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Sopportate dai preti

Solo concorrenza
ormai

Poche le bandiere
quali poi

Il discorso
di circostanza
serviva a riprender fiato
pei ballerini

Tutti e sempre lisci
impossibile ma vero
anche Nassiriya
è diventata una canzone
con una tromba
che suona il silenzio

E loro ballano
hanno reso passatempo
anche una vergognosa vendetta
chiamata guerra di pace

Tutto scaduto
ogni ideale
diritto
pensiero

Si suda
mangia condito
balla

I libri
biglietto di presenza
dicevo
indispensabili
non ci sono

Si fa offerta
all’ingresso
si cerca un posto

Ridono
pacche sulle spalle
eppoi
si va a ballare

A me qualcuno ha chiesto
della mia assenza

Di fronte a nessuna risposta
solo disagio

Un saluto da sagra.

Dario Petrolati
Padova 13 luglio 2008
www.dariopetrolati.it

5 Responses to “Erano feste”

    E c’era SMILE
    prima che sparissero
    mi spiegava
    diceva
    a gara
    vinceva su Anna Menichetti
    le bandiere le bandiere
    Joan Sutherland
    per l’ultima volta

    il figlio del console americano
    teneva in mano
    un CD di musiche:
    Schumann

    Incise a Padova
    portate in regalo a me

    Con un fiocchetto rosso
    le regalai
    a SMILE
    per sempre

    Come sogno perduto
    racchiuso
    per ricordo
    dentro il terzo anello

    SMILE
    capì
    dario

    Non so mangiare
    non mi va
    credo aver ingerito troppi caffè

    per tranquillizzare lo stomaco
    ho ingerito il doppio della porzione di pasticche

    Adesso mi gira la testa
    fuori c’è il sole forte
    Abissino pare
    ed io mercante d’armi
    da usare contro me stesso

    Franco starà facendo pennichella
    Giuliana penserà a metà
    un poco riposerà
    speriamo

    L’altre,
    sparse per l’Europa
    da madrid a strasburgo
    in convento una

    le mie puttane dicono solo bugie
    e non sono mie
    a letto vanno con altri
    una forse con gesù

    SMILE
    si salva sempre
    è la mia ciambella per me in mare aperto
    con quel costume
    colore intelligenza
    mi fa segno di tirare avanti
    di darmi un’arcolta.

    Beato chi è l’oggetto della sua discussione
    dario.

    Non per altro,
    ma scrivere è uno sfogo
    confessione
    se poi
    ti leggi da solo
    rattristisci sempre più.
    dario

    Ciao, Dario. Stiamo discutendo di altro, in questi giorni. Unisciti anche tu su VS. Così “esci fuori da te” e non ti intristisci! Ciao, :-)

    SMILE,
    come al solito ed è da sempre tu mi lanci l’amo,oh. se non ci fossi tu a sopportarmi,mi sputerei in faccia, forse,molto forse chè poi mi compiangerei di più ed allora è meglio che stavolta provi proprio a darmi “un’arcolta”,come dicesti tu e provi a seguire il tuo consiglio .Adesso , subito ora? cosi? da solo ? io quassù e Voi assieme laggiù?.
    Chè se si tratta di impegno politico-sociale io sopra la testa li ho i resti ed il pseudo nuovo ed ogni volta e tutto il giorno ci provo ,sai che risultati ottengo ?.Scappano,SMILE, come l’altra settimana quando ho provato a coinvolgere un pò di giovani, almeno spero in quelli,per depositare le impronte delle nostre mani, spirito di solidarietà minimo con i bambini romeni.Ma che te frega a te, ch’è roba tua,e varie altre espressioni,chè sti ragazzi solo ordini eseguono,se il segretario o chi per lui dà un ordine tutti a correre con banchetti, altrimenti sbracati con la bocca aperta.I vecchi PCI che vengono a chiedermi solo loro ci starebbero a muoversi, ma sono molto molto demoralizzati, si sentono traditi.
    Comunque seguirò il tuo consiglio,anche per onestà nei tuoi confronti che ti danni sempre l’anima a correre correre.
    Grazie del soletto,SMILE, di quello che pensi dici e sei .
    Grazie per la tua amicizia ,chè io sono particolarmente ” na palla”.
    Sopportami
    un grazie sussurrato ed una toccata alle palme tue sempre oneste , pulite,
    dario.

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