Pare si arrabbi
A gara col piano
in sottofondo
la fisarmonica musette
Tra fumi di taverna
nebbie del porto
intravedo
Arletty e Jean Gabin
Addii
silenzi
cicche pestate
lacrime
promesse
giuramenti
A Padova
c’era un cortile
protetto da antiche mura
Un’ombra sottile
tutta di scuro vestita
verso le dieci
irrequieta vagava
La lunga sigaretta
stretta da labbra vissute
il basco nero
ultimo tocco
Quasi teste
della Resistenza Spagnola
Sorrise rapidissima
Un flash
La mente altrove:
segrete cagnare
sospiri
rimpianti
porte sbattute
Bianco
sbatte
contro il muro
Cade per terra
in mille rivoli
si dissolve
l’elegante fumo
portandosi via
le note della fisarmonica
Nascosto
dietro la porta
osservo la figura
scesa dalla nave
sparita chissù dove
La musica è finita
Percorro a ritroso
una ignota strada
che mi fa paura.
Dario Petrolati
12 dicembre 2006
www.dariopetrolati.it