Trovò
la Scientifica
a gambe strette
coperta da manto viola e sottile
per terra
abbandonata
donna sola
L’Arpa birmana
aveva annunciato
la fine del pianto
Lacrime secche
senza più fonte
Aperta
per baciare ancora
la bocca porgeva
parola gridata
sul ciglio del labbro
sospesa
Amore
bruciata nel sogno
vissuta nel desiderio
offerta sempre
fino all’ultima goccia
di sangue
Era una giornata piovosa
la timida lampada
illuminava poco
L’Addio per sempre
Ancora si sentiva
aria di peccato profumata
come in una notte d’oriente
Senza una stella
la luna
un pastore errante.
Dario Petrolati
Padova – 17 giugno 2006