Poesie Senigalliesi » Blog Archive » La finitezza
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Giammai inviso mi sarà tal popoloso piano,
E quel tal brullo, che da si poca parte
Del primo circondario il suono include.
Ma levandomi e udendo, conclusa
Strettezza di qua da questa, e ferini
rumori, ed altissima smania
Io nel mio corpo invero, ove per molto
Il ventre si rinfranca. E come la bonaccia
Vedo restar tra quelle fiere, io questo
cinto frastuono da tal mutezza
Vo discostando: e l’ effimero oblio,
E il vivo istante, e i futuri
E morti, e l’ imago di lor. Così tra tale
Finitezza risorge il sentir mio:
E l’approdar m’è aspro in su quel monte.

bubùsettete

One Response to “La finitezza”

    BUON NATALE E AUGURONI CHE SCRIVO AI PRIMI CHE CAPITAN0 MA VALGONO PER TUTTI…………..

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