Veniva
Renatina
il pomeriggio
a casa mia.
Era più grande
parlava italiano
capelli nerissimi, quasi azzurri.
Senza mamma
un padre dolcissimo
piccolo, piccolo.
Sempre col cappotto nero
ed il cappello a larghe falde.
Abitava
(di giorno)
da tante zie : Morpurgo, Calef, Terni, Modena,
e giù via.
Senigallia tutti dicevano,
ridendo: metà ebrea, metà canaglia .
Renatina era ebrea .
Aveva la pelle
lucida e scura.
Come Didone .
Bussava alla mia porta,
sempre aperta
il pomeriggio
ci sedevamo su due seggiole,
di legno povero.
Accanto la finestra ,
coi vetri chiusi.
Mi raccontava tutto.
Antiche storie
e moderne,
favole
matematica per la scuola.
Arrivava così la sera,
nemmeno la luce si accendeva,
e mamma al bujo
con gli occhi consumati
cuciva a macchina
in un angolo.
Aveva Renatina
una voce impostata, educata, paziente.
Mangiava
con la bocca chiusa
le fette di pane e marmellata
che mamma ci preparava
per merenda.
Riprendeva a spiegarmi il cielo,
indicando con le dita
le varie, tantissime stelle sparpagliate.
Un giorno poi
non venne.
Arrivò il fronte:
la caccia all’Ebreo,
sentii paura.
Tanti anni dopo
un pomeriggio d’estate,
sul Lungomare di Senigallia
ho rivisto Renata.
Con due bambine ed un signore.
Sorridendo
Mi presentò (come solo Lei sapeva fare)
La Sua Famiglia.
In brevissimo tempo,
con calma
serenamente
dalla Libia erano dovuti scappare in Italia,
mi spiegò.
Della sua vita
del tempo interrotto
un pomeriggio
trenta anni prima
mi parlò.
Sorrideva Renatina
e mi spiegava ancora.
Ma io l’ho solo guardata.
Volevo vedere in volto chissà cosa:
una bellissima, bruna signora, sorridente,
mi appariva.
Ci abbracciammo,
stretti, stretti:
ciao, ciao, ciao.
A rivederci.
Dario Petrolati
Padova – 9 ottobre 2003, ore 6,30
Grazie!
E’ davvero bella, mi piace guardare al passato di Senigallia.
Left by Administrator on febbraio 16th, 2006
Questa poesia è un episodio di vita vissuta veramente.Faccio presente che è stata letta e commentata da e per la cittadinanza di Piazzzola sul Brenta nella sala comunale , nel giorno della memoria.
Ne ho fatto dono agli alunni delle scuole medie di detta città,ed anche alle autorità scolastiche intervenute.
Tanto dovevo, ringrazio ancora l’amico Michele che già il 16 febbraio 2006 la pubblicò ed io da sciocco che sono, più non la trovavo.
Un abbraccio alle amiche ed agli amici.
Da Padova,dario.
Left by Dario Petrolati on gennaio 15th, 2007