Poesie Senigalliesi » Blog Archive » Le colline marchigiane
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Giocondo
verde vivere
prima del mare
pochi soldi
tanti baci
qualche forse.

Nel meriggio
a sleccacciare
cose buone
sughi creme salse
cioccolate ..
voluttuario diligente
l’uso è un lusso
l’abuso cattivo costume ..
flauto viola
e baci
a posto dell’arpa.

Le colline Marchigiane.

Tu a chi vuoi più bene?

Senza soldi
solo baci
qualche forse.

Enrico Dignani

38 Responses to “Le colline marchigiane”

    Magnifica, Digna. Sono sempre stupita…! :-)

    Enrico,
    è molto bella.Però debbo rileggerla ancora.
    Dietro ogni parola,pensiero,mi pare di sentire qualcosa di più pesante della malinconia.Sono turbato da quello che mi par di capire.Mi debbo assentare mentalmente e fingere che non sia tu l’autore.Non vorrei avere interpretato male il tuo pensiero…di solito sei così forte, superiore, spiritoso..
    Si senza dubbio ho capito male, non sei triste vero?
    dario.

    … la poesia deve cercare un senso universale non è il diario di uno sfigato
    comunque dentro indirettamente c’è un pò di tutto pure quello che pensi tu
    quando avrò voglia di fare la lagna lo renderò espicito.. sono lusingato dalla
    tua attenzioe comunque.ciao

    Ottimo, digna… :-)

    Continuo a pensare che le poesie vadano “ascoltate” intanto che le leggiamo in silenzio (non mi piacciono le poesie declamate da “fini dicitori” perché il “ritmo” di chi legge ad alta voce può essere diverso dal mio). Leggere una poesia per me è un po’ come ascoltare una musica che non conosco, ma che mi prende (o non mi prende) e di cui non m’interessa scoprire il perché ed il percome è stata composta. Del resto, se è un blues lo sento, se è un rock, pure. E questo mi basta. Se è un rock, mi viene di ballare; se è un blues di liberare la mia tristezza.
    I sentimenti personali ci sono sempre, ovviamente, dentro una poesia… ma credo che scriverli serva semplicemente per dal loro un suono, un suono fatto di parole che possa essere condiviso pure da altri. Insomma, io credo che le parole debbano essere usate come note. E una parola inaspettata è come un improvviso, spiazzante cambio di ritmo in una musica. Per questo mi piacciono così tanto le poesie di Dignani. I “racconti” in forma di poesia, invece, li leggo ma non li “sento” e spesso mi annoiano. Ma, forse, sono solo poco colta. :-)

    Enrico,
    non si tratta di lagna.Perchè usi parole così pesanti.Tu ,proprio tu,ma guarda che con la tua sensibilità vai a fare certe figure.Non voglio compassione e il compiacimento di Smile mi ferisce.
    Ma come fate comandate i sentimenti, se avrai voglia?.Non dirlo Enrico,mi spiace io non tengo un diario di uno sfigato.Vi scrivo onestamente dicendo quello che vedo e sento.Non porto sfortuna e nemmeno la cerco.
    Forse è gioco sta vita?
    Non so, sono colmo anche di dubbi.
    Desideri che prima di parlare pesi il senso dei miei pensieri?
    Allora diventerebbe tutto diverso.
    Esco, non voglio opprimerti.
    Comunque ti sono amico.
    dario

    Smile,
    mi dispiace, mi addolora annoiarti.
    Credevo,voglio pensarci , ricredermi,non posso rassegnarmi al pensiero che le ” mie pene ” ti annoino.
    Partecipazione,solidarietà ……
    Accidenti a me e quando mi sono aperto.
    Meglio apparire,giocare.
    dario.

