Vorrei morderti sul collo
e montarti da dietro
come fanno i leoni.
Dopo i 18 anni chi scrive
ancora poesie, è
o un poeta o un cretino.
Non ci devo pensare
voglio fare l’amore
risalire la corrente dei tuoi baci
e penetrarti nel tuo bel ridere..
per farti godere
l’orgasmo darà senso al tuo bel ridere
e al mio essere il capo.
Voglio morderti sul collo
e montarti da dietro
come fanno i leoni.
Enrico Dignani
sei magnifico, Digna…!
Left by Smile on marzo 6th, 2007
Evviva,evviva,
ma dopo, dopo senti solo l’odore,il profumo.Sfiancato magari ma non sono convinto.Quanto durerà la quiete poi?
Ci sono tanti quesiti,dubbi,non roviniamo tutto.
Che la mia sia solo invidia?
Allora vale la pena di vedere lo sguardo impaurito di una dodicenne che chiede confusa.
Forse più che i sensi mi attirano i turbamenti leggeri,il principio dell’amore.
Gli addii,i sogni.
Smile spiegati,desidero capirti,tu ed Enrico vi conoscete davvero?
Saluti, amici cari,dario.
Left by Dario Petrolati on marzo 7th, 2007
No, non ci conosciamo. Nè conosco gli altri con cui chiacchiero su VS. Salvo Leo Barucca (Mbuto), Renato Pizzi e Ghost. Li ho incontrati per caso un paio di volte. E se ci incontriamo coi pochi che consoco la sensazione è strana: siamo amici, non siamo amici? Boh! Stranezze del web! (conosco bene Michele: lui è stato pure in grado di far “ricicciare” una talea di vecchia rosa moribonda che mio padre m’ha regalato trent’anni fa…)
Dignani mi piace per come gioca con le parole e con la sua invidiabile “follia” che non reprime (un po’ folle lo sono anch’io, se Dio vuole, e riconosco a naso i miei simili…). Per i suoi “non sense” che diventano suoni, immagini e sensazioni. Tu, per il tuo narrare che tutto vede e ascolta (con paura?), e tutto trasforma in cose da vedere ed ascoltare (io sono ghiotta di vedere ed ascoltare) vedendo magia dove pochi la saprebbero vedere: la nera pancia di Lady, per esempio, è lì chiara per gli occhi, ed è un poema di dolcezza. E mi piace molto il limpido sacrilegio di Maria Pia (neppure lei conosco). Un erotismo che dice a parole quello che molte donne forse riversano e ricercano nella fede senza saperlo. E Bubù7 che usa come me – ma molto meglio di me – la sua ironia per dire sentimenti. E l’ironia è il mio pane: d’attacco e di difesa. E Leo, naturalmente. Anche lui descrive, ma usa i suoni e non gli occhi: e allora, se prendi il suo ritmo leggendo tutto diventa chiaro e ascolti il suo sentire. Voi siete “colti” di poesia, si sente. Io no. Io, nella vita, scrivo di ben altre cose. Cose concrete, seppur basate su astrazioni, che dovrebbero servire a misurare il “come andrà”. Io non sono colta di poesie. Le amo e le “sento” (alcune), ma non sono colta. E allora, sono invidiosa…
P.S. Che vuol dire che ti attirano i “turbamenti leggeri”? I turbamenti sono turbamenti: ci sono quelli leggeri, ci sono quelli forti. C’è il momento di “montare una donna come fa il leone” , come dice Digna, e quello di adorarla come fosse una dea. E il “dopo” fa sempre male, se il “prima” è stato intenso sia di sentimenti forti che di leggeri turbamenti… Il “dopo” è distacco e dunque fa sempre male.
Insomma, che fai, ti castri da solo per paura di soffrire? I cicloni ti spaventano? Boh! Io ci starei sempre in mezzo! Ti assicuro che non c’è spettacolo più bello degli alberi piegati uno sull’altro per un ciclone improvviso. Tu pensi: “Oddio, adesso cadono…” E invece, no. Perché il segreto è abbandonarsi al vento, non cercare di resistergli… E allora, basterebbe pensare che pure noi natura siamo, e neanche la parte più importante (perché, credimi, in natura c’è di meglio) per non aver paura.
Ciao
Left by Smile on marzo 7th, 2007
Smile,
non provo disagio nemmeno vigliacco sono.
