Nun mel sària mai creso, gente mia,
de andà a fenì n’tel sito de puesìa.
E’ stato Francu, un caro amicu mia,
che m’ha cunvinta a fà ’sta diavoleria
e s’è mesu a digità per benì
’ste rime mie butate giò cuscì.
Quandu al computer ho leto cus’ho scrito
me so sentita el core bate fito.
El sito è un posto belo un bel po’
te pare de sta’ cun tuti in cunversaziò.
Legio le parole de Dario scunsulato
e sentu ch’è fra amici e nun è isulato,
è sensibile, un po’ pesimista
e cume tale è ‘n grande idealista.
Me fermu su Nevio e sul “Baruchì”,
che secondo Bubùsetete è ‘n birichì.
E Bubù cuscì curioso e schieto
che sia pogo impegnato nun sia deto,
me pare d’avelo sempre cunusciuto
e ce tengo a faje un bel saluto.
Cerco caciata quele de Maria Pia
che se pasasse ‘n prète fugirìa via,
l’impatu è forte, la scunceza è pura
ma è cuscì brava da nun merità censura.
Nun manco de andà su Dignani
e Giget del Borg che dà el filu aj ancunitani.
E’ belo pudesse esprime liberamente
e andà a la ricerca cun la mente
de le parole che fàne emuzionà
cosa che solo la puesìa el po fa’.
Quando legèndu senti ‘n tonfo al core
vol di che nel pueta c’è l’amore,
ch’è riuscito a superà cul muro
e arivà alu stato d’animo più puro.
Se po’ legendo ce scapa la cumuziò
chissa…forze sei pronto pe’ ‘na bona aziò.
Edda Alessandrelli Colini
Grazie Edda!
Quando ho fatto partire questo sito non immaginavo nemmeno lontanamente che un giorno avrebbe suscitato tante emozioni.
Sono felice.
Left by Administrator on marzo 3rd, 2007
Edda carissima,
Ho appena finito di rileggere(il dialetto anconetano)mi fa sudare,che peccato!Sento,vedo tra le tue righe una sensibilità,uno spirito che osserva dall’alto del Conero,vicino a S.Ciriaco,una Signora che osserva, corregge, avverte noi sparpagliati che sfoghiamo a mente sciocchezze dolorose,intime anche.
Mi spiace apparire sconsolato,ma il mio odioso carattere è terribile.Sono sempre alla ricerca dell’impossibile ed il mio egoismo feroce mi portano a credere di aver diritto e nessun dovere.Lavoro in un centro studi situato in Via Beato Pellegrino,a fianco di Palazzo Maldura,sede della facoltà di lettere ,più avanti c è slavistica, ed ancora altre facoltà che si stanno espandendo ogni giorno di più, essendosi liberati antichi palazzi.C’è Piazzale Mazzini ,che i padovani abbreviano in Piazza Mazzini.Di notte ci lavorano le disperate straniere,senza diritti e futuro alcuno,di giorno la enorme piazza ( piena di alberi giganteschi e secolari) assume un altro aspetto:passeggi ed esposizioni,chiacchiere, gioventù bellissima,alta,alta.Ci sono ragazze che sembrano uscite da racconti calviniani,stivali,capelli lunghi,sigarette sempre accese e sorrisi ammiccanti per mille intese. Ho di fianco al centro,lungo tutta la via Pellegrino un teoria di portici antichi,con portoni e mura appena restaurate dalle belle arti del veneto.Ci sono monache di ogni ordine,chiesette ortodosse e cimiteri ebraici piccoli e nascosti.
I bar sono sempre pieni.Sino alle 9 / 10 di mattina c’è una umanità che poi scompare,più tardi avanza la Padova ricca.Trovi banche ed istituti finanziari ad ogni angolo.Preghiere,soldi,lusso e gola riempono l’aria.
Io mi stupisco continuamente,guardo,osservo ogni giorno cose nuove.Tutto ha un prezzo però.Ogni cosa è in offerta,se hai desideri e soldi quì tra crocefissi e cosce semiscoperte la menzogna regna con arroganza medioevale.Comunque siano le cose quando è sera io mi sento travagliato e farei guerra con tutto e tutti.Scelgo sempre le minoranze, col risultato che mi pare di portare il peso del mondo sulle spalle.Nonostante tutto quanto sopra detto mi reputo fortunato a vivere e vedere quì in quest’angolo di città.Ogni tanto fuggo.Ultimamente sono stato a vedere Parigi.Sempre a piedi, da solo e da fuori.Sono entrato solo in Notre Dame.Altrimenti ho visto gente usi costumi e musica ovunque e forse per caso.Smetto, altrimenti temo di scocciarti,ecco questo sono io.
Mi piace il gelato al limone,dimenticavo,soffro di insonnia,ascolto e parlo con Vanessa Giovagnoli redattrice giovanissima di RadioRai ,primo programma,dalle 24,45 sino alle tre di notte. Ogni notte trattano argomenti diversi e tramite il numero verde è possibile collaborare.Ecco io sono anche questo e tra un lasso di tempo e l’altro uso il mio Blog, come diario.Sia la camera del lavoro di Padova,l’Università,alcuni amici librai,che il centro ove lavoro, si sono impegnati a pubblicare i miei pensieri fissati nel Blog.
Io vado avanti senza chiedere,se hai da dirmi cose io sono quì.
Il tuo amico,dario
Left by Dario Petrolati on marzo 3rd, 2007
bella bellissima
Left by enrico dignani on marzo 5th, 2007
Managia la Mariana,
cusa te possu dì?
Sei propiu brava Eda
a me me fai murì.
Te vuria da un bagiu,
fate na careza,
sta braciatu cu te,
vicina al mare,
pe’ sentì la breza.
Dentru a stu situ
te vulemo tuti be’,
ma più de tuti
te ne vojo io:
nun te pudresti
fidanzà cu’ me?
Left by bubùsettete on marzo 6th, 2007
Caro Dario, come tu mi scrivi i ragazzi di oggi sono veramente alti; ho una nipote alta m. 1,78 ed un nipote alto m.1,88. E’ una gioventù “vatussa” questa che guarda dall’alto la mia generazione.
Mi ha fatto piacere leggerti, e ho scoperto in te una persona altamente critica e severa con se stessa (ma non lo sei troppo?). Sei proprio sicuro che il tio carattere sia così “odioso”, “terribile” e di un “egoismo feroce”? Leggendoti ti sento molto sensibile e profondo osservatore della vita che ti circonda, sembra quasi che stai dalla finestra ad osservare questa eterogenea umanità con le sue angosce, le sue paure, la sua falsa moralità, sempre alla ricerca di una effimera felicità da bruciare subito per poi buttarsi, avida, in un altro obbiettivo da raggiungere.
Un caro saluto Edda
Left by Edda Alessandrelli Colini on marzo 7th, 2007
Caro Bubù tanto carì
cusa te devu dì?
Nun te posso dì
subito de sci.
Se un bon partito me dovesse dumandà?
La risposta adè nun te la posso dà!
Edda
Left by Edda Alessandrelli Colini on marzo 7th, 2007
E si Edda cara,
io mi sento profondamente a disagio,non sto alla finestra,vivo in mezzo a tutti,ma non ci sto bene.
Desidero quiete e solidarietà,onestà…,e sogno,sento,osservo.
Pago caro il mio modo di concepire questa esistenza.
Grazie delle tue righe,grazie ,un caro saluto,dario.
Left by Dario Petrolati on marzo 8th, 2007