    Dario, non mi riferivo a te, naturalmente. Non direi “belle” alle tue poesie se non lo pensassi… E le tue pene le condivido, con affetto. Quello che ho voluto dire è qualcosa di diverso: i nostri sentimenti e le nostre pene, ma anche le nostre gioie e follie, possono essere messe in musica con un po’ di “non sense” scritto… Perché dietro ad ogni “non sense” che la nostra ragione rileva, c’è sempre un senso profondo che arriva prima al cuore se il nostro raziocinio è impegnato a domandarsi perché “due più due” non fa più quattro…
    Le tue suggestioni mi piacciono, lo sai. Ciao, :-)

    .. il tono del mio dire non voleva essere quello del risentimento ma di come la penso
    non pesavo di allarmarti caro Dario .. ma adesso che ci penso da sempre la mia dialettica
    crea allarme …

    ………..c’è troppo oggi,come ieri nell’aria qui intorno.Scusami Enrico,se ti ho dato un pò di preoccupazione,non mi sono allarmato,sai, mi sono espresso pessimamente.Io vedo e sento, pretendo da coloro che stimo e reputo amici cose impossibili.Stai tranquillo,va bene così,io sono semplicemente fesso.Mi sento come una carta assorbente ,tutto ha un limite,quando sono gonfio sporco, ed allora è meglio che tua sia come sei , a Smile daltronde la cosa aggrada,ed anche più.
    Vuol anche significare che la mia potrebbe,quasi certamente lo è, semplice invidia,gelosia ,sono arrivato dopo.E quando Smile ti chiama Digna,sento una vigliacca rabbia.Come se ti amasse sfrontatamente,rinnegando anche giuramenti possibili,penso allora che il problema( anche ) sia SMILE.
    Meschino non ti pare?.
    Gradirei esserti amico ancora.
    dario

    SMILE,
    eccomi a te.
    Sopra ho risposto ad Enrico.Non mi fa piacere ritornare in argomento.
    Tu sei un caso a parte.Misuro le tue parole, osservo lo spessore delle tue frasi,cerco i tuoi pensieri e mai risposte concrete arrivano.
    Ti ho costruita in un modo che se qualcuno ti guarda,subito m’imballo,vado fuori strada.Mi sono illuso che la tua figura debba essere protetta da una campana di vetro,guarda un pò in che ginepraio mi sono ficcato.
    Stanotte , ieri sera ho visto Sermonti da Fazio ( il suo UT ),ho smaniato per il corridoio , in studio,per tutta casa,anche nella libreria di scorta giù in garage ove tengo sotto chiave i miei più gelosi-storici-con dediche degli autori, ho cercato , dicevo, tutte le Eneidi ( brutto il plurale )che assieme ad Omero raccolgo.Mi sono a dir poco innervosito .Ho ritrovato l’edizione di Paratore-Luca Canali,quella tradotta da Annibal Caro e qualcun’altra di poco spessore.Roba di tempi andati,Luca Canali però mi ha riportato a cercare il suo travaglio politico, sino all’addio al PCI Non ricordo perchè,ma come un lampo ho tentato di costruire vari paralleli tra i Crepuscolari, il mio amatissimo Corazzini,la foto del Salento sulla copertina dell’Eneide di Sermonti e son finito a Cocaina di Pittigrilli,lo lessi di nascosto a 13 anni e mi parve di compiere un atto impuro. Era un poco rovinato esternamente,c’è sempre un pò di polvere per quanta pulizia si faccia.Ho passato così una delle mie notti a cercare, ricordare da una stanza all’altra,su e giù per le scale, aspettando l’alba.Oggi ripasserò con calma alla luce sul balcone anche una bellissima edizione del Don Chisciotte,sono due volumi con cofanetto che acquistai una estate a Senigallia dal sig.Colocci si chiamava Libreria Sapere,ora non so più nemmeno se esiste quella libreria (unica) a metà Corso 2 giugno,c’era un fioraio accanto eppoi un negozio di scarpe ( Mandolini ).Ma tu chissà dov’eri, se c’eri, mi riferisco a 20 anni fa circa.Non forse esagero potrebbero essere 10.Non ho mai fatto bene i conti,sia sui soldi che per le età delle donne.So contare ma calcolare l’età di una donna dai 25 anni in poi mi resta difficile.Guardo magari i nervi delle caviglie, oppure la forma degli zigomi,il colore bruciato dei capelli,come cammina,il modo di parcheggiare la bicicletta.Mi perdo, mi perdo sempre e faccio confronti tra una donna che mi sta vicino e Didone o la Callas.Cerco sempre un particolare,magari sciocco od anche un colore che mi dia l’illusione di assistere ad uno spettacolo.L’invocazione amorosa di Giulietta,l’ultimo respiro di Rudel,le domande che mi pone Maria Dalla Rizza fuggita da poco in Spagna,il silenzio terribile pieno di lacrime di Alessandra che sempre cerca tra rovine antiche,il rancore vomitatomi addosso da Anna , suorina laica,fuggita a Firenze per prendere i voti,tutte assieme si spingono,diventando personaggi del mio blog.Eppoi arriva una signora che si firma con una sigla,mi corregge i compiti e ride e vive, ma come proprio non so.Vorrei fosse almeno serena,dice, appare di carattere forte e decisa,cose che mi turbano ma io non riesco a tradurre.
    Oggi può darsi che piova,adesso c’è il sole,l’aria della pianura padana mi da fastidio,caligine e sole con occhiali scuri,così non saluto nessuno.
    Cerco di capirti, il tuo cervello ( oltretutto ) mi affascina.
    Ti dico, mi sfogo disordinatamente ogni cosa che mi passa per la mente.
    Ora esco, vado alla Wiennese e poi diritto a casa .
    Il giornale l’ho già preso.
    Che sia una giornata allegra,per te.
    Ciao Smile,
    dario.

