chi mi legge sul Blog. non fa che farmi complimenti,ma io sento sente più i limiti ed il vuoto che attorno mi circonda.Le ore di una giornata sono 24 ,tra musica,pubbliche relazioni,sindacato,partito e centro studi , giro a vuoto che è una bellezza.Debbo fermarmi almeno un poco.Ho pensato di scappare di nuovo, dopo il 7 di giugno, a Parigi dove ho lasciato l’anima(ammesso che l’abbia) oppure a Praga.Senza un libro appresso e senza radio.Sarò così serio concreto da riuscire a fuggire?
    Cosa mi suggerite?
    dario

    … perché vuoi fuggire? Non è meglio semplicemente fermarsi, disattivando il cervello? Io lo faccio tutte le sere, e funziona… Ciao, :-)

    P.S. Diceva un mio amico: ” ‘A ****à, ma non vorremo sapé troppo?” :-)

    sape’… con l’apostrofo. Ok, ok: sono una pignola anch’io… (deformazione professionale, accidenti!) :-)

    SMILE,
    non sono ancora le 6,30 .Dalle 4,30 che aspettavo per fuggire di casa, ancora non trovi apperto un bar a quell’ora.A volte vado alla periferia di Padova , dove sono posteggiati i TIR e solo lì, se si ha fortuna trovo qualcosa di aperto.Laggiù dove trovi di tutto a volte c’è anche un baraccio senza pretese.Da quelle parti abbiamo il deposito dell’intera biblioteca comboniana che io, pensa solo io,sono riuscito a raccogliere,tramite i buoni uffici di Maurizio,l’edicolante.Abbiamo con pazienza raccolto riviste,calendari,dischi ed anche quei rotoli incisi per pianole.Quì a Padova sanno della mia passione per i libri ( faccio schifo )ed allora ho chiesto aiuto a tutti, compreso Zanonato,con poco più di mille euro, con molta pazienza stiamo anche pulendo da polvere secolare, per poi catalogare e mettere a disposizione di vuole consultare, vedere e studiare più di 12.000- libri.Ai Comboniani ho fatto un favore chè sono disperati,senza una lira,ed io ho trovato anche libri del 1650,da perderci la testa.
    Chiudiamo l’argomento.
    Se posso chiamarti tesoro,allora lo faccio.
    Tesoro SMILE, i tuoi soletti le tue rapide brevi risposte mi sono stati,lo saranno per tutto il giorno, un regalo ,accidenti al fato che ti ho conosciuto tanto tardi.
    Ci sarebbe voluta una Donna, amica-amante-tutto-quel che tipare, un poco prima,adesso non so più.
    Sai SMILE stanotte ho risfogliato una carissima Antoligia Palatina.Sono 4 volumi con cofano della Einaudi che per trovarli ho faticato tantissimo.Nemmeno in San Biagio dei Librai a Napoli,riuscii a trovarla.Poi a Torino ho avuto la fortuna ,tramite Ferrero-quello del Salone del Libro,di acquistarla.Ci passo le ore più belle della notte sopra a scorrere i sentimenti di uomini e donne anche senza nome,ed ogni volta mi commuovo.Credo che assieme al Don Chisciotte sia la opera più alta che sia mai stata raccolta.
    E’ tanto l’entusiasmo di dirti, di sapere da te,che faccio un miscuglio di un poco di tutto quello che mi passa in testa.
    Domattina sarò di servizio dalle 7 in poi sotto un gazebo per una marcia provinciale dei donatori di sangue.Mi hanno chiesto ( quasi obbligato ) se per favore posso gestire lo stand dell’Auser,dove verranno distribuiti alle migliaia di persone ,partecipanti e non,cappellini e magliette.La cosa mi terrà occupato sino al tardo pomeriggio.Ed io che avevo desiderio di andare a visitare una mostra di pittura a Bassano!.
    Ora vado alla Wiennese,ad acquistarmi Repubblica e Stilos ( la conosci a proposito ? ).Bighellonerò per Piazza Mazzini,guarderò anche per te il Carmine e subito mi metterò al lavoro col faldone n° 16 della Filtea.
    Và , stamattina voglio essere anche maleducato, :ciao tesoro.
    dario

    SMILE,
    svelami un consiglio: disattivare il cervello, dici,come si fa?
    dario

    … well…
    Fra i nostri desideri (epithymiai), ce ne sono alcuni di selvaggi e di ferini. Questi desideri si manifestano nei sogni, quando l’elemento razionale e civile che ci governa dorme, e quello ferino e selvaggio si scatena. Ed esistono perfino nelle persone apparentemente normali e misurate (metrios), tanto che Socrate suggerisce di dedicarsi, prima di andare a letto, a pratiche di igiene psichica, come la meditazione, un moderato soddisfacimento dei bisogni corporei e l’ammansimento delle passioni dell’anima “irascibile”. [571c ss]

    Socrate .. dal libro nono della repubblica di Platone .

    ……grazie Enrico,
    adesso ne so meno di prima.Grazie , ma ho l’impressione, cupa, molto cupa, che per me sia troppo tardi.
    Come faccio allora?
    dario

    … well …
    Partendo dal concetto che le emozioni e i comportamenti delle persone sono influenzati dalla loro interpretazione degli eventi”, sostiene Antonella Montano, psicoterapeuta e direttore dell’Istituto A.T. Beck di Roma, “la terapia cognitiva aiuta a individuare e cambiare i pensieri sbagliati (distorsioni cognitive) che influenzano negativamente l’umore e il comportamento”.

    Enrico,
    sono debole di mente,mi fai faticare sempre a capirti
    Desidero capirti,ma mi sembra i tuoi consigli arrivino da tanto lontano.
    Perchè non so.
    ciao,dario

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