Sogni
sorrisi
dubbi
tanti se
Concreta menzogna
pesa indifferente
sulla Cupola
A Piazzale Mazzini
davanti al Maldura
Pareva puro sentimento
c’era l’azzurro cielo
degli Eremitani
Si parlava di libri
programmi mentali
Tanti sospiri
sguardi nascosti
Ora
due giorni di pausa
chiamarla
come?
La nebbia di Rovigo
o la Bora di Trieste
stanno cancellando tutto
Tutto
proprio tutto
Così.
Dario Petrolati
Padova 11 marzo 2008
(cultura borghese)
www.dariopetrolati.it
ciao Dario
solo ora ho visto un tuo vecchio “Avviso a malih mohamed”(novembre 2007).
la libreria che si vede nel tuo blog c’entra qualcosa con te o no?
ciao
Left by Malih on marzo 15th, 2008
bella bellissima .. grande Dario supercarina sempre generoso sempre in affanno.
Left by enrico dignani on marzo 16th, 2008
Caro MALIH,
quella libreria si che c’entra.E’ quella che mi fornisce attaccata al mio posto di lavoro la libreria ove lavora la bellissima Claudia dalle mani trasparenti ed il fisico sottile,è la libreria che io dico sempre mia.Lì che porto i miei amici lì che passo tanto tempo che mi fa sconti senza chiederli lì che vado con Anna.E’ la libreria all’inizio di Via Pellegrino a sinistra.Il proprietario è stato il più bravo dipendente della Draghi.Grazie per averla notata.
Ma tu dove sei che fai che dici ogni tanto ti leggo su aSanguefreddo.Sei sempre ricercato dal sottoscritto.
Ti ricordo carissimamente,
dario.
p.s.
Il Maldura si fornisce tutto da Claudia,c’è sempre la fila.
Ciao,dario.
Left by Dario Petrolati on marzo 17th, 2008
ENRICO,
carissimo,è tanto tempo che non ci sentiamo vero?
Grazie per quanto mi dici, a parte il supercarina,è giusto e sottile il tuo ” generoso-affanno “.
Vero Enrico sono in affanno e stanchissimo di correre come un cane con la lingua di fuori.
Avrei bisogno di quiete un poco di quiete ma che magari non sia l’ultima, solo una pausa per ascoltare persona fidata-imparare con serenità.
Come hai fatto a capirla Enrico mi sembrava di essere stato così ostile e chiuso con tutti e tutto.
Oggi mi fisseranno l’appuntamento per il trigemino ed il dentista iraniano.
Si trova a Piazzola Sul Brenta ,cittadina ricordata per la Villa e la piazza tremendamente bella.
Grazie per avermi pensato.
Tu sei anche buono,
dario
Left by Dario Petrolati on marzo 17th, 2008
.. il nostro vivere è assistito a me sembra da titolari di professioni non solo poco generose ma
addirittura in balia di un anarchica disperazione predatoria … brutti ostili e affamati rispetto al sistema .. evasori e predoni .. miserabili corporazioni per metà improvvisate abili nella truffa… quel dente che è una parte della tua vita è affidato a predoni. Dio abbia pietà delle
nostre anime.
Left by enrico dignani on marzo 17th, 2008
……………la nebbia la Città ed il pensare antico fianco a queste mura è oltre che silenzio anche solitudine addio temuto come quando Zurlini in pellicola trasmise emozioni indimenticate nell’” Ultima notte di quiete”.E’ un attimo che racchiude un sogno esistenziale perduto rubato dimenticato sofferto in silenzio chè la verità impietosa sempre lava e porta via ogni tentativo per evadere in cerca di pace interiore.Ecco perchè ho sentito il bisogno di dire “Silenzio” senza articolo per rafforzare l’unicità dell’azione magari tra i giardini degli Eremitani la Chiesa di Giotto chiusa una passeggiata breve culturale con alle spalle la fine di un amore mai cominciato sempre desiderato confusamente che tra letture e pensieri era la mente impaurita e perduta in ub sogno che stava realizzandosi se fossi stato più calcolatore sereno meno affamato di compagnia.Finì che invece la paura di restare solo incompreso fece timore forse ed il quadro dell’azione fotografata restò e tutt’ora è solo un’immagine in bianco e nero di nulla nascosto chè i sentimenti forse è anche impossibile coprirli.
dario.
Left by Dario Petrolati on marzo 18th, 2008
……….una telefonata dalla voce fioca suadente bagnata una telefonata che arriva da Trieste sempre fa emozione tremare quasi sembra si fermi il cuore ed allora ti alzi non odi anche senti il fiato che altre e tante volte respirato ti giri e non vedi ma capisci che è l’addio.
Left by Dario Petrolati on marzo 19th, 2008