Soffice vaporosa immacolata silenziosa
Se ne va la nuvoletta
Color di porcellana
nel cielo terso
Sognante e sorridente
come fanciulla con le trecce bionde
arrotolate sopra il capo
Sola se ne va nel cielo limpido
che confina il mare
Sul confine dell’orizzonte
fa capolinea un velico destriero
di vele e corde essa e’ formata
la plancia e’ ovale
a righe verdi e azzurre
e poi dorate
sembra la Vespucci
ancor cosi lontana
Austero e’ il Veliero
Tra terra cielo e acqua
La nuvoletta e’ ormai disfatta
da tal bellezza ed eleganza dignitosa e austera
Che mai dire di tal trofeo elegante che porge al mare l ‘orgoglioso sguardo.
La prua e la plancia indorate al sole del crepuscolo
marzolino
Quali mari varco’ , Lei cosi’ elegante
maestosa come una regina
dai fianchi snelli e gli occhi da odalisca
che hanno confuso i pensieri dei marinai
di fuoribordo
Lucida corazza fiera eleganza che mai combatte’ per arroganza
ma per fierezza
sul mare con le scaglie d’onda che la accarezzano
resistente agli urti di ogni turbinio
da ogni derivazione di rose dei venti
ai porti combattuti e ventosi come
non mai
Il silenzio trangugia la risacca
nell ’onda buia della notte oscura
Ma la sua ombra e’ li’
assieme all’ intercalare delle luci della sera
e al cordame che attracca alla banchina
L’ ancora e’ fissata
La notte riposa con lei
La nuvola le bacia il collo e sopra lei si è assisa
Maria Grazia Boccolini