Il suo battito tien desta
la stanza,
ma segna l’ora di un meridiano
tutto suo
e non sai mai se del giorno
o della notte.
Se provi a sincronizzarlo,
riparte di tutta fretta
come un cavallo scosso,
o s’impunta come un ciuchino.
Si è stancato di procedere
con gli altri,
di marciare all’unisono
in un’identità grigia.
Al dunque non serve più
eppure me lo tengo
con segreto piacere
questo “Bastian contrario”,
perché mi richiama continuo
a me stesso,
e dà valore
al tempo passato
e a quello che resta,
o anche, perché tanto……
vorrei essere come lui!
Nevio Catalani