L’uovo è in poltiglia.
La linfa è l’infelicità
felice.
Si odorano putredini disfatte,
dal tempo cadenzate, lassù la luna,
oppressa dal chiarore delle stelle antiche.
Si va,
festosamente,
verso quel verso.
Il verme canterino,
ballerino elegante.
Fine lui,
profezia del creato.
Lui che canta la morte.
E’ fanghiglia vitale,
quasi il centro,
luogo allegro
del cosmo.
Leonardo Barucca