    Ho scoperto che lo :-) con cui mi firmo è un “avatar”, una possibile identità parallela (secondo gli induisti una di quelle che poteva assumere Dio: cfr. Wikipedia) che oggi si usa assumere per inventarsi vite parallele sul web, partecipando ad infinite storie dove ciascuno vive un’altra realtà… Bene. Volevo sottolineare che a me va benissimo la mia, di identità. Quella che ogni giorno fa sì che la mia realtà sia quella che ogni giorno è, certamente non virtuale.
    :-) non è un avatar, per me, è solo un simpatico marchietto che ho scelto sovrapensiero anni fa’. Non ho, e non voglio, identità parallele perché la mia mi soddisfa appieno e, oltretutto, il personaggio di Elena non mi si addice, credetemi: se proprio dovessi scegliere nella mitologia, preferirei… ma no, non ve lo dico. Buona domenica, :-)

    Ciao Dario, solo ora ho letto attentamente il tuo post (stamattina non avevo tempo), ed è lusinghiero ciò che dici di me. Sì: rido e scrivo. Rido, certamente. Più volte al giorno, se mi riesce. E scrivo anche per mestiere, dunque mi “viene” facile. E poi, siccome sono anche chiacchierona (”ma và…!”) mi piace interloquire in “botta e risposta” infiniti (su VS c’è chi mi odia per questo…). E mi fa sorridere il fatto che tu pensi che io… “ti corregga i compiti”. Non è mia intenzione, ma se così vivi i miei post, spero di riuscire a farti sentire un po’ bambino e – per questo – un po’ più spensierato. Essere spensierati in mezzo al casino che ci circonda e ai dolori che ci cascano addosso è un problema, lo so. Però riesce facile se non ci si prende sul serio… Ma tu sembri non riuscirci, e mi dispiace. Prova così: la prossima volta che vai alla Wiennese comprati un bel gelato, di quelli che colano sulle mani, e mangialo sbrodolandoti tutto. Poi, con le mani appiccicose, comincia a sfogliere i faldoni della Filtea (o quello che era). E dopo averli imbrattati tutti, rimettili a posto zitto zitto, come fanno i bambini che hanno irrimediabilmente rovinato con le loro mani sporche il barboso libro antico del padre…
    Ciao, :-)

