Una camera disordinata
una vita disordinata
dei sentimenti disordinati
Niente sembra stare al suo posto,
tutto è dove capita.
Oggeti,
persone,
emozioni
che sono e basta,
brillano un momento
di tutta la pienezza dell’essere,
senza chiedere il perchè
o il percome
senza chiedersi il senso,
senza avere senso.
E poi si spengono per sempre,
tornando nel disordine generale,
tornando alla vita normale
Giulia Angeletti
bello brillare di luce propria…
Left by lorenzo on novembre 24th, 2007
“bisogna avere un caos dentro
per generare una stella che danza”
il caos c’è sempre,
ma più difficile è riuscire a brillare.
:S
Left by Giulia on novembre 24th, 2007
io proprio te cercavo Giulietta con la testa immersa in frenetiche danze del pensiero gonfio di giovanile elegante entusiasmo che fruga fruga e gioca coi perchè.Proprio la tua profumata mente potrebbero aiutarmi a risolvere sto problema:
Conosci Ibn Arabi?.Allora mi serve l’immediato tuo aiuto.
Trattasi della traduzione dal francese della III stanza della Tomba,è una stanza che mi pone problemi di ritmo,Mi sembra che troppo spesso la prosa perda qualsiasi ritmo e ci sono anche un paio di espressioni che proprio non mi piacciono.Ti rimetto la stanza:
III
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Si è ritratta,così com’ella è apparsa,ha portato con se i profumi e le spezie,nell’aurora dei pavoni,
fermati un istante,il trono nella visione abbaglia,dondola la dama su un parterre di cristallo,solleva la veste,è sole che ravviva i colori del giorno,il suo aroma porta gioia,la caviglia argentea tintinna,le gambe ad ogni passo tremano,invia missive ai popoli della sete,detriero del nomade,dimora del passante,quando ti offre l’intimità,si apre alla memoria,e ti strappa alla legge,in una notte,inizia al segreto,e abolisce i riti,che arginano il desiderio,in ogni corte celebrata,in ogni tempio,è gloria di ogni libro,alla sua partenza invano ho chiamato,stanza dopo stanza,la mia pazienza si esaurisce,di lei conservo la bellezza,che risplende nel più prodigo dei miei trucchi,e in me si spande il fremito dell’angelo.
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Ora Giulia ti prego di dirmi dove senti carenza di musicalità poetica e pesante prosa invece.
Si tratta di un lavoro che sto facendo per la Università di Trieste,tramite una persona che insegna lingue francofone usate nel Maghreb.
Nel tuo sito bolognese ti raggiungerò per spiegarti che trattasi di cosa delicata.
Aiutami per quello che puoi con urgenza.
p.s.
la tua poesia oltre che follemente invitante conferma quanto sei brava la voglia di vivere il caos giocherellone di una ragazza che gioca invita e scappa.
So perchè qualcuno ti ha tanto amato,Giulietta sei la personificazione della peccaminosa primavera,Botticelli pensava a te .
Ciao Giulietta ( e con la vocina ….oh. Romeo………Romeo……… )
dario
Left by Dario Petrolati on novembre 25th, 2007
bella bellissima brava bravissima .. well
da un manuale di scienze umane\sociologia Ferrarotti
Se scompongo un fatto sociale per giungere,nell’ottica sociologica, alla sua unità
elementare, non trovo l’individuo, concepito come il non più divisibile e quindi l’unico.
Trovo l’individuo che recita un ruolo,che ne è titolare,portatore,attore.
Il ruolo è dunque la categoria fondamentale dell’analisi sociologica.
Ogni societa è costituita da una rete di ruoli, è un insieme coordinato di parti,
affidate e, anzi, recitate da individui, ma tali da poggiare su una loro logica
relativamente autonoma e da poterne quindi prescinderne. Sta di fatto che gli individui
passano ma i ruoli restano. L’individuo entra a far parte della societa assumendo un ruolo.
Naturalmente può anche rifiutarlo,ma allora si espone al rischio di divenire un asociale,
un deviante. La societa allora lo emargina e alla fine lo ostracizza.
Chi rifiuta il ruolo,ogni ruolo,per liberarsi dalle maglie della societa, non può contare
su molte opzioni.
L’artista e il criminale si pongono al di fuori dei ruoli della normalità quotidiana,
ma ben presto hanno a che fare in prima persona con i rigori del controllo sociale.
fò basta, ciao
Left by enrico dignani on novembre 25th, 2007
Dario, ho letto e corretto. Non mi volgio assumere nessuna resposabilità, non conosco il lavoro che devi svolgere, ma credo che con qualche punto di più e virgola di meno si possano risolvere molte cose. con un punto di solito mi fermo e rifletto. il brano è bellissimo, ma l’occhio e la mente aveva poco tempo per fermarsi a persare. Ecco come l’ho rimesso a posto (ho cambiato pochisssimo!!):
Si è ritratta, così com’era apparsa. Ha portato con se i profumi e le spezie, nell’aurora dei pavoni.
