Perchè la u
fors’anche la o
pronunci chiuse
Da sembrar straniera
estranea a questa terra
In difensiva
Come offesa
sola in tanta luce
Eppure
sei bianca e pallida
come la luna del Maldura
quella
che tu non vedi
Guardi Tricarico
terra lontana
Mi porgi
con semplice dedica
Scotellaro
Segni leggera
con matita
i versi preferiti
amati
ricordati
Vorresti regalarmi
un pezzo d’aria
di cielo
ricordi passati
progetti futuri
Chissà cos’altro
Ti senti Lucana
Lo gridi
Ed io comprendo
sento
quanto non dici
Capisco il disagio
Anche se oggi
fuori c’è il sole.
Dario Petrolati
Padova 6 giugno 2008
(Katia Lucana)
E’ una signora giovane pallida sottile,Caterina,anche se nella dedica del libro regalatomi ha disegnato Katia.
La sua bambina si chiama Anna, il marito , così mi ha detto, quando gioca con Anna sulle ginocchia non la guarda negli occhi e lei si inquieta.
Non ha assorbito la mentalità patavina, ed ha nostalgia della sua terra dalla punta dei capelli sino agli occhi.
Mi ha confessato che le “sue ceneri”saranno sparse laggiù, chè la sua terra la deve riprendere così come la generata.
Che strana affascinante Regione è la Lucania.
Tempo fa conobbi una insegnante di lingue che prima di partire per Parigi ci donò i suoi libri, presentandosi sottolineò a me che la sua Terra era la Lucania.Pronunciava il nome come lo dice Katia.
La cosa mi ha molto colpito ,pare quasi un avvenimento scolpito sulla pietra:fedeltà alla terra d’origine per sempre e rimpianto annesso-nostalgia,come i lusitani.
dario.
Left by Dario Petrolati on giugno 12th, 2008
Perchè prova disagio quando m’incontra non so
Le ho regalato un libro fuori commercio in catalano ( Luce Fabbri )
Poesie 50 o forse meno
Forse si vergogna di avermi detto tutto il suo disagio
di avermi confessato confusamente quanto il rimpianto della sua terra sia forte
confessato a metà troppe cose ad uno sconosciuto
Vedrò
cercherò di sapere
sempre che voglia
desideri dirmi
dario
Left by Dario Petrolati on giugno 16th, 2008
………………..attraverso la sella di cavallo
tomba per 4
scorgi Calciano-Garaguso-Oliveto Lucano eppoi lì
dove sei Tu
è Tricarico
Le lotte contadine
canti di cafoni
abigeato
ebbero in te
il Cantore
morto ragazzo
Ucciso,dicono,avvelenato.
dario
Left by Dario Petrolati on giugno 17th, 2008
Sono passato di nuovo al suo negozio
non è di turno
passerò stasera
andrò a salutarla
per vedere se ha riacquitato il sorriso
il sorriso che immagino avesse
un giorno
forse
chissà
dario.
Left by Dario Petrolati on giugno 18th, 2008
Uscirò da quest’ufficio
in Via Beato Pellegrino silenzio e caldo afoso
troverò l’ombra di Anna immaginata
Sempre a Trieste con colleghi
prepara lezioni
esami
letture
traduzioni
Così mi dice
ma so che lontano da sguardi gelosi
si butterà sul letto
Atteggiandosi stanca
affaticata
aspetterà un secondo a spogliarsi
trema dalla voglia di fare all’amore.
Ho scordato la finestra chiusa
dal cortile nessun concerto oggi
Bugie di donna mi hanno tolto la mente.
dario.
Left by Dario Petrolati on giugno 18th, 2008