Odore di fatica
quella dei campi
Notte
e schiena rotta
Già ora di alzarsi
un minuto
un secondo
Si gira la donna
pianissimo
con grazia
rispetto
Sfiora callose membra
Aspetta
un poco ancora
E’ tempo
Lui
sembra che dorma
largo
tutto
La giovane contadina
timida chiede:
Posso
o devi?
Finito l’amore
preparerà il pane
raccoglierà il cibo
per la giornata di lavoro
C’è nebbia sui campi
Silenzio
lontano il recinto
non si vede
Laggiù
dal fosso
scaveranno attorno
Fino a sera
Senza parole.
Dario Petrolati
Padova 29 aprile 2008
www.dariopetrolati.it
bella bellissima … appetiti soddisfatti aria pulita assenti i canti.
Left by enrico dignani on maggio 1st, 2008
Quanto sopra espresso non è una favoletta e tanto meno una poesia ispirata alla fativa dei campi dai carteggi che sto riordinando negli archivi del nostro centro studi risulta ANCHE che la donna dopo tutto ed oltre tutto la mattina prima di alzarsi per andare a lavorare usava la espressione tronca ma dolorosissima : posso o devi rivolgendosi all’uomo che giaceva accanto.
POSSO O DEVI (USARMI)?
dario.
Left by Dario Petrolati on maggio 9th, 2008