Fermati un istante: il trono abbaglia nella visione e dondola la dama su un parterre di cristallo sollevando la veste. Come sole che ravviva i colori del giorno, il suo aroma porta gioia, la caviglia argentea tintinna, le gambe ad ogni passo tremano inviando missive ai popoli della sete.
Destriero del nomade, dimora del passante, quando ti offre l’intimità si apre alla memoria,e ti strappa alla legge. In una notte ti inizia al segreto, e abolisce i riti che arginano il desiderio. In ogni corte celebrata, in ogni tempio, è gloria di ogni libro. Alla sua partenza invano ho chiamato, stanza dopo stanza. La mia pazienza si esaurisce, di lei conservo la bellezza che risplende nel più prodigo dei miei trucchi e in me si spande il fremito dell’angelo.
Dario, più che la peccaminosa primavera, mi sento un pò la classica secchioncella occhialuta, un pò brufolosa, che fa poca vita sociale…penso che nella tua mente io sia diventata un’amazzone, ma non sono così.
il sito non è bolognese, siamo tre ragazzi di senigallia, ora finiti chi a bologna, chi a padova, e chi ad ancona.
Enrico, forse anche noi entriamo a far parte della società assumendo un ruolo, quello dei poeti,
che spiattellano al mondo le loro pene,
ma forse anche questo meccanismo è tenuto sotto controllo
Lorenzo, che il caos che ho (abbiamo ?) dentro sia amico del caso?
ciao ragazzi
Giulia
Left by Giulia on novembre 25th, 2007
caso mai è il mondo che ci spiattella le sue di pene a noi che ci mancano 900 poesie per
essere poeti… il Mondo : questa grossa palla condannata in eterno ad essere
scema e faticosa… eppoi senza eppoi.
Left by enrico dignani on novembre 25th, 2007
E se essere se stessi non significasse altro che assumere il ruolo che in ogni istante più ci si confà? E se il caos e il disordine delle stanze e delle scrivanie – oltre che delle nostre tasche e delle nostre borsette – non fosse altro che l’ancora di salvezza da un ruolo recitato troppo a lungo che rischia di imprigionarci per sempre? E se il caos dei giovani non fossero altro che frattali che li perpetuano senza che lo sappiano o lo vogliano, per disegnare dei vecchi che finalmente gli apparterranno?
Left by Smile on novembre 25th, 2007
il caos è un mio amico…mi offre tutti gli attori..sono a mia disposizione…ciò che si aspetta da me è che anche il caso possa avere la sua opportunità di audizione….siamo certi che un giorno il petrolio finirà, ma il giorno esatto sarà dato dal caso
Left by lorenzo on novembre 25th, 2007
Dario,
se passi di là,
chiedi al figlio del console americano di suonarti
Schumann, nelle Fantasiestucke, In der Nacht
era il mio preferito
Left by Giulia on novembre 25th, 2007
GIULIA,
anche Giulietta grazie ed altro tanto molto ancora.
La finestra della stanza ove suona il figlio del console e prospicente la mia.
Lui al secondo piano io pianoterra.
La suonerà per te Giulia.
Sono fortunatissimo per questo cortile magico.
Ciao Giulia,
dario
Left by Dario Petrolati on novembre 26th, 2007
che carini questi Frattali .. grazie Smile
La natura produce molti esempi di forme molto simili ai frattali. Ad esempio in un albero (soprattutto nell’abete) ogni ramo è approssimativamente simile all’intero albero e ogni rametto è a sua volta simile al proprio ramo, e così via; è anche possibile notare fenomeni di auto-similarità nella forma di una costa: con immagini riprese da satellite man mano sempre più grandi si può notare che la struttura generale di golfi più o meno dentellati mostra molte componenti che, se non identiche all’originale, gli assomigliano comunque molto. Secondo Mandelbrot, le relazioni fra frattali e natura sono più profonde di quanto si creda.