Ho l’impressione di averti irritata e delusa.Sono in perenne lotta coi sentimenti miei e di chi vicino mi passa,provo sensazioni che mi lasciano segni improvvisi e poco simpatici per un pochissimo.
Basta un tono di voce,si la voce,diversa dalle altre che subito casco nel fosso di un intrigo impossibile.Per esempio Vanessa Giovagnoli,redattrice RadioUno della notte,Chiara Gamberale di Radio24, hanno voci diversissime una dall’altra ma un tono che sfida anche l’esistenza di Dio.
L’aspetto, il modo di tacere,quello di strappare un silenzio ovunque vedo e sento tentazioni di donna,A Parigi ho sempre camminato da solo,mi sono incupito nella visita sempre esterna,di luoghi che nemmeno conoscevo.Tornerò in posti ove ho lasciato sospesi pensieri ed emozioni.
La giornata che lunedi scorso ho passato a Venezia,mi ha irritato anche perchè girare davanti a bellezze indescrivibili,sempre da solo,è troppo logorante.
Preparerò qualche libro che mi faccia compagnia,ripercorrerò le stesse strade cercando di rasserenarmi.Andrò in cerca di quiete e misteri.
Cercherò nuove emozioni per ricaricarmi.
Ciao Smile,ora vado alla Wiennese a bermi un caffè.
Grazie per lo spirito di sopportazione che hai nei mei confronti.
Comunque le tempeste non mi fanno paura,nemmeno fuggo.
Ciao,tanti ciao,dario.
Left by Dario Petrolati on marzo 7th, 2007
Bravo Dignani come al solito sai stupirci e coinvolgerci con effetti speciali.
Grazie Smile per i complimenti, vedo che i tuoi gusti coincidono abbastanza coi miei – tranne che sul barucchino-mbutino naturalmente – non è proprio il caso però che tu ti senta così “ignorante”sulla poesia, primo perché non lo sei così tanto mi sembra e secondo perché non mi pare che qui ci siano tutti sti mostri di cultura poetica, almeno parlando per me mi riconosco abbastanza bravo a fare tanto fumo, ma in quanto all’arrosto sono assai scarso te lo assicuro, senza voler offendere nessuno, trovo che siamo in buona compagnia.
Che dire su questi dialoghi psico-social-poetici? Mi piacciono, trovo che siano coinvolgenti, anche imbarazzanti persino. Dario, Dario, Dario!!!! Prova ad andare in vacanza da te stesso ogni tanto, datti un po’ di libera uscita… c’è tutto un mondo intorno … prova a leggere qualche saggio di argomento scientifico, prova a coltivare il basilico sul terrazzo, a ridipingere le persiane di casa tua … la realtà esiste e si può anche toccare volendo.
Left by bubùsettete on marzo 10th, 2007
bubusettete,
le cose manuali,le giuste cose che mi suggerisci sono per me difficilissime. Andare in vacanza da me stesso,è una parola! difficilissimo ignorarsi.Sono nato,cresciuto e persisto nell’essere minchione.Tutto il concreto che tu mi suggerisci è per me impossibile da realizzare.Sogno e mi sento sempre in minoranza, sto dalla parte sbagliata e noiosa.Mi giro di continuo e mi accorgo che le mie mani presuntuose hanno atteggiamenti da signore.Se non avessi trovato il mondo già fatto non so proprio che sarebbe stato di me.
Ascolto,guardo e mi accorgo che tutto quanto accade in senso negativo me lo merito.Ho avuto sempre la puzza sotto il naso,queste sono le conseguenze.
Grazie per essermi amico ugualmente.
dario.
Left by Dario Petrolati on marzo 14th, 2007
Caro Enrico,
ho perso il segno,stavo scrivendoti,poi hanno suonato al telefono,e non ho mantenuto il punto.Da troppo non ti leggo, mi dispiace,assieme agli auguri di Pasqua,colgo l’occasione per rigraziarti della dolce educata espressione che usi nel confronto dei miei dolori.Che Carlotta debba cedere non è il mio primo fine,io m’illudo,sogno,sfioro,fuggo.
Tutta questa vita così come volgarmente ed egoisticamente si svolge mi da tristezza,fastidio,mi pare di andare indietro nel tempo.Non maturerò mai.
Se non perdo,mi pare di rubare.
Un abbraccio totale,come preferisci,scrivi qualcosa,sei così intelligente!
Ciao Enrico,dario.
Left by Dario Petrolati on aprile 6th, 2007