Onda d’acqua all’orizzonte
e lo sguardo profondo di chi
sa in lontananza guardare,
con il viso dorato di chi sempre
rivolto a quel sole sorride
con i piedi affondati in quell’onda di sabbia
che cosparge la pelle di polvere lucente:
è la gente di mare che sa aspettare,
sopportando quel vento che solo lui
la salsedine sa trasportare, su quello scoglio
dove il pescatore si perde a pensare
e non distingue più la barca dalla casa:
compagna è la rete carica di quei frutti
che soltanto il mare può regalare.
Paola Schiaroli
ancora
come sempre
sei Paola delicata e commovente
sono le tue parole qualcosa di nuovo
dirti brava
è solo troppo limitativo
grazie
dario.
Left by Dario Petrolati on luglio 21st, 2010
Né più mai toccherò le sacre sponde
ove il mio corpo fanciulletto giacque,
Zacinto mia, che te specchi nell’onde
del greco mar da cui vergine nacque
Venere, e fea quelle isole feconde
col suo primo sorriso, onde non tacque
le tue limpide nubi e le tue fronde
l’inclito verso di colui che l’acque
cantò fatali, ed il diverso esiglio
per cui bello di fama e di sventura
baciò la sua petrosa Itaca Ulisse.
Tu non altro che il canto avrai del figlio,
o materna mia terra; a noi prescrisse
il fato illacrimata sepoltura.
(Ugo Foscolo – Sonetti, 9)
Left by Giuseppe Bottazzi on luglio 22nd, 2010
grazie!
Paola
Left by paola schiaroli on luglio 26th, 2010