Di là dal fiume
La Castellana
Immagina il passato
Il guado è stato oscuro
Poche le pietre
L’approdo faticoso
Vesti bagnate
Dei suoi occhi
Il piede ha tentennato
Ora il castello
È saldo
E oscuro
Buie le stanze
Il sole batte
Solo
Sui torrioni
Tornerà l’estate
Un’altra volta
Il fiume
Per giochi appassionati
La quercia
Ombra
Il concerto dei rospi
Fantasie
Tornerà l’estate
Un’altra volta
La Castellana
Danzando tra i folletti
Nascosti tra gli ulivi
Smile
(7 ottobre 2007)
bella bellissima .. bimba matta bimba bella .
Left by enrico dignani on novembre 6th, 2007
Grazie per il “bimba”. Grazie per il “bella”. Grazie per il “matta”. Bacioni,
Left by Smile on novembre 7th, 2007
………….pareva e sembra l’incipit di un racconto sull’Africa hemingwaiana.
SMILE invece e con lieta sorpresa sei tu.Il modo di raccontare da favola per chi non saprei è fascinoso superficialmente alla prima scorsa poi ti viene un magone quando pesi le parole come adesso e tutto allora appare un bluff vincente come una sfida a pocher in una stanza piena di fumo sigarette fumate dall’odore di guerra.Ho sentito nel tuo esprimerti una delicata cantilena come quelle per i bimbi.Nessun bambino era vicino e mi è sembrata una tristissima storia raccontata davanti allo specchio di sera quando si è più soli.SMILE dichiari sempre sfide e vinci,ma le sconfitte degli altri lasciano segni addosso a chi possiede sensibilità ed intelligenza.Gioca con max fingiti sciocca e non litigare con te stessa.L’animo tuo si logora col tempo non ti fa bene essere sempre presente.
Io ti darei la mano per andare a spasso non voglio immaginarti pensosa e triste.
Dai SMILE non è da te,
dario
Left by Dario Petrolati on novembre 7th, 2007
Con me, vado d’accordissimo, te lo garantisco. Mi sono quasi simpatica. E pure con gli altri, vado d’accordo. Perché uso un metodo infallibile: chi mi va, c’è; chi non mi va, non c’è. Qualcuno – inevitabilmente – c’è anche se non mi va (la libertà non è mai perfetta). Ma sono pochi, per fortuna.
Ciao Dario,
Left by smile on novembre 7th, 2007
SMILE,
non puoi dire sciocchezze ,tu non puoi.Se ti accetti vuol dire cara SMILE che o sei presutuosa o ti accontenti di poco.Ti sei simpatica meglio padre , cosa vuol dire non so.A me non è simpatico nessuno,ma cosa mi vuoi dire chi vuoi convincere con sto modo di agire e dire.Una personalità come la tua , mi parli di simpatia Boh.Quello che sotto i tuoi versi leggo e sento è altra cosa SMILE.Non raccontarti fole,allora vorrebbe dire che gli ideali e le lotte che ognuno di noi ha e mette davanti per cambiare la società sono una scusa parvenze.SMILE una donna come te non si ferma alla simpatia personale sei troppo intelligente per fermarti così.Io posso giustificare le apparenze la riservatezza ma da te da indoli spiriti come tu possiedi non sarebbe che una sconfitta grave.Insomma SMILE,se non hai voglia di dirmi far sapere ai nostri amici di questo forum quale squallido momento stiamo attraversando e quanto ciò ferisce le anime sensibili ed alte come la tua allora chiudiamo il discorso.Io ti reputo molto molto sopra tutto e credo che le ferite non guariscono dietro ad ordini.
