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Odore di fatica
quella dei campi

Notte
e schiena rotta

Già ora di alzarsi
un minuto
un secondo

Si gira la donna
pianissimo
con grazia
rispetto

Sfiora callose membra

Aspetta
un poco ancora

E’ tempo

Lui
sembra che dorma
largo
tutto

La giovane contadina
timida chiede:

Posso
o devi?

Finito l’amore
preparerà il pane
raccoglierà il cibo
per la giornata di lavoro

C’è nebbia sui campi

Silenzio
lontano il recinto
non si vede

Laggiù
dal fosso
scaveranno attorno

Fino a sera

Senza parole.

Dario Petrolati
Padova 29 aprile 2008
www.dariopetrolati.it

2 Responses to “Permesso”

    bella bellissima … appetiti soddisfatti aria pulita assenti i canti.

    Quanto sopra espresso non è una favoletta e tanto meno una poesia ispirata alla fativa dei campi dai carteggi che sto riordinando negli archivi del nostro centro studi risulta ANCHE che la donna dopo tutto ed oltre tutto la mattina prima di alzarsi per andare a lavorare usava la espressione tronca ma dolorosissima : posso o devi rivolgendosi all’uomo che giaceva accanto.
    POSSO O DEVI (USARMI)?
    dario.

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