    SMILE,
    sono le 6,49 e piano piano Anna Menichetti su radiotre commenta una sonata di Schuman incisa al Regio di Parma eseguita da Pollini.Ho la finestra sul cortile aperta, entra un pò di umidità leggera ,stanotte c’è stata una pioggerella che ha inzuppato i nidi dei piccioni quì attorno.Ho appena finito di leggerti,SMILE,SMILE,come se fosse Pasqua o un’altra festa,ho scartato con tutta la delicatezza inimmaginabile le Tue parole,una ad una.Un dono caro che senza dubbio mi rallegrerà la giornata, anzi è dir poco,chè le rileggo le allungo , le stiro sulla scrivania:le guardo e sospiro.
    I tuoi consigli delicatissimi li immagazzino dentro la mia memoria,e dopo averli imparati per ricordarli sempre , li cancellerò perchè sono miei.Non posso dirti se ciò sia logico,infantile,troppo utopico,sta di fatto che mi sono sembrati una carezza un’abbraccio un pensiero non detto,allegro e triste , come vuoi tu,io l’ho sentito e mi fa tremare così caramente il pensare che tu possa avermi dedicato uno sguardo.Andrò alla Wiennese, ma non mi sporcherò col gelato.Ne Mangio già tantissimo la notte,di quello industriale, al limone.Sto cercando di fare una dieta,chè da quando ho smesso le Caporal,mi sono gonfiato lo stomaco,ero magrissimo prima ed ora ho acquistato circa 15 kg.,in totale peso quasi 85 kg. per la mia statura dice la mia dott.sa di base va benissimo, ci ride,: sig.Petrolati , ma queste sono il principio delle maniglie,sa a cosa servono?, sono la presa delle morose, mi controlla la pressione,tempo fa all’improvviso misurava 195 !!!!.Mi ordinarono una pasticca al giorno per regolarla,camminare,camminare,camminare.La cardiologa ( nà morona di circa 40 anni ,che mentre lei parlava io la guardavo e pensavo alle zozzure )ha cominciato col suggerirmi,poco sesso,niente fumo,serenità,niente pasta, pane.Aoh. ma mi vieta già tutto quello che già faccio?.Ho continuato a guardarla e pensare alle zozzure.Entro la fine del mese ho una visita per l’elettrocardiogramma ed altro,sempre attorno al cuore e il cervello.
    Sai SMILE, ora che ci penso la cardiologa avresti potuto essere tu.
    Le zozzure non le avrei solo pensate,avrei rischiato uno schiaffone?.
    Cara SMILE,fortuna che esisti tu.
    Sento rumori estranei.
    Vado a prendermi i giornali,passerò alla Wiennese,guarderò la verde cupola del Carmine.
    Continuerò a pensarti.
    Ciao SMILE,dario.

    …non sono mora e non ho 4o anni… buona giornata, :-) :-)

    SMILE,
    ancora non c’è gente in giro,almeno ci sono ancora i piccini,quelli delle medie o giù di lì.Il Maldura è socchiuso,più tardi,fra molto poco arriveranno i casinari e le ragazze .All’edicola ho visto una bellissima ragazza, in bici, ferma con la gamba tesa, il piede a terra,tutta vestita, fasciata come una mussulmana,lo era di certo,aveva solo il volto scoperto,giovane e bello, senza un filo di trucco,le scarpette dorate ed ornate con fili colorati come i pantaloni bianchi e stretti.Sembrava una foto della copertina delle Mille e Una Notte,una edizione dei coralli di Einaudi.Aveva una pelle bianca , delicata.La sua pura bellezza non ha colpito solo me,anche Maurizio ( l’edicolante giovane quasi laureato in Bologna ) ha detto : chissà , sapremo come e quando chi ha ragione.
    Quì in Via Beato Pellegrino ci sono molti studenti orientali,le ragazze portano il loro costume religioso,i maschietti non riesco a distinguerli.
    Ti ho mai detto,SMILE, che quando vivevo ad Ancona, abitavo in quella casa su in cima a Via Ciriaco Pizzecolli, proprio davanti all’Università,avevo davanti la terrazza sul porto e vedevo le navi con la stella rossa sui camini ferme o in movimento.c’era anora Tito.
    Quei due anni ad Ancona li ricordo sempre assolati,avevo l’ufficio in Corso Stamira ed andavo sempre a casa a piedi.Reggevo allora l’ispettorato della Provincia di Ancona e di Pesaro.Il mercoledi era dedicato solo a Pesaro.Lì conobbi Franca,la segretaria nevrotica,per la quale persi la testa.Tutti i mercoledi sera-notte li passavamo a Gabicce a fare l’amore,era il locale Eden Rok,
    io con i soldi delle trasferte facevo la ” bella vita “.
    Un altro pezzo di me,
    ciao SMILE,
    dario

    SMILE,
    sei come sei.
    A me piaci così come sei.
    Mi fai sognare.
    Sono certissimo che non mi deluderai.
    Sento che ti rifiuti,posso continuare a sognarti?
    SMILE,
    dario.