Ti stimo e penso anche se mi fai arrabbiare
dario
Left by Dario Petrolati on novembre 7th, 2007
Dario… non dico sciocchezze. O forse, sì. Non è importante. Comunque, dico ciò che penso e sento. E che io mi accetti, dopo tanti anni di combattimenti con me stessa, è il più bel risultato che ho ottenuto dal mio vivere. “Accetto”, ho detto, non “adoro”. Mi accetto con tutti i miei (infiniti) limiti e i miei (pochi) pregi. Sì: mi sono pure simpatica, nel senso che con me ci sto benissimo e non mi annoio mai. Piango solo se c’è da piangere, e considero le lacrime l’altra faccia del riso. Dunque, naturali. Ma non indulgo in autocompatimenti o lagne. Tanto meno mi concedo alibi per le mie mancanze.
Forse sarebbe ora che cominciassi ad accettarti pure tu, abbandonando una volta per tutte le sterili autocommiserazioni. Noi possiamo – e dobbiamo – tentare di cambiare il mondo. Per i nostri figli e nipoti. Ma dobbiamo anche sapere che non ci sarà dato di farlo. Insomma, combattere e agire seriamente, sempre. Prendersi troppo sul serio, mai. Siamo uno dei tanti pifferi di terza fila e anche un po’ stonati. In sintesi, la lotta mi si confà. I piedistalli – il mio o gli altrui – no.
S.
P.S. Le ferite, col tempo, guariscono sempre, se la pelle è buona e se le curiamo a dovere. A volte, quando cambia il tempo danno fastidio. E allora ci si ricorda del come e quando ce le siamo procurate.
Resta il fatto, comunque, che mi ritengo assolutamente in grado di leccarmele per conto mio. Come fanno i cani.
Left by Smile on novembre 7th, 2007
SMILE,
la tua risposta non ha bisogno di commenti se la rileggi capirai che sei andata giù forte.Non provo nemmeno a chiarire il malinteso probabile solo ed esclusivamente per mio vizio colpa.Ho tentato di dirti quello che penso e mi sono trovato come un morso in mano.Comunque i miei non sono AUTOCOMPATIMENTI E LAGNE, sono miei stati d’animo cofessati in questo luogo a chi credo e reputo amici.Lo schiaffo ricevuto anche se mi fa male ha lasciato il segno voluto.Mi dispiace allora è meglio che ignori il mio nome caccialo dal tuo quotidiano: mi dispiace moltissimo il tuo giudizio cattedratico , cara SMILE i sentimenti di nessuno non si calpestano e ad ognuno è permesso pensare e sentire come vuole.
Ti stimo ed anche più però…..
dario
Left by Dario Petrolati on novembre 8th, 2007
Il mio non è un giudizio. Tanto meno, cattedratico. Non giudico. Né, però, tento di imporre agli altri quelli che sono solo sentimenti miei o miei modi di vedere il mondo. La tua libertà di dire ciò che pensi resta, evidentemente, integra. La mia di rifiutare giudizi perentori su cosa sono o cosa dovrei sentire, pure. La tua apparente voglia di vivere perennemente immerso nella malinconia mi dispiace sinceramente. Ma è una tua scelta di persona adulta. La mia scelta è diversa. Non perchè la malinconia non la viva come tutti, ma perché non l’accetto supinamente. E l’ironia e auto-ironia (quella stessa auto-ironia che usa Digna nelle sue poesie) sono la mia magica cura. Funziona, credimi.
Insomma, se non vuoi ricevere morsi, impara a rispettarmi. Buona giornata. S.
Left by Smile on novembre 8th, 2007
………………..eh. si SMILE, eufemisticamente il morso che ho ricevuto non era immaginato.Ho creduto di poter dire e pensare liberamente senza ferire o mancare di rispetto a qualcuno.Invece non è apparso così.Lezioni di vita si possono suggerire , non dare.Non chiedo scusa ad alcuno anzi visto che sono permaloso,è solo carenza di intelligenza da parte mia,ho preso abbagli spesso ed allora credo sia meglio io taccia.Mi spiace e non posso negarlo,mi spiace.
L’ultima riga della tua” insomma,se non vuoi ricevere morsi,impara a rispettarmi.Buona giornata.S.” ferirebbe chiunque.
dario.
Left by Dario Petrolati on novembre 9th, 2007