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Parve, alla viola
più che una vena
un fiume,
più che una sera
un fiume.

E il fiume scivolava,
serico fiume,
in volo verso il mare,
in volo.
Fievole fiume terso,
più che stupendo,
in volo,
all’estuario,
in volo,
più che stupendo
al mare.

L’endovenosa è sparsa,
serico e terso,
al mare sparsa,
serico e terso
letto,
l’endovenosa è sparsa
sul fiume terso
ed il suo letto è terso,
letto di perle.

Parve, alla viola
più che una vena
un fiume,
più che una sera
un fiume,
più che una chela
un fiume.

Ma il granchio ride
della dolce acqua,
quasi in un cerchio,
il granchio,
di limo siderale.

Qualunque siero che si estrae
vuol’esser detto astrale
ed è del cielo
il siero che si estrae
dal chiaro petto della luna.
Chiaro di luna
che illumina
la scia della lumaca.

Poi la lumaca nasce,
nel fiume la lumaca
trova il verso,
serico fiume,
nel fiume la lumaca
trova il mare
e trema,
più che stupendo il sale.

Sceglie per perle
il sale,
lascia svegliare
il suo stupendo amore
per le amorose perle.
Lascia di se la scia.
Remoto amore,
all’estuario,
serico fiume
nella sera,
fievole e terso,
nella sera il fiume,
Più che stupendo
al mare.
Scivola il fiume
al mare,
e poi non sa,
per dove,
fiume che vola,
complice l’estuario.
Riceve, il mare,
l’acqua e la vita,
le perle e il siero
e il limo siderale.

L’acqua non sa
da dove viene il cielo,
e non lo sa la viola
o il granchio o la lumaca.
L’acqua non sa
se quella luna,
accesa di stupendo amore
è il cielo.

Leonardo Barucca

2 Responses to “Acque”

    Caro Leonardo,
    non credevo di cominciare la mia giornata leggendo, commovendomi e a dir poco rattristandomi, per merito tuo.Credimi,che se tu non l’avessi firmata,avrei pensato,cercato,non indovinato il nome dell’autore.
    Ho trovato l’atmosfera del pastore errante ( Leopardi ),la divisione delle parole simbolo come quasi nei canti orfici,ma nel complesso tutta, positivamente mi ha portato a Gozzano ed Ungaretti.Non credevo proprio che la tua sensibilità fosse così profonda.
    Non mi complimento,perchè mi pare di porre limiti alla bellezza solitaria e triste che mi hai trasmesso.
    Penserò.
    Ciao ,dario.

    …e questa l’ho letta senza leggere le parole: l’ho letta “sentendo”…

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