Left by enrico dignani on novembre 26th, 2007
cara Giulietta, sono un pasticcione,avevo cominciato a scriverti,hanno suonato anche se buio,era Maurizio l’amico edicolante che mi ha portato la Repubblica ed il Manifesto,dato il freddo che fa per un riguardo fraterno ( non debbo prendere freddo alla bocca chè per i tagli e taglietti ,togliere i denti del giudizio e devitalizzare quanto dovuto,mi mandano in balla anche perchè fa male e per non sentire dolore assumo analgesici senza riguardo,tutto quanto detto sopra in maniera orribile era per farti capire che non avevo salvato nulla.) Ora non me la sento di correggere chè se ti scrivo era solo per dirti che al ” terzo anello” Anna Menichetti spiega e commenta Teleman.Contemporaneo di Bach, ma non inferiore, il 10 maggio a Castelfranco Veneto assistetti a prove di un concerto mattinale nello stupendo teatrino di città , prove descritte nel mio blog col titolo Domenica di Maggio.Ero disperatamente innamorato di Alessandra Siragusa,archeologa di 30 anni,scomparsa nel nulla dopo avere avuto troppo presto onori e gloria per la sua breve età.Fu quello un periodo di vita pauroso che l’ira l’amore e la depressione di Alessandra bellissima ( era di origine egiziana ),aveva Alessandra occhi neri e sempre furenti sembravano pallottole ed anche se la nostra passione nacque e scomparve in modo violento non potrò mai dimenticare chi mi stava iniziando allo studio delle Civiltà passate.Io non sono riuscito a salvarla e nemmeno so chi come è stata fatta scomparire,aveva compagne accidiose ed invidiose che hanno contribuito a distruggere il nostro amore.Vedi Giulia l’ambiente della ricerca storica ove io sono impegnato è colmo di insoddisfatte femmine che per invidia o soldi e o fama sono disposte a distruggere e si offrono con troppa estrema disinvoltura.Volevo parlarti di Teleman e guarda dove sono finito!.I miei amori mentali sono portatori di nebbia e furia e furiosi sentimenti che portano solo infelicità.Ho la puzza di necroforo addosso,chiudo Giulia accennandoti a Trieste e tu sai cosa vuol dire.Appena il mio libro sarà edito,la data dovrebbe essere assai prima di Natale chè la UTET e varie librerie di Padova mi sfottono,sono stanchi di attendere,sarà una sosrpresa anche per me.Il Centro Studi lo chiama già il suo biglietto da visita,dicevo che appena lo avrò in mano mi detterai la dedica da appore a Giulia Angeletti.Una stretta di mano e VAI, sono contento di averti conosciuto anche se per ora solo per internet.
dario ( che palla ! )
Left by Dario Petrolati on novembre 29th, 2007
siccome sei altrove
desidero farti per tempo
e prima degli altri
e prima di conoscerti fisicamente
ed a chi desideri tu
involuto no?
I più sinceri auguri
per Natale,
per le tue iniziative
per……………
scegli tu.
dario
Left by Dario Petrolati on dicembre 6th, 2007
Giulia io non posso muovermi da Padova.Per il servizio sono a tua disposizione e posso farti visitare anche il posto ove lavoro.C’è storia passata che vogliono fare dimenticare.
Basta che mi avvisi un giorno prima e sarò con molto piacere a tua disposizione.Michele è stato avvertito.
Intanto auguri,se ci credi
ciao Giulietta,.
il Compagno , di strada,
dario
Left by Dario Petrolati on dicembre 15th, 2007
Auguri per i tuoi giorni e la tua fede laica.
Brava Giulia non mollare
Tieni stretta la tua bandiera
io ne conservo diverse che portavo a S.Giovanni per le manifestazioni quando c’era il pci, quando c’era Berlinguer.
Vedrai che ti mostrerò cose e persone a Padova che nemmeno i paravini sanno di avere,sarai stordita.
Preparati a chiedermi e se non avrai coraggio storie e storielle della mia vita,ti aiuterò io provocandoti aiutandoti.
Non sono un santo hai capito si?
Auguri LAICISSIMI Giulia,
dario
Left by Dario Petrolati on dicembre 25th, 2007
giulia so che nella fretta ci sono battute ed errori ( vedi Patavini ) sei intelligente ed avrai capito.
dato che ci sono ti avverto che sto raccogliendo documentazione per un nuovo libro-Storia tragica di un amore a 2 impossibile mentale logorante anche per i censi diversi.
Trattasi di storia vera.Hai mezzo capito vero? a voce ti dirò e ti affascinerà e da amica sarai dispiaciuta per la sorte triste di chi è innamorato e non può, non deve amare.
A presto,
dario
Left by Dario Petrolati on dicembre 25th, 2007
giulia so che nella fretta ci sono battute ed errori ( vedi Patavini ) sei intelligente ed avrai capito.
dato che ci sono ti avverto che sto raccogliendo documentazione per un nuovo libro-Storia tragica di un amore a 2 impossibile mentale logorante anche per i censi diversi.
Trattasi di storia vera.Hai mezzo capito vero? a voce ti dirò e ti affascinerà e da amica sarai dispiaciuta per la sorte triste di chi è innamorato e non può, non deve amare.
A presto,
dario
Left by Dario Petrolati on dicembre 25th, 2007
giulia so che nella fretta ci sono battute ed errori ( vedi Patavini ) sei intelligente ed avrai capito.
dato che ci sono ti avverto che sto raccogliendo documentazione per un nuovo libro-Storia tragica di un amore a 2 impossibile mentale logorante anche per i censi diversi.
Trattasi di storia vera.Hai mezzo capito vero? a voce ti dirò e ti affascinerà e da amica sarai dispiaciuta per la sorte triste di chi è innamorato e non può, non deve amare.
A presto,
dario
Left by Dario Petrolati on dicembre 25th, 2007