Poesie Senigalliesi » Blog Archive » Sono triste
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Sono triste,
sono triste perché tu non sei con me,
sono triste perché non so se oggi ti vedrò,
sono triste perché non posso parlare con te come vorrei e quando vorrei,
sono triste perché tu non ci sarai mai come vorrei,
sono triste perché tutto quello che ho cercato finalmente l’ho trovato, ma non lo posso avere,
sono triste perché adesso vorrei sfiorare le tue labbra e accarezzarle con la mia bocca,
sono triste perché non mi arriva il tuo profumo e il ricordo del tuo calore mi scalda il cuore,
sono triste perché il mondo non deve sapere perché sono triste
sono triste….. perché so che non sarà l’ultimo giorno della mia vita che sarò triste per noi.

Cyrano

8 Responses to “Sono triste”

    bella bellissima … nove because

    ..ogni volta che penso alla mia vita.. vorrei buttarmi giù dalla finestra..ho provato a scappare.. ma il giorno dopo mi avevano anche già trovato..dentro di me vive una tristezza che non mi lascia mai assaporare un po’ di gioia..la gente.. i ragazzi..si avvicinano a me solo e unicamente con un secondo fine.. (che schifo) e sono stanca di tutti quei complimenti disgustosi.. ogni giorno mi convinco sempre di più.. che non esisterà mai quel qualcuno che tutti mi dicono.. che prima poi arriverà.. ed amerà di me anche quello che tengo dentro..e cosi io mi addormento alla sera e mi sveglio al mattino.. chiedendomi..”ma perchè continuare a vivere?..?

    Coraggio Rachele!
    Mandaci anche tu una tua poesia, troverai tanti nuovi amici tra i commentatori e magari tra i poeti anche quello che tu cerchi.

    INCONTRO MATTUTINO

    Anna,
    -così immagino il tuo nome-
    mi hai dolcemente colpito
    col tuo dolce fascino.

    Hai fasciato il mio cuore,
    Anna,
    hai fasciato il mio corpo
    col dolce turbamento della passione,
    col dolce fremito della carne,

    al vederti luminosa
    come il mattino
    che avvolgeva con la sua
    tenera luce
    la tua tenera bellezza
    di donna.

    (dedicato ad una ragazza sconosciuta, incontrata con lo sguardo, per caso, alla fermata del mio solito bus…)

    COME CAMPI DI GRANO

    Come campi di grano
    hai i capelli,
    come campi di grano.

    Ondeggiano come spighe al vento,
    bagnati di sole ardente,
    i tuoi capelli.

    Così anch’ io ardo,
    ardo di te,
    accecato dalla luce solare
    del grano dei tuoi capelli.

    FONDO SENZA FONDO

    Donna,
    sono straziato della tua mancanza,
    sono soffocato dal tuo ricordo,

    che m’affonda negli abissi del dolore,
    affogandomi nel mare della disperata
    nostalgia del non riaverti,
    del non rivederti,

    se non nel fondo
    del mare senza fondo
    dell’amore mancato.

    LA TUA GRAZIA

    La tua grazia,

    la tua grazia mi trafigge,
    mi sconfigge coi tuoi sguardi,
    con le tue movenze,

    che m’ubriacano
    del vino prelibato e dolcissimo
    del tuo essere donna.

    LA TUA DISTANZA

    Donna,
    la tua distanza
    diviene il mio stesso desiderio
    di averti vicina,

    stretta a me tanto forte,
    quanto più il tuo essere distante
    diviene desiderio

    di essere tutt’uno
    con Te.

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