    …forse tu rientravi dal lavoro ed entravi nel portone in via Pizzecolli, intanto che io tornavo a casa dopo essere andata all’Università… o forse no… Quand’è morto Tito? Ciao, :-)

    Digna, ti abbiamo escluso… dove sei? :-)

    … che mi nascondo … sennò Dario pensa per sbaglio che fai la carina solo con me .

    :-)

    SMILE,
    Tito è morto il 4 maggio 1980.
    Non ci siamo incontrati?
    Io penso che ci siamo pur visti.
    Ed anche se così non fosse , come un gatto in calore, fuori da ogni spazio temporale io ti aspettato prima, sentivo l’odore tuo arrivare,oppure eri appena passata.
    Fai tu.
    La stessa strada,che tramonti dalla terrazza sul porto.
    Ricordi SMILE?
    dario

    E’ vero… tramonti magnifici per pacificare il cuore. Tra ferraglie, gru e traghetti che scaricano camion e turisti… A Palazzo degli Anziani avevo lo studio all’ultimo piano sotto il tetto e verso il mare, e di sera il panorama sembrava persino spudorato! Chissà dove ho messo le foto…? Ciao, :-)

    SMILE,
    i ricordi sono ombre troppo lunghe per i nostri brevi corpi.Così diceva pressapoco Cardarelli.
    Quando ricordi il mare le strade le esprerienze i luoghi,quando ti lasci andare,ti solleverei e pure più bella mi appari.
    Hai una sensibilità così morbida.!
    ciao SMILE
    dario

    Caro Enrico,
    scrivo sempre e solo a SMILE.
    Tu , Leo, SMILE, siete sempre nei miei pensieri.
    Non credere cose spiacevoli,se serve, serbo per voi tanto affetto.
    Desidero vedervi, quando hai un attimo,scrivimi.
    Mi farà sempre piacere.
    dario

    Caro Enrico,
    scrivo sempre e solo a SMILE.
    Tu , Leo, SMILE, siete sempre nei miei pensieri.
    Non credere cose spiacevoli,se serve, serbo per voi tanto affetto.
    Desidero vedervi, quando hai un attimo,scrivimi.
    Mi farà sempre piacere.
    dario

    SMILE,
    ho incontrato alla Wiennese,la signora dai capelli turchini.Beh,non te la descrivo,la mia musa, parlava , sorrideva.
    Io non vedevo l’ora di tornare da te.
    dario

    Caro Enrico,
    mi pare tanto tempo sia passato da che non ci scriviamo.
    C’è qualche problema che ti turba, non stai bene?
    Ho bisogno di te e di Smile.
    Non tacete, per favore.
    A presto, vero?
    dario

    caro Dario sto dipingendo Eleonora di Toledo sposa di quel Cosimo 1° de’Medici figliolo di
    Gionanni delle Bande Nere un quadro complicato .. fare meglio del Bronzino è arduo.

    Giovanni delle Bande Nere

    Enrico,
    temo che Smile non stia bene.Leggi quello che ha scritto!!!
    Cosa possiamo fare per lei?
    dario

    Enrico,ti prego,
    SMILE sta male, è sola.
    dario

    ……….caro Enrico,non voglio disturbarti.Slo ti chiedo: come va il quadro?
    un abbraccio fraterno,
    dario

    piuttosto bene … l’ho accantonato al momento .. ho intagliato nel legno un profilo di donna
    che accusa qualcuno di qualcosa … c’è anche una mano che punta l’ìndice in direzione di
    qualcuno o qualcosa …. sarà un nuovo quadro mezzo quadro cioè triangolo…ciao

    Enrico caro,
    ho creduto di vedere nei tuoi quadri, quelli che riesco a trovare sul pc. e mi paiono inquieti, molto.
    E si che tu sei sempre pieno di saggi e fraterni consigli.!
    Sono quadri, rappresentazioni che mi turbano.
    Complimenti per lo stile.
    dario

    … a me piacciono molto le tre ragazze “anni 60″ (mi pare) a gambe all’aria che ha dipinto Digna. E’ proprio bravo!!! Ma proprio bravo bravo… :-)

    Questa poesia è stata scelta come poesia del mese su Vivere Senigallia:
    http://www.viveresenigallia.it/modules.php?name=News&file=article&sid=17365

    Complimenti Enrico,
    sono contento per te.
    Adesso vado subito a vedere il giudizio espresso sul tuo componimento.
    Auguri,a domani
    dario

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