Poesie Senigalliesi » Blog Archive » Il Fondo
Search

Una superficie nel buio
su cui stendersi in apnea,
composto solo di un niente ardente,
creato dal cielo depresso.

Eppure non c’è voglia di fare,
lasciarsi divorare dall’alto del mare,
un vuoto immenso incorniciato dal nulla,
disabilitato dal farti pensare.

“…Non ricordo di esserti entrato…”,
le porte dell’immondo sono infinite,
svanito in un presente infuso dal passato,
un istante fa c’eri, un istante: non ci sono mai stato.

Senza voler uscire, senza dormire,
con occhio vitreo velati nell’avvenire,
in un angolo perso trovato senza un fine,
cerco nel capirlo e mi perdo nel capire.

Luca Ranalli
(L’alterno) 2005

Something to say?